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31 Agosto

Hermione era pronta, doveva solo ricontrollare il tutto.

Il baule grande e pesante era completo di tutto ciò che sarebbe servito ad Hogwarts.

Non vedeva l'ora di tornare tra quelle mura, di rivedere i professori, i libri. Tutto sarebgr andato benissimo quell'anno.
Anche Malfoy non sarebbe stato più um problema. Non sarebbe tornato a Hogwarts quell'anno, sarebbe stato un gesto stupido. Era felice.

Già, ma poi si ricordò di qualche settimana prima, quando la cicatrice di Harry aveva preso a fargli del male.
Perché era successo? Cosa significava? Voldemort era forse tornato in qualche modo? Non era possibile, avevano distrutto tutti gli horcrux. Tutti tranne uno, Harry stesso.

Hermione scacciò via quei pensieri e si mise a letto.

Quella notte sognò una cosa strana, un cielo color arancio. Perché?

Lo stesso fece Draco. Aveva controllato tutto. Doveva apparire come studente modello quell'anno, era tutto nel piano.

Si mise a letto e, prima di addormentarsi, gli parve di sentire un profumo, vaniglia.

La mattina dopo Harry, Ron e Hermione erano pronti per partire. Tutti aspettavano l'arrivo dell'Hogwarts Express alla fermata 9 3/4 .

Anche Draco attendeva il treno, con non tardò ad arrivare.
Centinaia di maghetti si infiltrarono negli scompartimenti.
Harry, Ron ed Hermione si misero a sedere.
Dopo poco lo sportello si aprì, rivelando la figura di un ragazzino sui 10 anni, dai capelli scuri e dagli occhi quasi neri.

"Ciao" disse il ragazzino, intimidito "Posso sedermi?" I tre annuirono sorridendo e il bambino si sedette.
C'era un silenzio imbarazzante, che poco dopo Hermione ruppe.
"Come ti chiami?" Chiese al bambino, che da quando si era seduto non aveva distolto lo sguardo da fuori il finestrino.
"Alex" rispose lui.
"È il primo anno?" Chiese poi Harry.
Il bambino annuì.
"Dove vorresti essere smistato?" Continuò Ron.
"Non lo so ancora" disse lui abbasando la testa.
'Ma come è possibile?' pensò Hermione 'io sapevo in quale casa volevo andare da quando ne ho memoria'.
"Voi di che casa siete?"
"Grifondoro" rispose la regina dei Grifoni.
"Vedrai come è bella Hogwarts. Ragazzi secondo voi noi ci siamo nei libri di 'storia della magia?' " i tre si misero a ridere, scordandosi per un attimo Alex.
Lo sportello si aprì di nuovo, rivelando un ragazzo alto, dai capelli più chiari del latte, perfettamente pettinati, elegantemente vestito:
Malfoy.

"Ma guarda...lo sfregiato e i suoi amici"
"Malfoy" rispose Harry "pensavo non avessi il coraggio di tornare, dopo quello che hai fatto ad Hogwarts" il biondo sorrise.
"Per favore. Sono un serpeverde, dopotutto. Non mi arrendo"
"Cosa vuoi dire?" Malfoy non rispose, si limitò a sorridere e uscire dallo scompartimento.
Torno dai suoi amici e da Pansy.

"Chi era lui? "Chiese curioso Alex.
"Una cattiva persona. Stagli lontano"

Il ragazzino annuì.
Draco era rimasto fuori dallo scompartimento dei tre amici. Non aveva ancora finito lì.

Dentro Hermione stava cercando il suo braccialetto.

"Hermione che hai?"
"Il mio braccialetto... è sparito!"
"E cosa vuoi che sia, te ne ricompreremo un altro."
"No, quello era il mio braccialetto portafortuna, me lo regalò mia madre per il mio decimo compleanno. Vado a cercarlo".

