Capitolo 3°

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"Non può essere , non può essere , non può essere ... com'è possibile questo numero io lo conosco è di Janel ... Mamma "
Scoppio in lacrime ma non mi vede nessuno perché la campanella era suonata e tutti stavano uscendo fuori ...
"Chi sarà mai quella persona così spregevole da farmi questo ... da farmi del male "
Digito il numero sul cellulare e mi risponde un uomo << Sei Nadia vero?Sapevo che eri ingenua ma non così tanto da chimarmi ...io ho tua madre se vuoi rivederla devi portarmi una fiala del tuo sangue ..>>disse
<<È impossibile mia madre è morta da anni ormai, voglio una prova falla parlare al telefono >>dun tratto una voce straziata dall'altro capo del telefono <<RedRose non ascoltarlo ,Nadia non farlo io resisterò>>
Il "rapitore" riattaccò ..."solo mia MADRE mi chiamava così era senza dubbio lei, la voce di quell'uomo era così familiare..." ma era occultata sicuramente da un dispositivo elettronico .
Scoppio in lacrime ,In lontananza vedo la mia casa e vedo anche John , non voglio che mi veda piangere ma il dolore é troppo forte ma continuo a camminare addirittura a correre verso casa ,verso di lui ...
Arrivata dov'era lui ,continuoai a correre ma lui di scatto come un maratoneta mi prense e mi abbracciò .
<<Adesso ci sono qua io ...>> disse
"Il mio cervello,in questo momento vorrebbe rispondere che si dovrebbe fare gli affari suoi ,ma il mio cuore sa che ne ho bisogno quindi continuo a piangergli addosso "
Mi riaccompagna a casa senza fare domande .
" come se sapesse il motivo per il quale sto piangendo , ma è impossibile e quindi penso che non ne voglia parlare magari perché non è il momento oppure non gli interessa ... l'avrà fatto sicuramente per pietà o aveva un secondo fine ?
Qui nessuno fa qualcosa senza avere nulla in cambio ...
Non so proprio come comportarmi e non so soprattutto con chi sfogarmi neanche con Tess non posso dirle la verità ,il suo senso del dovere la spingerebbe a chiamare la polizia ,in caso lei credesse alle mie parole ,altrimenti mi prenderebbe in giro dicendo che le sto facendo uno scherzo di cattivo gusto "
Entro in casa con il volto arrossato ,saluto Bill senza guardarlo negli occhi, e salgo in camera mia ,cerco di mantenere la calma ma continuo a piangere a dirotto .
Il mio telefono inizia a squillare ...

La ragazza dal pugno di fuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora