capitolo tre

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RICCARDO

Lei, quella ragazzina mi aveva rubato il posto. Era davanti a me e non si spostava, così passai le ore in un banco che non era il mio. Dannata mocciosa.

Le ore passavano velocemente quando ero in bagno a scoparmi una delle mie solite troiette, invece quando restavo in classe, passavano lentamente, tranne le ultime due ore che erano matematica e scienze le mie materie preferite, perchè mi aiutavano a capire più cose sulla meccanica.

Non appena arrivo a casa, trovo la mia sorellina sui fornelli.

-cosa prepari oggi?-

-frittata ti va?- mi sorride, ha il sorriso bello come quello della mamma.

-si- le sorrido anch'io.

-chi ti sei fatto oggi?-

-e a te che te frega?-

-sono tua sorella...e ascolta un mio piccolo consiglio- smise di sbattere l'uovo e mi puntò il cucchiaio alla faccia - smettila di usare le donne in questo modo, per quanto troie siano non si meritano di essere lasciate da sole dopo una scopata-

-e chi ti dice che ti ascolterò-

-nulla- alzò le spalle e si rimise a mescolare le uova -quando ti innamorerai ed il tuo passato di puttaniere ti continuerà a bussare alla porta...vedrai come ti chiederai il perchè non hai mai dato retta alla tua dolce ed innocente sorellina-

Le voltai le spalle e e le dissi:- sorellina continua a sognare...primo -mimai con la mano il numero 1- non mi innamorerò mai di una ragazza, sono uno dei migliori cacciatori e non voglio avere il peso come nostro padre di non essere riuscito a salvare la donna che amo, secondo -mimai anche per questo il 2 con le dita io sono un cacciatore e l'amore non è nella mia natura-

-si...certo fratellone, lo vedremo...comunque la ragazza nuova si chiama Samanta-

-non mi interessa- mi disse qualcosa ma io non la ascoltai, avevo già acceso la televisione per guardare Top Gear.

-è pronto- urla mia sorella ed io mi avvento subito sulla mia fetta di frittata con gli asparagi.

Una volta finito di mangiare ci sediamo sul divano e guardiamo insieme una dei suoi stupidi programmi, fino a quando non la sento rispondere al telefono.

Mentre sale le scale la sento urlarmi:- vado a fare la doccia!-

-vivrò meglio dopo aver saputo cosa stai andando a fare in bagno- un sorriso mi si pose sulle labbra.

Dopo un po' sento il campanello suonare e vedo mia sorella correre giù per le scale solo con un asciugamano.

-dio che chifo sorellina copriti-

-chissà quante troiette hai visto nude e tu dici che io faccio schifo con un asciugamano che mi copre?- mi lancia la prima cosa che trova sul divano, ovvero un cuscino e tra le risate le dico:- ma tu sei mia sorella e sei bellissima, ma non mi pace vederti mezza nuda, cosa penserà il tuo futuro marito-

-che si uno stupido-

Arriva al citofono e felice dice:- finalmente, ce ne hai messo di tempo...entra pure-

-chi è? una tua amichetta sfigata?-

Lei mi guarda con un sorriso malizioso:- vedrai che amichetta si presenterà alla porta...apri tu che vado a cambiarmi-

-va bene- mi alzo di mala voglia dal divano e vado davanti alla porta. quando apro la porta, la prima cosa che sono i suoi occhi castani, poi guardandola meglio ha un paio di jeans neri ed una maglietta dei Guns'n'roses larga. Si è cambiata da questa mattina. Poverina ha passato una mattinata infangata, mi sono messo a ridere mentalmente,mi piace fare i dispetti alle stupide come lei.

come la notte e il giornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora