MIZU
Una sveglia suona fastidiosa e giurerei che non è nemmeno la mia.
-Koko se vuoi vivere spegni sto baccano! - ringhio nascondendo la testa sotto il cuscino.
-Ma non è la mia sveglia! - si discolpa lei nel letto accanto coprendosi come ho fatto io.
-KAI PORCO GIUDA! - grido mettendomi a sedere -SEMPRE TU SEI! - lo accuso vedendolo sbucare allegro col telefono in mano, dal quale la musica esce a volume alto.
-Il sole è sorto, è ora di destarsi punzelle! - cinguetta scostando le tende a ritmo con la canzone.
-Io ti seppelisco il telefono un giorno di questi - minaccia Koko ormai in piedi.
-E io seppellisco direttamente lui- la interrompo rimanendo seduta a fulminare Kai con lo sguardo, mentre lui facendomi una linguaccia si dilegua.
-Ma poi da quando entra in camera nostra senza bussare? - domanda la mia sorellastra intenta a cercare qualcosa da mettersi nell'armadio.
-Da quando ha il permesso di entrare e basta - rimarco facendola ridere.Sharon, o come la chiamo ormai da due anni Koko, è una mia vecchia amica.
Ci conoscemmo trammite Whatsapp, ma nessuna delle due si sarebbe mai aspettata che incontrandoci in Corea, suo padre e mia madre si sarebbero innamorati e sposati.
Ma eccoci qui, a convivere da sorellastre ormai da qualche anno in piena Seoul.
Ovviamente nel "pacchetto fratellastri " mi ritrovai anche Kai, il fratello di Koko: davvero un bel ragazzo, buono e simpatico, ma un po' troppo allegro a volte.
Diciamo che non l'abbiamo ancora realmente seviziato poiché attendiamo che si dichiari alla nostra amica Mimy, la quale gli muore dietro da quando lo incontrò per caso un anno fa nei corridoi della scuola.
Ora lui fa il college quindi non hanno la possibilità di incontrarsi tra le mura scolastiche, ma ci ha promesso che si darà una mossa.
Siamo già a metà anno scolastico, ma la speranza è l'ultima a morire.Ancora irritata mi alzo dal letto afferrando la roba sulla sedia accanto alla finestra soffermandomi a dare un'occhiata fuori: il solito cielo grigio di metà gennaio sembra essersi messo da parte per lasciare spazio ad un limpido cielo azzurro.
-Wow, fa quasi caldo - esclamo aprendo la finestra.
-Hey Mizu! Muoviti! - Koko in bagno con lo spazzolino in bocca mi fa segno di sbrigarmi.
Guardo l'ora ed effettivamente è tardi.
Mi butto in bagno cacciandola fuori di peso ridendo per la sua faccia allibita.
-Faccio veloce giuro - mi scuso sorridendole con sguardo da cucciolo indifeso.
Chiudo la porta, mi lavo, mi vesto e mi pettino velocemente truccandomi alla rinfusa e poco.
-Pronta! - annuncio scendendo le scale dopo aver afferrato la cartella.
Esco di casa e trovo Jimin aspettarmi come al solito.
-Ecco la mia ritardataria preferita - mi sorridere salutandomi con la mano.
-Hey, io non ho nessuna fretta di andarmi ad annoiare a scuola! - sbotto ilare prendendo a camminare.
-Dov'é Koko? Non l'aspettiamo? - mi chiede guardandosi dietro indeciso se seguirmi o meno.
-È andata con le altre - gli dico fermandomi per guardarlo maliziosa - Quando ammetterai di avere una cotta per mia sorella?- lo stuzzico con un sorriso malvagio -Vuoi che vi faccia da Cupido - quasi danzandogli attorno lo punzecchio con le dita.
-Tu sta buona! È vero, forse potrei avere una cotta per tua sorella, ma lascia fare a me! - imbarazzato mi prende come un sacco di patate per poi camminare deciso.
-Mettimi giù paboo! - ordino poco convincente ridendo al ricordo del suo viso paonazzo.
-Non ci penso proprio, sei fastidiosa come una mosca - rimprovera con tono poco serio.
-Solo perché ti voglio bene - ammetto arrendendomi al suo volere.
-Anche io Moschino! - risponde amichevole.Jimin è il mio più caro amico da quando iniziai le superiori: mentre tutti i ragazzi mi stavano lontani, lui prese a starmi sempre vicino facendomi piacevolmente ridere con le sue infinite battute squallide.
Qualche metro più in là pigro mi riposa a terra guardando stranito oltre alle mie spalle.
-Ma... quel ragazzo? - curioso allunga una mano indicando dietro di me.
Interdetta mi giro velocemente per capire cosa lo sorpredesse tanto: un ragazzo più alto di lui, dai capelli marroncini spettinati cammina insicuro a capo chino, finché, probabilmente sentendoci, si gira verso di noi incrociando il mio sguardo per mezzo secondo.
Io rimango impassibile riflettendo, ma ben presto ricordo dove già incrociai quei occhi corvini.
-È il mio nuovo vicino di casa, si è traferito proprio ieri - spiego disinvolta -Vive con il fratello più grande, mi sembra si chiami Jin, mentre lui è... - Jimin iperattivo come al solito non mi ascolta fino alla fine, e preso da non so quale tipo di foga, corre verso quel ragazzo presentandosi.
-Mizu vieni, non fare la maleducata! - mi chiama sbracciandosi."Non potevo avere un criceto come amico? Sarebbe stato tutto più facile... "
Scuoto leggermente la testa, ma so già che mi tocca fare come mi viene detto, così li raggiungo e mi presento.
