Tutti vorrebbero una vita facile, bella e senza problemi. Ma non tutti possono averla è io sono una di quelle tante persone.
Non dico che odio la mia vita, ma semplicemente non era come l'avevo programmata. Volevo che il mio futuro fosse a Seattle, ma qualcosa ha deviato la mia strada o forse qualcuno.
Non sono una ragazza che ama progettarsi tutto, però tengo molto al mio futuro perché la mia infanzia non è stata tutta rose e fiori, ma per adesso non voglio toccare ancora questo argomento.
Oggi è il primo giorno nella mia nuova scuola, spero di farmi nuovi amici, odio stare sola. Guardo l'orario sul mio telefono e vedo che sono le 7:30 .
Non voglio fare tardi il primo giorno di scuola, non voglio dare una brutta impressione di me. Non sono mai stata la secchiona della classe ma me la cavavo. O meglio me la cavo.
Corro in bagno a farmi una doccia veloce, lavo i denti, indosso un jeans, una maglia della vans, delle converse e la cartella.
Scendo giù in cucina ma vedo che mamma non c'è, ma c'è un bigliettino.
"Tesoro, la mamma è dovuta uscire presto, sai il mio nuovo lavoro. Qui c'è la colazione, mangia tutto. Da come avrai capito dovrai prendere il Bus. Buon primo giorno di scuola, ti voglio bene.
-Mamma."Fanculo.
Mi dirigo vero la fermata del Bus. Controllo l'orario è segna le 7;50. Okay posso farcela. Vedo il pullman arrivare verso il luogo in cui mi trovo e appena sosta vado a sedermi sul primo posto libero che trovo.
Prendo il mio cellulare inserisco le cuffie e faccio partire la canzone di Jessie J- Flashlight, adoro questa canzone.
Appena sento il Bus frenare capisco che siamo arrivati a destinazione. La quantità di studenti che ci sono in quell'enorme cortile e impressionante.
Mi incammino verso la segreteria della scuola per avere i miei orari e tutto.
"Buongiorno"
dico all'anziana signora dietro al bancone. E molto carina per l'età che ha.
"Salve, lei è la signorina Bethany Evans?"
"Si ehm, sono io vorr-"
Non riesco a finire la frase che una voce al quanto familiare mi interrompe.
"Eleonor i miei orari sono sbagliati, quante cazzo di volte devo dirti che io i corsi di arte non li seguo."
Rimango sbalordita dal linguaggio che ha usato questo ragazzo con una signora molto più grande di lui. È lavora per la scuola più di tutto.Mi giro per guardare chi fosse questo deficiente e rimango scioccata. È il mio vicino di casa, cazzo, quanto è sexy da vicino. Beth non fare pensieri poco casti su di lui, hai promesso a te stessa di non aver nessun rapporto con lui. A svegliarmi dai miei pensieri e la signora Eleonor.
"Signorino Styles, ma come si permette di usare questo linguaggio. Fammi controllare il tuo orario prima che ti mandi dal presiede."
Styles, da come ho capito sia il suo cognome, gli porge il foglio facendogli notare l'errore sul foglio.
"E chiamami Harry, odio essere chiamato per cognome."
Okay, quindi il suo nome è Harry.
"Signorina Evans, signorina Evans.."
Sento la signora Eleonor chiamarmi."Si?"
"Ecco io suoi orari"
"Grazie, ehm, perché non l'avete mandato dal preside a quell'Harry?
Ha usato un atteggiamento così.."
Non trovo la parola giusta ma la signora Eleonor subito mi finisce la frase."Scontroso, maleducato" disse con in seguito una risata.
"Non si preoccupi, ormai lo conosco bene ad Harry. Non aver paura di lui. Sembra un tipo tosto ma non lo è."
"Se lo dice lei" e me ne vado sussurrando questa piccola frase.Do un occhiata al mio orario.
Allora la prima ora ho storia. Bene. Mi piace storia.Cerco disperatamente l'aula di storia. Oh mio dio ma dov'è. Cerco indicazioni a qualche studente di questa scuola. Solo dopo 5 minuti riesco a trovare una ragazza che riesce a darmi delle informazioni. Si chiama Meredith e anche lei segue il mio stesso corso.
Appena entriamo in classe tutti mi fissano. Mi sento molto a disagio.
" Ragazzi lei è Bethany Evans, viene da Seattle. Accoglietela in modo decente. Styles, parlo soprattutto con te."Oh no, c'è anche lui. Mi giro per guardarlo e mi sorride maliziosamente.
Cerco un posto per sedermi, ma purtroppo l'unico posto libero e vicino al coglione della classe, Styles.
Cerco di seguire le lezioni ma non fa altro che darmi fastidio, quindi decido di andare in bagno.
"Prof, mi scusi posso andare in bagno?
"Certo signorina, ma torni presto."
"Non si preoccupi"Esco dalla classe, ma qualcuno mi afferra per il braccio. Mi giro e trovo Harry con un sorriso malizioso stampato in viso.
"Cosa vuoi Harry, ti ho dett-" Non mi da il tempo di finire la frase che subito risponde
"Voglio te."
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SPAZIO AUTRICE
Scusate ragazzi per non aver più pubblicato capitoli, ma non avevo ispirazione. Ma ho deciso di continuare, quindi ecco a voi. Spero che vi piaccia. )
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Take me.||HS||
ספרות חובביםLei, Bethany Evans. Lui, Harry Styles. Lei è gentile e solare. Lui è arrogante e menefreghista. Però una cosa accomuna i due, un passato oscuro che pian piano scopriranno di essere legati ad esso.