Harry era sempre stato un po' esagerato nelle cose che faceva. Era il 3 di agosto e lui se ne stava ad aspettare su una banchina.
Lo aveva appena definito così anche il suo migliore amico perché aveva fumato quindici sigarette di fila in dieci minuti, con la fronte sudata, i Ray Ban neri sul naso e la Range Rover parcheggiata male all'esterno della stazione. Era esagerato anche perché continuava a camminare freneticamente senza però allontanarsi per più di tre passi da Liam. Era esagerato e lo sapeva.
"Harry, è solo Zayn", si ripeteva. Ma no, non era solo Zayn. Harry questo lo sapeva meglio ancora. Zayn era tutto ma allo stesso tempo era niente, perché non era più suo. Harry però era felice, non poteva farne a meno. Lo avrebbe rivisto. E la cosa lo stava distruggendo dentro, ma era un dolore così appagante sapere che l'avrebbe guardato con l'aria di un bambino che scarta il suo regalo e si trova davanti una cosa che mai avrebbe desiderato di sua spontanea volontà. Era così doloroso ma allo stesso tempo lo voleva così tanto e il battito del suo cuore era così forte che quasi non sentì l'annuncio.
Treno 9964.
Rivolse un sorriso a Liam, che si pentì immediatamente di aver accettato di partecipare a quella che il riccio aveva definito più volte "la sorpresa che Zayn aspetta da sempre", ma ormai era troppo tardi.
Poteva essere troppo tardi anche per lui e il suo bellissimo amato dagli occhi color nocciola, dopo tutto.
Per un attimo ebbe l'impulso di scappare, ma quando incontrò gli occhi del ragazzo appena sceso dal treno capì che quello sarebbe stato solo un altro inizio.
Zayn.
Perdonami, Zayn.
Ti amo.
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Three.
RomancePer un attimo ebbe l'impulso di scappare, ma quando incontrò gli occhi del ragazzo appena sceso dal treno capì che quello sarebbe stato solo un altro inizio. Zayn. Perdonami, Zayn. Ti amo.