Pov Kat
"Ohi, che fate venerdì sera?"
Apro gli occhi beandomi di questo tepore, dopo pranzo un bel sonnellino tra l'erba è il paradiso.
"Mmh, credo Ivy abbia lezione fino a tardi, noi invece finiamo abbastanza presto, no?"
"Sì e stavo pensando che potremmo andare al VIT, vi va?"
"Cos'è il VIT?" domanda Ivy con il naso incollato al cellulare. È da tutto il giorno che se ne sta alla continua ricerca di posso immaginare solo chi.
"Un pub sulla 5th, fanno una festa questo venerdì sera con, rullo di tamburi, il concerto degli ACE!".
Scoppio a ridere... Ace? Che fanno sul serio?
"Sisi lo so è un nome abbastanza stupido ma loro sono davvero bravi!" esclama diventando rossa in volto.
"Scusami Summer, non volevo ridere. C'è qualcuno della band al quale dedichi quel rossore?"
"Cretina" esclama ridendo.
"Okok, ti chiedo ancora scusa. Per me va bene non ci son problemi, anzi mi sembra un bel piano per il weekend. Che ne dici di prepararci insieme? Dopo lezione vieni nel nostro appartamento e aspettiamo che Ivy arrivi."
"Pizza d'asporto?" chiede Ivy illuminandosi.
"Andata!"
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Due occhi grandi e caldi mi fissano ma sotto a quello sguardo non mi sento che al sicuro... io guardo lui e lui guarda me. E sono felice, lo sento che è ciò che stavo cercando.
La bellezza di quelle iridi mi porta a seguire il profilo delle ciglia, lunghe e nere da far invidia, il naso dritto e severo e le labbra... Oh, su quelle labbra si potrebbe scrivere di tutto... Ma sono gli occhi a rapirmi e ritorno su con lo sguardo.
Che bei occhi.
"La ringrazio!"
È questa esclamazione a riportarmi alla realtà. Questa e una mano che mi scuote piano la spalla.
Credo di essermi addormentata, o sono morta e non me ne sono accorta... Metto a fuoco la figura in piedi accanto a me e sento il sangue salire alle guance. Com'è possibile? Sono in una di quelle scene di coma?
"Mi scusi?" chiedo sottosopra. Questa volta a guardarmi è un paio di occhi belli come quelli del sogno ma questi mi sembrano confusi e... è divertimento quello in fondo?
Mi concentro con tutta me stessa sull' individuo che ho di fronte.
È giovane e bello. Ricci un po' spettinati ma tutto sommato in ordine. Giacca, camicia, jeans e borsa... che figo, sarà uno dell'ultimo anno?
"Cosa? Oh, l'ho vista qui da sola e siccome le lezioni iniziano tra pochi minuti ho pensato di controllare che stesse bene" si, quello è decisamente divertimento. Me l'avevano detto che parlo quando dormo, però finora non avevo mai fatto figure del genere e ricordandomi di questo con nonchalance mi pulisco la bocca nel caso abbia sbavato durante il sonnellino.
Questo tipo è strano ma poi... perché è tanto formale?
"Oh credo di essermi addormentata... Che ore sono?" chiedo guardando l'orologio "Oh sante ciambelle! Ho lezione!"
Mi alzo e raduno le mie cose tutta trafelata. Perché le cuffie non collaborano mai nei momenti di crisi?! Guardo l'estraneo e lo ringrazio mentre mi avvio di fretta all'edificio giusto. Questo campus è un labirinto, ha ragione Ivy.
Sento qualcuno dietro di me, mi giro e ritrovo il ragazzo di prima che non fa fatica a raggiungermi e tenere il mio passo.
"Vai anche tu alla lezione di Arte Moderna?" gli chiedo non aspettandomi una vera risposta.
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Due ragazze a New York
ספרות חובביםIvy e Kathrine, due giovani ragazze e una città: New York. Nuovi incontri, nuove esperienze. Due storie d'amore differenti che porteranno le due compagne di viaggio a crescere insieme. Leggi il primo capitolo e immedesimati nella storia che fa per t...