Capitolo Due

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ZAYN'S POV
«Zayn, mi chiamo Zayn»
Non riuscivo a dormire neanche io. Mi ronzava in testa la faccia di sto Liam.

È da prendere a pugni, veramente.
È odioso, irritante e invadente, dovevano metterlo per forza nella mia stanza? Io non credo di sopportarlo ancora. Perfino di notte doveva rompere le palle?

«Zayn, umh, scusa.. non riesco a dormire, possiamo fare qualcosa?»
Ma che cazzo sta dicendo questo? Siamo in prigione dannazione!
«Sì, certo, magari andiamo a raccogliere i fiorellini mano nella mano!» dico con sarcasmo.
«non mi dispiacerebbe tenerti per mano» l'ho sentito veramente?
«Scusa, che cazzo hai detto?» questo seriamente pensa di fare così, con me?
«Niente, scusa. » risponde con distacco.
Mi alzo e mi appoggio al suo letto guardandolo, sembra un cane bastonato.
Mi fa quasi pena.
Oh, no! Che cazzo stai pensando?!
«Ti ho già detto che non puoi fantasticare sulle persone qui dentro. Soprattutto su di me, dato che ho preso l'ergastolo quindi potrei benissimo soffocarti nel sonno. Ora, calma i tuoi ormoni e torna a dormire. Okay?» lui mi guarda, annuisce leggermente e mi da le spalle.
È così carino, mio dio.

Mi siedo sul mio letto, gomiti sulle ginocchia, le mani in faccia. Non può piacermi lui. Non può piacermi, è un maschio.