Così usci dallo scompartimento, tenendo d'occhio il pavimento moquettato di rosso, non qccorgemdoi di esserw finita nell'ultimo vagone, quelo sempre deserto. Pochi secondi dopo andò a sbattere contro di lui, Draco.

"Dovresti guardare dove cammini, sanguesporco"
"Levati, Malfoy" sputò lei. Lui sorrise e portò davanti al suo viso la mano destra.
"È forse tua questa?" Aveva in mano il braccialetto argento di lei.
"Riddammelo" gridò lei. Cercò in tutti i modi di prenderlo, ma lui lo alzava sempre di più. Così Hermione si ritrovò praticamente abbracciata al biondo. Si bloccò, smettendo di allungarsi, non appena i suoi occhi castani, incontrarono quelli grigi di lui. Vuoti e spenti.
Draco aveva posato una mano sul fianco di lei, metre l'altra teneva ancora il braccialetto in mano. Hermione, invece, aveva entrambe le mani sul suo petto.

"Che c'è, Granger? Non lo vuoi più" lei non lo ascoltava. La sensazione che stava provando dentro di sé la rendeva sorda.

Cosa le stava succedendo?

Draco si avvicinò alle sue labbra, e lei non si allontanò di un millimetro, forse per la paura, o forse perché lo voleva quel bacio.

Così le loro labbra si sfiorarono appena, ma quello bastò per mandare Hermione in confusione.
Perché lo stava baciando? Cosa le era preso? Draco le piaceva?

Si staccarono quasi subito.

"Posso riavere il mio braccialetto, per favore?" Lui sorrise e rispose con un "certo". Lo ripose tra le mani di lei e si allontanò dalla ragazza.

"Perché, Malfoy?"
"Non lo so. Eri troppo vicina, non ho resistito. Ho sbagliato?"
"Non so. Ma tu non stavi con Pansy?"
"Mi ha lasciato due mesi fa"
"Avrà capito che ragazzo sei, un po' in ritardo, ma non si può pretendere troppo da una come lei"
"Riesci a rovinare anche i momenti più belli." Rispose Draco.
"Che vuoi dire?"
"Niente, lascia stare" entrò in uno scompartimento. Lei lo seguì e si sedette di fronte a lui. Draco la guardò sorpreso.
"Perché non vai dai tuoi due amichetti?"
"Perché voglio capire perché mi hai baciata e non me ne andrò via di qui finché non mi dirai la verità!"
"Te l'ho detto, eri troppo vicina, era solo un bacio. Non vorrai dirmi che ti è piaciuto?"

Oh, altroché se mi è piaciuto. Praticamente bruciavo dentro.

"Non ho detto questo"
"E allora perché ti importa tanto"
"Non ci credo che l'hai fatto solo perché ero vicina"
Draco si alzò in piedi.
"E cosa vuoi che ti dica? Che l'ho fatto perché mi piaci, ma l'ho tenuto nascosto per tutti questi anni? Che impazzisco ogni volta che ti vedo? No, non posso dirtelo, anche se..." abbassò la testa. Hermione era diventata pallida.
"Anche se...?" Chiese Hermione.
"Anche se è la verità" rispose lui.

Davvero Draco era innamorato di lei dalla prima classe? E lei? Sicuramente qualcosa provava.
Poi pensò. Draco era un ex mangiamorte, il suo nemico, dovrebbe odiarlo, ma qualcosa la spinge a non farlo.
Anche lei si alzò, fino ad arrivare al suo naso.

"Io ti piaccio, Malfoy?" Lui la guardò ed annuì.
Lei rimase perplessa. Poi se ne andò.
"Mi lasci così?!" Urlò lui alla ragazza che stava già percorrendo il corridoio.
"Ne parliamo ad Hogwarts"rispose lei.
"Ad Hogwarts potrebbero vederci, e non mi va l'idea che tutti si inventino cose su di noi non mi piace molto... Per favore, parliamone"
Hermione lo guardò e tornò da lui.
"Di che vuoi parlare?" Chiese lei.

Fifty shades of Malfoy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora