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Zayn era cambiato decisamente. Era se possibile ancora più abbronzato, gli occhi un po' più chiari, la barba un po' più lunga. Certo, 3 mesi erano stati pochi, ma ad Harry erano sembrati anni. Era come se fosse stato chiuso in una stanza isolata dal mondo per tutto quel tempo, ma ora che gli occhi che tanto amava lo scrutavano attentamente, si sentiva a casa. Certo, aveva il cuore a mille e l'ansia alle stelle, inutile negarlo, ma stava bene in qualche modo.

"Harry, cosa vuoi da me? Te l'ho già detto.." il moro parlò sicuro di sé, con quell'aria da stronzetto che Harry odiava e amava allo stesso tempo. Il riccio si prese il suo tempo per elaborare una frase di senso compiuto che potesse reggere. Abbassò il capo sulla propria tazza di caffè che sembrò incoraggiarlo, e fece un respiro profondo prima di alzare nuovamente gli occhi e iniziare a parlare.
"Zayn, io ti amo. E non ho intenzione di tenermi dentro questa cosa.. Ho sbagliato, lo so e come questo so anche che non è la prima volta" aveva gli occhi pieni di lacrime e la voce tremante, ma trovò in qualche modo la forza per trattenersi davanti alla faccia scioccata di Zayn che aveva visto il riccio piangere più o meno 3 volte in 3 anni. Poggiò una mano sulla sua prima di continuare, "solo un'ultima occasione e poi giuro che se sbaglio di nuovo sparirò per sempre". Tirò sul col naso e sperò con tutto il cuore di essere risucchiato dagli occhi del moro che sembravano un po' più dolci rispetto a prima, più calmi. Ma nonostante le sue silenziose speranze e l'apparente dolcezza negli occhi di Zayn, successe di nuovo.
"Harry, mi hai fatto del male. Non ti amo più"

Novembre 2012.
"Harry, mi dispiace, ma non possiamo continuare così.. Non ti amo più".

Fu come ricevere un fulmine dritto al cuore. Essere lasciati nel cesso di scuola dalla persona che credevi non ti avrebbe mai tradito. Okay, diciamo non di nuovo. Perché Harry aveva sempre cercato di giustificare Louis, in qualsiasi situazione. Era sempre stato male e si era sempre confortato ripetendosi "È Louis, è fatto così".
Ma quando, per la terza volta, il suo grande amore lo aveva pugnalato alle spalle e il riccio si era ritrovato da solo con la schiena contro le mattonelle fredde - che aveva iniziato a prendere a pugni poco dopo, gettandosi tra le braccia di Zayn mentre gli urlava contro di chiamare Liam - aveva capito che la sua più grande paura era quella di non essere abbastanza. E con Louis era così, non era mai stato abbastanza. Era sempre stato inferiore alla ragazza del campeggio che Louis si era scopato l'estate prima, allo spacciatore che aveva frequentato per qualche settimana e ora anche al grassone biondo che frequentava matematica con Louis e che ci provava spudoratamente con lui. Perché succedeva sempre così; Louis lasciava Harry che si disperava esageratamente fino al ritorno del suo amato.

Quando Harry aveva chiuso tutti i ponti con Louis era iniziato il vero periodo difficile per lui. Mangiare poco, dormire meno, fumare troppo. Inutile dire quanto fossero preoccupati Niall, Liam e Zayn. Inutile dire quanto faceva male ad Harry non riuscire a ricambiare quello che Zayn provava per lui. Inutile dire quanto Zayn fosse stato dolce e disponibile con Harry, passando notti intere ad ascoltarlo mentre sparava cazzate al telefono o ad abbracciarlo quando fingeva di sentire freddo mentre erano seduti sulle scale antincendio della palestra.
Ma Harry non poteva fidarsi, non voleva sbagliare e stare male di nuovo.
Ed era per questo che era finito col ferire Zayn. Fin troppe volte.

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