Ho bisogno di fumare.
Mi alzo e gli guardo la schiena. «Liam, giusto? Sì, ti chiami Liam. E se non ti chiami Liam, per me sarai Lia-»
«Sì, sono Liam. Cosa c'è?» dice con acidità.
Cerco di ignorare il suo commento e riprendo a parlare «Vado a prendere delle sigarette. Sono sicuro che fumi anche tu, ma devi promettermi che non dirai niente a nessuno di questa cosa, okay?» lo guardo aggrottando le sopracciglia.
Lui annuisce leggermente «Te lo prometto.» sorrido leggermente e vado verso la porta della cella, le tiro due o tre calci sotto lo sguardo confuso del mio compagno «Pensi davvero che si rompa?» ride guardandomi, mi giro e lo guardo, tiro la porta verso di me e mentre cigolando si apre Liam rimane a bocca aperta «C-come ha-hai...» io lo guardo sorridendo leggermente «Ehi, sono Zayn Malik.» ammicco verso di lui sorridendo.
«Dai, muoviamoci.» esco dalla cella, faccio qualche passo per poi fermarmi e tornare indietro e guardare il mio compagno seduto sul materasso sgangherato.
«Vieni?» esita qualche secondo per poi alzarsi e guardarmi «Zayn, tu hai l'ergastolo io ho quattro mesi e mezzo da farmi, non voglio che mi beccano e farmi di più» si sta torturando le mani, mi fa tenerezza, tanta e perfino troppa.
«Liam, ti prometto che nessuno ci beccherà. Basta che non farai rumore. Le guardie a quest'ora dormono, okay? Fidati di me.» mi guarda ed esita qualche secondo per poi annuire
«Va bene, okay.» sorrido guardandolo
«Andiamo, forza» esco dalla stanza e cammino verso la cella 346.
Mi giro e guardo Liam, si guarda in giro torturandosi le mani, ha paura, trema.
Arriviamo davanti alla cella e mi fermo «Louis, Louis!» sussurro abbastanza forte
«Che c'è?! » sbuffa Louis girandosi nel letto
«Prendimi due Marlboro rosse da Stan, per piacere» continuo a sussurrare
Louis annuisce leggermente, esce dal letto e apre un cassetto della piccola scrivania, prende due pacchetti di sigarette e le porge a me.
«Grazie amico» dico facendo per andare.
«Sì, sì. Tu sai cosa vuole in cambio» annuisco e mi giro verso Liam, lui mi sta fissando da un bel po', continua a torturarsi le mani.
«È quello nuovo?» chiede Louis guardando Liam e poi me, io annuisco «è finito con te?» continuo ad annuire senza staccare gli occhi da Liam. «Noi andiamo, ci parliamo a pranzo, mh?» dico io senza smettere di guardare Liam. Liam abbassa lo sguardo e si gira per andare in cella. Louis annuisce guardandoci confuso «Ho sentito dire che è frocio» mi sussurra, io lo fulmino con lo sguardo. «Non credi che siano affari suoi, Louis?» mi ha fatto irritare quell'affermazione, non lo so il perché ma non sono cazzi di Louis se Liam è gay o no.
«Scusa amico! Ora ritorno a dormire. Ciao.» si sdraia sul letto e io torno nella cella, da Liam che è seduto sul cesso che mi guarda, gli tiro un pacchetto, io prendo una sigaretta dal mio e l'accendo, passo l'accendino a Liam e fa lo stesso.
«Quindi tu sai come uscire da questo posto..Perché non lo fai?» Liam rompe il silenzio. Io lo guardo sorridendo mentre butto fuori il fumo «Sì, so come fare, ma qua mi trovo bene, ho la TV, cibo, sigarette e un posto dove dormire e pisciare. Se esco di qui avrò mille problemi: nascondermi per non farmi trovare, cambiare nazione, magari andare direttamente in Asia e poi fare una vita di merda, cioè: pagare le tasse, spaccarmi il culo tutti i giorni a lavoro, mantenere figli e una moglie e altre cazzate del genere. Qui dentro lo fanno gli altri con me, non ho bisogno di uscire» Liam ridacchia annuendo «Dopo tutto, hai ragione.» gli ammicco sorridendo «Se me lo permetti..perché hai ucciso quelle persone? Cosa ti hanno fatto di così tanto brutto?» alla sua domanda mi irrigidisco di colpo e sospiro rumorosamente
«Loro erano degli stronzi, non si meritavano di stare in vita. Ora tutti dicono che sono io lo stronzo, il coglione, tutto e di più, ma loro erano dei capi terroristici. Nessuno sapeva di questa cosa apparte io e un mio amico, uccidevano persone a caso, senza un motivo, solo perché gli piaceva. Nelle loro numerose vittime c'era pure la mia famiglia, mia sorella più piccola Safaa, l'altra mia sorella più piccola Waliyha, mia madre e mio padre, rimaniamo io e mia sorella più grande Doniya. Ho visto nero, gli ho visti che parlavano al parco, ho preso la pistola e sei colpi alla testa e tre al cuore.» mentre dicevo l'ultima parte sorridevo ampliamente «ho scatenato panico ovunque è stato così bello vedere loro che cadevano per terra, sangue dappertutto, ero in piedi con il braccio ancora teso, sorridevo anche quando è arrivata la polizia. Quei pezzi di stronzi sono morti, uno dopo l'altro. Se lo meritavano. » spengo la sigaretta e butto il mozzicone nel cesso, tirando l'acqua. Liam mi guarda incredulo, si è bloccato, cerca di parlare ma non ci riesce.
Io gli sorrido e mi rimetto a letto.

LIAM'S POV
La sua storia mi ha sconvolto, pensavo fosse un coglione che aveva voglia di uccidere gente a caso, come ho sentito dal notiziario, l'immagine che danno di lui è questa. Sono ancora seduto, non riesco a muovermi. Mi ha sconvolto completamente, lui l'ha fatto per amore.
Mi dispiace per la sua famiglia, mi dispiace così tanto...
Non so come dirglielo.
Mi alzo, mi sciacquo la faccia nel piccolo lavandino e mi rimetto a letto.
So che lui non dorme.
«Zayn» lo chiamo sussurrando leggermente
«Che c'è ancora?» sembra stufo
«Dormi con me?»


NA:
Ciaaaoo
Ho impiegato degli anni per scrivere sto capitolo e spero che Vi piaccia.

Zilvoa :D

Imprisoned in you 》Ziam MayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora