Capitolo uno : la nuova città

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"Papà, papà siamo arrivati"?

"Non ancora tesoro ma il cartello indicava
l'uscita per Nevian a soli 500 m quindi non
addormentarti come fai di solito"

"Papà non sei affatto spiritoso! Anzi hai portato con te il numero di Chiara? Già mi manca..."

"Tranquilla Anne potrai chiamarla quanto
vuoi"

"Hahahahhaah papi come sei antiquato, non
sai che esiste Whatsapp? Ci parleremo
direttamente da li"

"Cosa? Whats... Come diavolo hai detto tu, ah
ai miei tempi....

Ma Anne avendo già intuito dove il padre
voleva andare a parare lo bloccó
immediatamente dicendo che ogni epoca  aveva
pregi e difetti e lasciando il padre a borbottare
si immerse nei suoi pensieri... Pensieri rivolti
soprattutto a Chiara che difficilmente avrebbe
rivisto a breve, ripensó a tutte le stupidaggini
fatte insieme, le risate.... Fino a quando...

"Anneee, Anneeee siamo arrivatiii!! Guarda,
questo è l'edificio in cui un tempo andavo a
scuola..."

"Coooosa? Abitavi qui? E come? Quindi è colpa
tua se mi ritrovo qui!!!"

"Dai principessa,ho ricevuto una proposta di
lavoro qua vicino e ho sentito molto forte la
nostalgia... Anne, ehi Anneee"

Ma Anne era pensierosa...si convinceva che in
una delle finestre del vecchio edificio aveva
visto qualcosa... E quando lo riferì al padre     
ebbe come risposta una risata sommessa :        

"Anne, Anne ormai hai quattordici anni non
sei una bambina,basta credere in queste cose,
ma non ti preoccupare,studierai nel edificio
affianco, molto più nuovo e soprattutto con
meno storie strane sopra.."

Il padre si interruppe dicendo che erano
arrivati alla nuova casa e Anne guardando dal
finestrino trovó i nonni insieme a sua madre
che la salutavano sull'atrio e Anne, presa dalla
curiosità maniacale si fiondó nella nuova casa
salutando a malapena i nonni e sua madre.

Entrando notó subito che l'abitazione era
molto grande su due piani, con cucina
soggiorno e sala da pranzo al primo e la sua
camera e quella dei genitori al secondo, inoltre
c'erano una lavanderia e un giardino sul retro
per completare il quadro della casa.

L'iniziale entusiasmo della ragazza venne
sostituito in breve tempo dalla tristezza,
pensando a quante cose avrebbe potuto fare
con Chiara in quel giardino così bello, in quella
casa cosí spaziosa...

"Anneeeee vieni ad aiutarmi con i bagagli,prendi le tue borsette"

La voce del padre riportó sulla terra la ragazza
che si precipitó da lui continuando a pensare a
come rifarsi amici... Questo è un problema che
avrebbe affrontato l'indomani

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