Ricordi di un bacio che sa di impossibile

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21 marzo 2014.
La gente che ride, urla, parla, esiste.
La tovaglia di carta.
Io che non riesco a non guardarlo, a non pensarlo.
La musica che esce dalle casse.
Le luci dei cellulari.
La sua pizza prosciutto e patatine.
Il caldo che c'è nel locale.
Il freddo che c'è fuori.
La strana sensazione che c'è dentro di me.
Lui bello come il Sole.
Lui che è sempre il mio Sole, anche quando piove, anche quando è mezzanotte.
La neve già sciolta.
Gli alberi ancora spogli.
La bottiglia che gira e si ferma prima su lui,poi su me.
Xav che con tono di sfida, come per dire "ho le palle di baciare una ragazza, a differenza vostra!" esclama:«io con lei? va bene!».
Lui che si abbassa un po' e si china verso il mio viso.
Gli metto le mani sulle spalle.
Poi posa le sue labbra sulle mie.
Sono calde.
"Sa baciare bene" è l'unica cosa a cui riesco a pensare, prima che la mente si oscuri del tutto.
Voglio solo che quel momento duri all'infinito, anche se non so ancora il perché.
Lo capirò solo successivamente,
quando ormai non ci sarà più occasione di baciarlo.
Ma non mi interessa.
In quelli che possono essere dai tre ai sette secondi la mia vita cambia, senza preavviso.
Forse la sensazione più bella di sempre.
Lui che si stacca.
Anzi, ci stacchiamo insieme.
Io che rimango stordita, come se in quegli istanti avessi tirato giù un litro di vino.
E poi scendo dal paradiso, nel quale ci ero capitata per sbaglio pochi secondi.
La serata più bella della mia vita.
Appena la bottiglia si fermò su noi scordai il mio FidanzatoDiAllora, scordai che una decina o più di persone ci stava guardando, che eravamo ad una festa e che tutto ciò era solo un gioco.
Eppure, dopo tutto ciò, con il mio FidanzatoDiAllora sono ancora stata insieme quasi un anno.
Mi viene da domandarmi se io sia scema o furba.
Comunque.
Scordai tutto.
Non mi importava più di niente.
Una cosa sola desideravo: che quel momento non finisse mai.
E forse da lì cominciò tutto, anche se già da prima ero -evidentemente- un po' presa da Xavier perché, mentre la bottiglia girava, pregavo e incrociavo le dita perchè si fermasse su di lui.
Il primo, unico ed ultimo bacio di Vero Amore, quello con le maiuscole.
C'è sempre quella frase che mette in dubbio tutto, certo, ma io se chiudo gli occhi ed immagino sento ancora le sue labbra sulle mie e il suo profumo che mi annebbia la mente proprio come stesse succendendo ora.
Quella sera arrivai a casa euforica e mi sentivo molto strana.
Ricordo che c'era un amico di famiglia e gli raccontai tutto quello che era successo perché avevo troppe cose dentro, troppe emozioni ancora sconosciute che dovevo fare uscire.
E fa strano pensare che magari manco se lo ricorda quel bacio, mentre per me è e forse sarà il momento più bello della mia esistenza ed il regalo più grande che la vita mi abbia mai fatto dopo lui.

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