Ragazzo normale

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Lui sbuffò e mi guardò alzando gli occhi al cielo.
"Sei incredibile"disse esasperato.
"Lo so"risposi facendogli l'occhiolino,lui scosse la testa e scese dall'auto,feci lo stesso anche io.
Cominciammo a camminare uno a fianco all'altro,Justin si mise gli occhiali da sole e affrettò il passo.
Cercai di raggiungerlo.
"Perché corri?!"sbottai con il fiatone.
"Non voglio farmi vedere da nessuno"sbuffai.
"Non c'è bisogno di correre,sono le undici di lunedì mattina,non c'è nessuno in giro che ti conosca"dissi abbastanza scocciata.
Lui sbuffò.
"Se tu non mi conosci non vuol dire che il resto del mondo non mi conosca"mi fermai,per poi tornare indietro e dirigermi ad una fermata del bus
"Dove vai ora?"mi chiese esasperato.
"Stai con il resto del mondo allora"dissi continuando a camminare,madonna santa non lo sopporto.
Mi sentii afferrare per il braccio,mi girai e me lo ritrovai a pochi centimetri da me,detrassi il braccio.
"Come sei permalosa"mi disse passandosi una mano tra i capelli tirando su le punte,scrollai le spalle.
"Sei tu che sei fastidioso"
"Un sacco di persone mi considerano fantastico"disse vantandosi.
"Penso ti stiano prendendo in giro,forse non ti vogliono offendere"dissi facendogli l'occhiolino e facendo spallucce.
"No,sai non credo-"stava continuando ad elogiarsi ma il suo telefono suonò.
"Pronto"disse insicuro
"Justin amore"rispose qualcuna dall'altra parte del telefono.
Riuscii a sentire solo ciò,visto che lui si allontanò da me,alzai gli occhi al cielo e mi irrigidii.

Finita la telefonata tornò da me.
"Scusami,dov'eravamo rimasti?"mi chiese alzando un sopracciglio in modo malizioso,sbuffai.
"A te che sei fastidioso"dissi poggiando tutto il peso su una gamba e mettendo la mano sul fianco,lui scosse la testa.
"Andiamo?"annuii
Mentre camminavamo per il parco,mi ritornò in mente la tipa di prima.
"Chi era?"chiesi con nonchalance.
"Nessuno"rispose lui con lo stesso tono.
"Ti chiama Justin amore e per te non è nessuno?"lui sbuffò,pare non ne voglia parlare.
"È la tua ragazza?"chiesi dando voce ai miei pensieri.
"Lo era"mi rispose guardando dei bambini che giocavano con la palla.
"Ugh,ti ha lasciato èh?!io l'ho detto che eri fastidioso"dissi scherzando.
"In realtà l'ho lasciata io"ridacchò,feci una faccia sorpresa.
"Chi era?"chiesi curiosa,insomma se lui era famoso doveva stare con qualcuna famosa?!
"Selena"disse con nonchalance.
"Gomez?"chiesi io associando il suo nome al primo cognome che mi passò per la mente.
"Si"disse sorpreso,forse che io la conoscessi.
"Come mai lei la conosci?"mi chiese per l'appunto lui.
"L'ho vista in qualche film,wow eri fidanzato con lei,è davvero bella"GLI sorrisi.
"È anche davvero stronza"mi rispose lui ridacchiando.
"Ah si?"lui annuì.
"Anche io"dissi fermandomi e fissandolo maliziosamente.
"Sarà,ma tu non sfrutti una persona per la fama,poi ti rifai viva e lo minacci"disse sorridendo in modo sarcastico,sbuffai.
"Ho fame"dissi cercando di cambiare discorso,lui mi sorrise.
"Dai su andiamo"mi prese per mano e si diresse verso un signore che vendeva hot-dog.
Ordinò sia per me che per lui.
Mi porse un hot-dog e mi sorrise,cosa si ride non lo so.
Cominciai a mangiare e mi sporcai tutta di salsa,lui cominciò a ridacchiare.
"Cosa c'è di divertente?"chiesi io bofonchiando mentre che avevo un pezzo di würstel in bocca.
"Tu"disse sempre con lo stesso sorriso sulle labbra per poi addentare un pezzo del suo panino.
Alzai gli occhi al cielo.
Finimmo di mangiare il nostro hot-dog
In silenzio.
Ad un certo punto Justin si alzò dalla panchina per buttare la carta del panino e si incamminò verso un punto del parco.
"Justin" lo chiamai,ma niente non si girò e continuò a camminare senza di me.
Poi sono io quella strana.
Mi alzai dalla panchina e lo raggiunsi.
Una volta arrivata da lui mi fermai ed iniziai a camminare.
"Mi spieghi cosa stai facendo?" Chiedo a bassa voce in modo isterico.
Lui ridacchiò.
"Pensavo mi seguissi"rispose divertito.
"Ah,giusto mi ero dimenticata di essere il tuo cagnolino"dissi sarcastica.
Cominciammo a camminare a giro per il grande parco.
Devo dire di essere una persona che si stanca facilmente,erano circa 25 minuti che stavamo camminando senza una meta precisa,e il pensiero che dovevamo tornare indietro mi uccideva.
"Torniamo indietro?"chiesi sorridente,piazzandomi davanti a lui.
"Perché?"mi rispose con nonchalance mettendosi una mando nei capelli.
"Sono stanca"dissi con la stessa tranquillità sua,lui accennò un si con la testa prima di rimettersi a camminare dal lato opposto.

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