-Piacere, sono...-
-Mizu, lo so. Piacere mio - educato allunga una mano verso di me e un po' perplessa gliela stringo -Io sono Taehyung - si presenta.
-Ti va di continuare con noi?- Jimin quasi lo conoscesse da una vita gli appoggia un braccio attorno alle spalle con fare fraterno.
-Se non disturbo... - sussurra il ragazzo nuovo, senza guardarci troppo negli occhi.
-Ma figurati! - esclama Jimin e così raggiungiamo scuola tutti e tre: Jimin senza smettere di parlare, mentre quel ragazzo ed io lo ascoltiamo leggermente a disagio."Cavolo, siamo due associali "
-In che classe sei?- gli chiede appena arrivati all'entrata.
-5° A - dice scaturendo gran felicità in Jimin.
-Hey! Sei in classe con me! Perfetto! - esulta interrotto però dal suono della campanella.
Salutando silenziosa entro in classe, raggiungo il banco più isolato e mi ci siedo come al mio solito, per poi mettermi a disegnare per i fatti miei durante la lezione, senza dar conto a nessuno.Frequentare per la seconda volta la 4° ha i suoi vantaggi: non necessito di ascoltare le lezioni e ho mia sorella in classe che mi può aiutare con gli appunti.
Per non parlare di Misa, la ragazza di Namjoon, il miglior amico di Kai, nonché una mia cara amica.
Proprio con lei ho trovato il coraggio di mettere finalmente piede in Sud Corea, e gliene sono riconoscente.La campanella che segna la fine delle lezione e l'inizio del primo intervallo suona fastidiosa, ma io non muovo muscolo: rimango piantata sulla sedia al mio posto, senza neanche alzare il capo dal banco.
-Mizu!- la voce allegra di Mimy mi fa riprendere dal mio stato di trans -Come va?- domanda premurosa.
-Ciao, bene - sorridendole la osservo sedersi sul mio banco -Kai anche sta bene... Magari sabato per la festa dei miei 19 mi farà il regalo di dichiararsi, sai non lo soffro più... voglio che venga a dormire da te! Così al mattino posso dire addio ai soliti istinti omicidici - dichiaro tutta d'un fiato, mentre lei rossa in volto scende dal banco pacioccandosi i capelli.
-Vado a fare un lungo giro in bagno - mi informa facendomi scoppiare a ridere.
-Shu! Vieni con me vero? - con tono retorico chiede a Shu, che appena entrata per salutarmi si ritrova trascinata di nuovo fuori.
La saluto con la mano ridendo, mentre osservo Koko guardare timida Jungkook, il fratello minore di Jimin, che le spiega matematica anche se sappiamo tutti che lei non ha bisogno di una mano."Ottima mossa sorellina, ma quando capirà che lui è il fratello sbagliato? "
-Hey Koko!- Jimin, rumoroso come il suo solito, irrompe in aula facendo scappare via Kookie, ricevendo così occhiate d'odio da parte di Koko.
Dispiaciuto la osserva andarsene accompagnata da Misa.
-Sicuro che non vuoi una mano? - lo punzecchio io guardandolo divertita.
-Non rendere le cose più imbarazzanti di quanto non siano - prega sedendosi sul davanzale accanto al mio banco
-Invece di giudicarmi quando pensi a muoverti tu nel trovare un ragazzo? - incalza lui guardandomi severo -Mio fratello Hoseok proprio non ti interessa? - conclude appoggiando i piedi sul banco difronte al mio.
-No grazie, sai che adoro il tuo caro fratellone, ma sto bene da sola coi miei problemi sociali - ammetto alzandomi per sedermi accanto a lui -Guardami bene, sto sempre qua nel mio angolino a guardare con odio chiunque provi a giudicarmi... Spiegami quale matto si innamorerebbe di me! - con le dita prendo a battere sulla superficie del davanzale mentre sorridente guardo Jimin ricambiare.
-Jimin? - Taehyung titubante fa capolino dalla porta dell'aula.
-Oh Tae...Arrivo subito! - proferisce a pieni polmoni -Beh penso che il ragazzo nuovo ti assomigli molto... potresti esporti un po' - suggerisce malizioso sottovoce.
-Jimin, lo sai... nessuno è come me! - dichiaro ritornando al mio posto -Il ragazzo nuovo può trovarsi un'altra... anzi direi che Cristal la già adocchiato - affermo indicando, senza farmi vedere, la ragazza più vanitosa e insopportabile della scuola seguita a ruota da Chanel, la sua amica idiota, che dandosi mille arie guarda Taehyung salutandolo con la manina."Oddio potrei vomitare! "
-Per carità! Vado a salvarlo!- scoppia a ridere con me - Conto su un tuo futuro salvataggio eh! Fatti avanti tigre! - conclude prima di correre via.
Lo inseguo fulminandolo con lo sguardo mentre raggiunge Taehyung fermo accanto alla porta che quasi disgustato cerca di non dare retta a Cristal: i nostri sguardi si incontrano di nuovo e senza imbarazzo non cedo cercando di leggerlo a fondo, ma nulla.
Quel ragazzo è un libro chiuso."È vero Taehyung: ci assomigliamo, ma non sei come me "
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No One is Normal
FanfictionSono una ragazza sola, all'incirca. Il fatto è che per quanto io sia circondata da amici, dentro mi sento terribilmente sola e sbagliata. La mia vita scolastica ed extra scolastica non era delle migliori, ma non avevo tenuto conto del ragazzo dell...