Chapter 11.

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Fremetti nell'aprire il portone che conduceva al mio appartamento. Avevo in mente tante di quelle cose...
Salimmo le scale e, proprio quando stavamo per entrare a casa, ecco che si affacciò la vecchia Flack

-Giovincelli, per favore, potreste andare a prendermi la posta?-

Rompicoglioni, spero che un polmone ti esploda.
Pensai a quante possibili torture infierirle ma scossi semplicemente la testa

-No, signora. Dobbiamo assolutamente entrare-
-Ma io mi secco a fare due piani a piedi-
-Prenda l'ascensore- optò il riccio
-No-
-E allora si smuova il culo, io e lui dobbiamo scopare-

Chiusi la porta, trovando un Harry con le lacrime agli occhi.
Da dietro la porta sentii:

-Cazzoni-
-Le piacerebbe avere un cazzone su per quella vagina rigrinzita, adesso se ne vada che qui abbiamo da fare-

Detto questo mi girai verso Harry, gli ammiccai e lo portai in camera

Yes Daddy - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora