Do it.

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JIMIN

Rientrato in classe non trovo altro che ragazzi svogliati e rumorosi intrattenersi a vicenda con chiacchiere e musica.
Osservo la sedia vuota dietro la cattedra e quella di Taehyung, anch'essa senza padrone.
Tiro un forte sospiro, sedendomi allungando le gambe sopra il banco stiracchiandomi con naturalezza.
-Hey tu! - preso di sorpresa mi ricompongo rapido -Jimin! Muoviti! - continua a gridare una voce femminile.
Mi volto verso la porta e noto Yoongi e Shu indicarmi di raggiungerli alla svelta.
Mi alzo e senza dar conto ad alcuno sparisco da quella classe abbandonata a se stessa.
-Cosa ci fai qui Hyung? - domando mentre ci dirigiamo verso l'uscita.
-Oggi niente università per noi - spiega appena fuori, raggiunto il Van nero nel parcheggio.
-Noi? - perplesso mi guardo attorno, finché dal finestrino della vettura il volto allegro di Kai fa la sua apparizione.
-Hey, ChimChim... - incalza alzando un sopracciglio malizioso -Ti abbiamo preso una sorpresa - ammicca aprendo del tutto il finestrino.
-Ciao Jimin - Koko sorridente mi saluta leggermente imbarazzata.
-Ti abbiamo pensato, così potete amoreggiare per bene - mi stuzzica Yoongi ancora accanto a me.
Lo fulmino con lo sguardo, mentre Koko scoppia a ridere nascondendo abilmente il rossore che le tinge le gote.
-Ma quindi dove andiamo? - chiedo osservando Kai scendere dal Van.
-Dove andate - mi corregge lui invitandomi a prendere il suo posto accanto a Koko.
-Ho visto che hanno aperto un nuovo centro commerciale ed è tutto a metà prezzo per oggi - spiega entusiasta Shu.
-Quindi oggi andiamo a comprare là tutto il necessario per la festa di Mizu - prosegue Koko al mio fianco.
-Tutto prima che suoni la campanella di fine giornata- conclude Yoongi sedutosi alla guida.
-Come mai siamo solo noi?- la domanda mi esce spontanea.
-Kai è andato a parlare con Mimy, Namjoon è a casa ammalato con Misa, che se ne prende cura, Kookie è scomparso chissà dove... - al pronunciare di quel nome Koko abbassa leggermente la voce nervosa
- Hoseok è come sparito anche lui ad un appuntamento, Jin sta cercando un posto da affittare per sabato e Mizu di certo non può venire- rapida e coincisa Koko riprende a sorridere stringendomi una mano tra le sue.
-Anche se in fondo lei neanche ha chiesto di venire - osserva stranita Shu.
-È più strana del solito... - commento sottovoce.
-Precisamente da quando è sbucato Taehyung - puntualizza Koko guardando assorta fuori dal finestrino.
Il mio sguardo cade sulle nostre dita intrecciate e non posso fare a meno di amare quella sensazione di calore che mi accarezza la pelle.
-A proposito... - il mio tono di voce preoccupato fa voltare le ragazze verso di me -Sapete che fine ha fatto Taehyung?- dai loro sguardi capisco che la risposta è negativa, ma attendo che qualcuna dica qualcosa che non so.
-Beh...Io l'ho solo visto uscire dall'aula abbandonata di musica- proferisce Shu rivoltandosi per guardare avanti.
Un silenzio colmo di pensieri piomba per almeno 10 minuti, finché Yoongi non accende la radio mettendo un po' di musica. Prendiamo a cantare spensierati tutti assieme raggiungendo tra schiamazzi e risate la nostra meta.
-Allora - ci riprende Yoongi -Shu ed io raccattiamo il cibo - afferma con aria da comandante -Tu e Koko prendete decorazioni di ogni tipo- ordina con sguardo serio, come se pensasse che avremmo fatto altro invece di comprare.
-Ai suoi ordini - scherzo portandomi una mano aperta sulla fronte come i soldati -Però non ci guardare così... - lo "supplico" leggermente imbarazzato dai miei stessi pensieri perversi.

