The cry ♢ Le emozioni di Jessiebruises ♢

4° Step

Rimorso

Alle medie per la prima volta chiesi quale era la differenza fra rimorso e rimpianto. Una mia amica aveva risposto, semplificando siccome confusa dalle definizioni del dizionario: «Rimorso è quando rispondi alla domanda "Che cosa ho fatto?" Mentre rimpianto alla domanda "Cosa non ho fatto?"...».
Buffa è la mente umana, fa ricordare con crudeltà quello che le pare.
Ricordo che l'avevo nuovamente cercata, e questa volta con l'utilizzo di internet: " Il rimorso è un'emozione sperimentata da chi ritiene di aver tenuto azioni o comportamenti contrari al proprio codice morale. Il rimorso produce il senso di colpa."
Mi fece ricordare la leggenda di Andromeda, spiegata in classe a lezione di Epica, dove la ragazza fu incatenata nuda ad uno scoglio per espiare le colpe della madre troppo vanitosa. Dalla spiaggia la madre la guardava sotto l'effetto crudele delle interperie provando un doloroso rimorso.

"...Il rimorso produce il senso di colpa."
Forse è quello che sto provando in questo momento.
A differenza delle altre emozioni, questo spietato morso, scaturisce da un'azione compiuta che noi stessi troviamo sbagliata e infine, per il conflitto interno, nasce il senso di colpa.
Il rimorso si era presentato con fastidio, leggermente ignorato dall'iperventilazione, mentre con occhi spalancati e increduli fissavo le mie mani sporche di nettare cremisi.
Il cadavere di mio padre mi guardava con occhi spenti.
Il mio cervello riconoscendolo come il mio genitore mi fece provare un conato di vomito. Lo bloccai tappandomi la bocca, ma questo mi fece sporcare il viso di quel caldo liquido e sentendo l'odore ferroso vomitai.
"Cosa ho fatto?".
Le lacrime mi annebiarono la vista.
No, non era colpa mia! Era sua! Lui aveva continuato a picchiare mia madre fino a farla scappare. Lui era caduto nell'alcolismo e mi picchiava insultandomi. Non m'importava, sopportavo aspettando la maggior età.
Ma questa volta era diverso: aveva provato a stuprarmi.
Mio padre ha provato ad approfittarsi sessualmente di me.
Risi.
Ma io l'ho ucciso!
Ora, visto che sarò condannata dalla società per aver rubato una vita, sarò spacciata.
Non ho futuro, lui continuerà a rovinarmi la vita anche dall'oltretomba!
Puntai il coltello ancora sporco e scivoloso alla mia gola, mentre le lacrime mi impedirono di far vedere le mie mani che tremavano.
Che cosa ho fatto?

374 Parole.