Lei dormiva, i capelli sparsi come una corona di rami contorti a contornare il suo volto pallido e bagnato dalle lacrime.
Sta facendo un incubo...Al collo portava una cordoncina nera infilata in un ciondolo di pietra, con due volti speculari incisi con linee sottili. Sull'anulare della mano destra indossava un piccolo anello argentato con rilievi astratti che rifletteva la poca luce che lui non aveva coperto. Eccolo, quello che cercava.
La bocca semichiusa, rosso intenso, era secca a causa del suo respiro affannoso, le mani dalle dita sottili stringevano convulsamente le lenzuola, nel tentativo di non perdersi per sempre negli incubi.
Lui dal canto suo cercava di non svegliarla facendo involontariamente rumore. La sua mano si spinse senza volerlo verso quella della ragazza, e la prese stringendola con delicatezza.
Sembra un po' più tranquilla ora.
È il momento.Lui quindi le prese l'altra mano e le bloccò entrambe tra le sue dita, poi si chinò su di lei e sussurrò.
-Svegliati.-
Le palpebre cominciarono a vibrare, e poi gli occhi le si spalancarono, le pupille così dilatate che la sua iride nocciola era ridotta ad una linea di confine. Le si leggeva la paura negli occhi, così lui ritrasse le mani e si allontanò, per non metterla troppo sulla difensiva.
-Chi...chi sei tu?-
Aveva il respiro affannoso, e lo fissava con una strana espressione, mista tra paura e rabbia. Sapeva lui quando poteva essere letale se arrabbiata, così alzò le mani in segno di resa, cercando di non sembrare minaccioso, anche se per un elemento del suo spessore non risultava semplice.
Ora sembrava più tranquilla. Si avvicinò di un poco. Piano, con molta cautela, le si avvicinò, ma lei si ritrasse contro la parete.
Finalmente, dopo pochi interminabili secondi, lei parlò.
-Oddio...- disse lei con un sussurro.
-Come è possibile che tu...--Che io sia reale? Sei stata tu.-
NOPE's POV
Svegliata nel cuore della notte. Dopo un incubo in cui un libro diventava un baule in cui trovavo una lettera dei miei genitori che mi dicevano di avermi abbandonato. E trovandomi davanti un tizio da un occhio dall'iride nera e uno dall'iride bianca, anche abbastanza carino a dire la verità, che mi dice di essere uscito da un libro che ho scritto. E che pretende che io non mi spaventi o che non mi scandalizzi. Ma io mi chiedo. Ma chi ti conosce? Va bene che sei frutto della mia mente, ma dovevi restare tra le pagine, è questo che fanno i personaggi di un libro. Ma no, non ti va bene, perché sei un ribelle, sei un tipo alternativo tu, e quindi devi per forza venire a rompermi nel cuore della notte.
-Cara Nope, mi dispiace informarti che per un po' non leggerai e non scriverai niente.-
Cosa? Io non potrò mai smettere di leggere, come non potrò smettere di scrivere finché dura la mia fantasia. Potrei scrivere cose mostruose se non metto giù tutte le mie idee che girano vorticosamente e fastidiosamente per la testa durante ogni secondo della giornata.
Sarebbe più pericoloso evitare di farmi scrivere. Sarà ribelle, si, ma è pure scemo.
XXXX's POV
Perfetto, ora questa ragazza mi odia. Dovrò attuare qualche manipolazione mentale, di quelle che vengono bene solo a me. Nope si troverà costretta a fare ciò che voglio.
-Ascoltami Nope...-
-Come fai a conoscere il mio nome?-
-Sono piuttosto informato.-
-Allora mi saprai dire di preciso perché sei qui.-
Indicando con la mano destra la sua mano, dissi:
-Per via di quell'anello.-
#SPAZIOAUTRICE
Eccovi il primo capitolo di Incontri Notturni (I.N.). Spero sia di vostro gradimento. E il peggio deve ancora venire. Muha ha ha.
Catliss
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Things - Cose
Cerita PendekQuesto è un insieme dei racconti OS che la mia mente malata crea. Buon divertimento :D Catliss