"Jimin inquieti persino me, che sono il tuo subconscio.
Dacci un taglio prima che qualcuna lo dia per prima a te "

-Prendete, questi sono i soldi che abbiamo raccolto e suddiviso per le varie spese - Shu ci porge alcune banconote raccomandandosi per bene.
Li salutiamo e prendendoci per mano, quasi fosse diventato un gesto abitudinario, entriamo dentro ad un negozio decisamente troppo colorato.
Una sfilza di corsie ci si para davanti, ognuna colma di cianfrusaglie di vario genere e colore, posto tutto in ordine perfetto.
Un luogo dall'aria impeccabile, decisamente non come Koko e me, vestiti sgangherati con facce di chi è stato rapito e obbligato a guardare un film orribile.
Ci scambiamo sguardi pieni di disagio scoppiando a ridere per la comicità di quel gesto.
-Veloce e indolore - mi sussurra trattenendo un'altra risata.
Annuisco e un secondo dopo mi ritrovo trascinato da un corrodoio all'altro da Koko, che di corsa afferra alcune cose al volo senza pensarci troppo.
-Oddio... - di colpo ci fermiamo dinanzi ad uno scaffale colmo di oggetti tetri, nulla di colorato è presente, solo oggetti neri.
-Guarda qua, coriandoli neri - dice stupita mentre afferra una confezione esaminandola affascinata.
-A Mizu piacerebbero molto - scherzo facendo riferimento alla tendenza al vestirsi di nero di sua sorella.
-Decisamente... - bisbiglia con una strana luce negli occhi.
-Koko... cosa...? - avrei davvero voluto prevedere cosa stava per fare, ma con un movimento repentino apre la busta di plastica soffiandoci dentro a pieni polmoni: tre quarti del contenuto prende il volo ricoprendoci entrambi dalla testa ai piedi.
-Non ci credo - esclamo incredulo con occhi che celano il divertimento dietro ad un velo di preoccupazione infondata.
Le sue risate sovrastano melodiche la musica di sottofondo del negozio e ormai reso alla scena dinanzi ai miei occhi mi lascio andare a mia volta.
Ridendo di pancia le rubo il sacchetto di mano svuotando il suo contenuto lanciandolo sopra le nostre teste.
La prendo per i fianchi e con un colpo deciso la sollevo piroettando su me stesso sotto quelli che sembravano fiocchi di neve nero pece.
Mentre ancora qualche coriandolo più lento precipita ondeggiando leggiadro, le nostre fronti poggiano l'una sull'altra permettendo ai nostri occhi di bearsi del sorriso della persona che abbiamo difronte.
Le sue labbra quasi non si muovono, ma sento il suo respiro affannato infrangersi sulle mie.
Rimaniamo in quella posizione immobili come statue per interi secondi: i nasi quasi che si sfiorano, i nostri respiri che si fondono e le mie mani sui suoi fianchi e le sue appoggiate sulle mie spalle.
-Sarebbe il caso di scappare - sussurra senza allontanarsi.
-O andare a pagare scusandoci del danno che abbiamo combinato - la correggo staccandomi intento a prenderla per mano e a dirigermi in cassa.
-Aspetta - mi richiama lei facendomi girare di colpo: aggraziata e delicata si alza in punta di piedi per posarmi un bacio in punta al naso.
Il cuore accelera il battito e percepisco il petto diventarmi bollente, quasi dovessi sciogliermi.
Le farfalle nello stomaco sono come implose moltiplicandosi esponenzialmente togliendomi il respiro.
-Perché... -
-Hey vuoi due! Sbrigatevi a pagare! - la voce di Shu è come un pugnalata sulla schiena.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 27, 2015 ⏰

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