Capitolo tre: nuova scuola nuovi amici

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"Anne siamo arrivati, visto che il tuo papà ti ha portato anche in anticipo a scuola? Mi raccomando fai la brava e saluta gli insegnanti come si deve"

"Papà lo so già e tu cerca di non far tardi al nuovo posto di lavoro ti voglio tanto bene, ciaoo"

Anne guardó la macchina del padre allontanarsi sempre di più e si ritrovó ad affrontare un problema che affligge tutti i ragazzi che iniziano una nuova scuola: la solitudine, infatti lei non aveva ancora nessun amico, ma una mano si posó sulla sua spalla facendola sobbalzare, si giró e vide il ragazzo del giorno prima con un sorriso che l'apostrofó con sarcasmo :

"Ma guarda chi si vedeeee, la mia vicina grassa che ha seguito il mio consiglio, hai detto di chiamarti Anne vero? Vieni, ti porto nella sala di ritrovo e da li potrai aggregarti alla tua classe"

Anne celando a malapena il fastidio seguì il suo vicino fino all'atrio e ascoltó attentamente l'appello fino a quando il preside con voce roca e per niente amichevole chiama il suo nome nella classe prima sezione B e lei rispose a pieni polmoni "Presenteee!" Ma Manuel la guardó incredulo

"Quindi tu sei solo una mocciosa di quattordici anni? Credevo che avremmo frequentato la stessa classe dato che io ho quasi diciassette anni ma comunque ci vedremo in corridoio"

"L'ultima cosa che voglio è incontrare un cafone come te in giro, anzi perché non mi presenti il tuo amico che è molto affascinante?"

Anne alludeva al ragazzo che stava vicino a Manuel che era alto pressappoco come lui e si distingueva dall'amico per i suoi occhi azzurri come il ghiaccio che sembrava fissarti nell'anima, mentre per il resto era simile a Manuel

"Ah parli di Francesco? Lui è il mio migliore amico, Francesco ti presento Anne, la mia vicina trasferita da poco"

Francesco si presentó e tutti e tre entrarono nel modernissimo edificio scolastico che comprendeva oltre alla scuola superiore d'indirizzo scientifico anche il classico nonchè le medie, aveva tre piani: uno destinato allo scientifico, uno al classico, e uno alle medie,la scuola sembrava più un castello che altro, enorme, vagamente claustofobico con tantissime classi con lavagne interattive, due bagni sia per maschi che femmine per piano, una moderna sala computer e una palestra spaziosa, il tutto contrastava con il vecchio edificio sporco e cadente, l'aria vecchia e minacciosa, più un carcere che una scuola, e non sorprende che anni addietro numerosi bambini avevano convinto le loro famiglie a trasferirsi dopo aver constatato l'aria lugubre e i fenomeni inspiegabili tra le mura scolastiche.

In classe Anne si sentiva sola ma una ragazza dai capelli castano chiaro e dall'abbigliamento stravagante si sedette vicino a lei e con un grande sorriso si presentó :

"Ciaooo tu sei quella trasferita da poco?? Piacere di conoscertiiii, mi chiamo Victoria e spero che diventeremo grandi amiche"

"Ne sono convinta, mi chiamo Anne e il piacere è tutto mio, sai che hai dei bellissimi capelli? Sei davvero carina!!!"

"Oh anche tuuu"

Fecero in tempo a scambiarsi i numeri di Whatsapp che entró il professore che con una voce glaciale annunció l'inizio delle lezioni

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