Come ogni sabato sera Harry era in giro per Holmes Chapel in compagnia di quelli che considerava da sempre i suoi migliori amici. Erano al solito tavolo dell'Eleven, il pub più popolare della zona.
Mentre la musica assordante si mischiava con le numerose voci dei suoi amici, il riccio era impegnato a giocherellare con gli avanzi del proprio cibo, seduto comodamente sulla panca di legno. Finn, uno dei suoi amici più cari che conosceva ormai da dieci anni, gli poggiò una mano sulla spalla, riportandolo alla realtà.
"Sigaretta?" chiese con aria preoccupata. Harry annuì e dopo poco erano all'esterno del pub, seduti su un muretto a mala pena illuminato. Dopo aver soffiato fuori il fumo, Finn ruppe il silenzio, ponendo ad Harry la fatidica domanda.
"Come stai?".
Il riccio sorrise debolmente prima di sussurrare un "bene" cercando di essere il più convincente possibile. Ma al suo migliore amico non bastò molto per capire che mentiva. E così - dopo qualche abbraccio - il riccio gli raccontò di come gli mancava Zayn e di come fosse diventata insostenibile la situazione che era costretto a vivere a casa da quando i suoi genitori avevano scoperto della loro relazione che ormai sembrava essere andata a puttane.
Riuscì a trattenere le lacrime anche quella volta, per fortuna. Non poteva mostrarsi debole. Non di nuovo. Non voleva assolutamente essere visto come lo sfigato di turno che stava male per amore, ma - per quanto volesse negarlo - lo era davvero. Sorrise malinconico con lo sguardo rivolto verso il cielo prima di guardare nuovamente il suo amico e mostrargli un sorriso tanto grande quanto falso "Stasera si fa festa" disse convinto mentre si alzava da muretto.
"Come, scusa?" Finn lo guardò decisamente confuso a causa dell'improvviso cambio di umore e lo seguì velocemente all'interno del locale senza ricevere alcuna risposta.
Dopo aver convinto il DJ, amico di Jess - la stupida del gruppo - a mettere la playlist che avevano scritto su un tovagliolo con la matita per gli occhi di Lauren, si era scatenato l'inferno. Harry era completamente ubriaco e continuava a muoversi senza seguire minimamente il ritmo. Del resto il ballo non era mai stata una suo priorità.Esattamente due ore dopo si trovavano tutti a casa di Finn. Lauren era impegnata a tenere la fronte di Harry mentre quest'ultimo vomitava anche l'anima e Jess era incollata al telefono nel disperato tentativo di contattare Liam. Erano dovuti scappare via quando la madre del riccio aveva iniziato a telefonargli insistentemente e poi aveva continuato con messaggi del tipo "Sei con zzayn ??torna a casa subito".
E alla fine era proprio con Zayn che era finito. Dopo ore passate a disperarsi e vomitare, si era finalmente addormentato tra le braccia del moro. Era arrivato esattamente dopo dieci minuti dalla chiamata di Lauren che, presa dal panico, aveva smesso di provare a rintracciare sia Liam che Niall che sembravano completamente scomparsi.
Non aveva neanche salutato, le uniche sue parole erano state "Dov'è Harry?" mentre si guardava intorno con aria preoccupata. E quando l'aveva trovato sul letto di Finn si era fiondato da lui e non aveva fatto altro che ripetergli di amarlo fino ad addormentarsi qualche minuto dopo di lui. Tanto il giorno dopo avrebbe dimenticato tutto, giusto?
STAI LEGGENDO
Three.
RomancePer un attimo ebbe l'impulso di scappare, ma quando incontrò gli occhi del ragazzo appena sceso dal treno capì che quello sarebbe stato solo un altro inizio. Zayn. Perdonami, Zayn. Ti amo.