Three.

3.

Doveva assolutamente trovare un modo per riuscire a riavere Zayn. Come poteva essere stato così stupido? Lo aveva deluso, questa volta sul serio. La vibrazione del suo cellulare lo fece voltare di scatto.

Justin:
Harry, perché diavolo non rispondi?

Eccolo, era stato lui il motivo dell'enorme e irreparabile errore di Harry. Il riccio cercò di trattenere la rabbia e accese immediatamente una sigaretta dopo aver poggiato bruscamente il telefono sul tavolo, vagando con lo sguardo fuori dalla finestra.

"Zayn, sul serio, hai frainteso.. Avevo solamente bisogno di un momento di pausa" disse Harry tranquillamente, poggiando una mano sulla spalla dell'altro ragazzo che si allontanò prontamente dal suo tocco.
Il moro si lasciò scappare una risata finta prima di passarsi una mano tra i capelli.
"Harry, parati poco il culo, okay? Hai preferito lui a me, non cercare di negarlo.. Non mi hai cercato per quasi un mese, come puoi pretendere che adesso io ti creda?"
Perché ti amo, Zayn.
Il riccio aprì la bocca per replicare ma non emise nessun suono.
Ti amo, Zayn. Ti amo più di tutto.
Zayn lo guardò alzando un sopracciglio prima di sbuffare scocciato e voltarsi per iniziare a camminare verso l'uscita di quel vicolo in cui si erano rifugiati. Il suo tentativo di fuga fu però stroncato presto dall'intervento del riccio che gli si parò davanti e si avvicinò fino a far quasi toccare i loro nasi.
"Ti amo" deglutì.
"Ti amo, Zayn" lo guardò negli occhi come mai aveva fatto prima, cercando di fargli capire quanto fosse sincero e quanto avesse voglia di poter rimediare ai propri errori - anche se Liam e Niall continuavano a dirgli di lasciar perdere perché era senza speranze. Ma, quando sentì le labbra del moro sulle sue e chiuse istintivamente gli occhi, iniziò a crederci di nuovo. Forse qualche speranza c'era. Forse poteva amarlo di nuovo. Forse.
Ti amo, Zayn.