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"Harry, muoviti!" Ron lo richiamava da più di dieci minuti, ma lui non ne voleva sapere.

"Ti prego, Ron. Ancora cinque minuti." Rispose finalmente il bambino sopravvissuto, portandosi un cuscino sul volto.

"Dai siamo in ritardo per la festa! Non vorrai mancare al suo compleanno, spero?"
"No, certo che no. Ginny è troppo importante per farle un torto simile." Già, troppo importante... Harry e Ginny stavano insieme, e questo già da prima della guerra.

"E allora su, alzati!"
"Ok arrivo!"
Così si alzò e trascinò i suoi piedi fino alla porta, sbattendo il mignolo contro lo stipite.

"Ahia!"
"Che c'è Harry?" Hermione si sporse dalla sua camera.
"No, niente" il ragazzo si teneva il piede con la mano sinistra, mentre la destra faceva da appoggio al corpo.

Tornò in posizione eretta e camminò zoppicando verso il bagno.
Bussò alla porta e, non sentendo alcuna risposta entrò.

Si fece una doccia veloce e tornò in camera sua vestito.
Il compleanno di Ginny si sarebbe festeggiato nel mattino, mentre la sera lei e Harry sarebbero andati a cena fuori, in un locale babbano.

Harry si riempì di acqua di colonia e scese le scale.

Appena varcata la soglia della cucina, un profumo di tacchino arrostito invase le sue narici. Chiuse un attimo gli occhi, e gli vennero in mente i banchetti di Hogwarts, la Sala Grande, la guerra.

Era Agosto ormai e l'anno a Hogwarts stava per iniziare.
Avevano ricevuto la lettera, tutti quanti:
Harry, Ron, Hermione, Ginny, George, Neville, Luna.

Anche Draco. Si, anche Draco aveva ricevuto la lettera da parte della McGranitt.

Gentili studenti,
Il corpo docenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts è lieto di annunciare l'inizio del nuovo anno scolastico, che inizierà il 1 Settembre 1999.

Auguriamo a voi i più sinceri auguri per l'anno nuovo.

Cordiali saluti,

La preside di Hogwarts Minerva Mcgranitt

Draco rilesse più volte la lettera.
Avevano sconfitto il Signore Oscuro, erano riusciti a tenergli testa. O meglio, Potter era riuscito a farlo.

Comunque fosse andata, Harry Potter doveva essere al centro dell'attenzione, e questo dava fastidio al principe delle serpi.

Alzò lo sguardo dalla pergamena giallastra e fissò la sua stanza, la sua enorme stanza dai colori verdi e scuri. Si alzò dal letto e uscì dal suo covo.

Varcando la soglia della sala da pranzo si ricordò. Ricordò la sua solitudine in quella casa.

Suo padre era stato rinchiuso ad Azkaban, e la madre era morta, torturata e poi uccisa da alcuni mangiamorte, accusata di tradimento.

Oramai maggiorenne, gli era stata concessa la libertà, perché reputato 'costretto' a seguire il Signore Oscuro.

Era solo. Villa Malfoy era vuota, benché ci fossero decine di domestici. Draco passava le giornate estive nella biblioteca di famiglia, nel giardino, al lago accanto al Manor.

Si avvicinò ad uno scaffale della biblioteca ed estrasse un libro.

"La storia di Hogwarts"
"Di Albus Silente"

Silente. Gli venne in mente quella sera. La sera in cui si rivelò un codardo, non uccidendolo. Piton gli aveva sottratto la gloria di 'assassino del più grande preside di Hogwarts'. Li aveva traditi, era dalla parte dei buoni, ma dopotutto era un mezzosangue...

Silente lo aveva paragonato a Voldemort. Draco aveva fatto molti, troppi errori, e ne avrebbe pagato le conseguenze.

Non aveva intenzione di tornare a scuola quell'anno, lo avrebbero trattato come spazzatura, e che fine avrebbe fatto la reputazione della famiglia Malfoy?
No, non poteva.

Si sedette ad uno dei tavoli vicino alle finestre. E si mise a leggere. Sentì un picchiettio alla finestra e vide un barbagianni che picchiettava al vetro della finestra.

Aprì le ante sporche e rovinate e fece entrare il gufo nella stanza.

Dopodiché sciolse il nodo che legava una pergamena alla zampa del volatile.

La aprì con delicatezza, e fece scendere subito lo sguardo verso il nome del mittente; sgranò immediatamente gli occhi.

Caro Draco,

Azkaban è orribile. Voglio tornare alla vita di prima, e so che anche tu lo vuoi, figliuolo.
Ma tranquillo, alcuni mangiamorte sono rimasti vivi, salvati per un soffio dalla tortura. Altri sono stati cruciati, e sono morti. Vogliamo creare un nuovo esercito. Il Signore Oscuro è caduto, ma non il suo desiderio.

Ecco il tuo compito.
Quando andrai ad Hogwarts, dovrai riferirci per gufo tutto ciò che succede. Vogliamo compiere il volere del Signore Oscuro. Dobbiamo far sparire ogni mezzosangue presente nel mondo magico. Riferiscici tutti i nomi dei maghi sanguesporco e dei loro genitori.
Preparati ad una guerra.

L.M.

Doveva tornare ad Hogwarts. Lo avrebbe fatto, lo avrebbe fatto solo per far vedere chi era lui veramente.

Abrebbe fatto sparire tutti coloro col sangue sporco, quelli che non erano come lui.

Avrebbe iniziato con la Granger, la mezzosangue so-tutto-io, e così via.
Si, si sarebbe liberato di loro.

La sua vendetta avrebbe avuto inizio.

Fifty shades of Malfoy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora