nuovo lavoro.

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Entrai mel mio piccolo appartamento alle otto emmezza di sera.
Ero stata tutto il giorno seduta al parco a pensare alla mia vita.
avevo avuto un addolescienza così brutta..che se ci penso mi vengono i brividi.
Mia madre non c'é la faceva più a sopportare il peso del lavoro e le spese troppo alte che ne lei e ne mio padre riuscivano a saldare.
Io all'ora avevo solo 15 anni abitavo in galles,e come tutti avevo bisogno di mia madre,ma lei se ne era fregata.
Un giorno decise di partire per londra e aveva giurato che non sarebbe più tornata.
E da quel giorno non la vidi più.
Lasciò me e mio padre da soli in quella fattoria.
Con noi dopo qualche mese venne a vivere mia nonna,nonché madre di mio padre.
Ci aiutó un pó con i soldi e con le faccende domestiche,ma non servì amolto.
Dopo che finì le superiori già da parecchi anni avevo già organizzato tutto per andare a vivere a sheffield,ma i soldi non bastavano.
Tre anni dopo non so per quale strano motivo mia madre si fece viva e ci aiutó con i soldi,e con quelli che rimasero  riuscii a pagarmi il viaggio e a trovarmi un alloggio.. la prima cosa bella che successe nella mia vita.
ma poi per colpa di quel datore stronzo le cose belle come sempre finirono.
Tirai un calcio ad uno scatolone.

andai verso la camera da letto,ero stanchissima,tanto che mi misi il pigiama a quadretti,impostai  la sveglia per le sette emmezza visto che dovevo sistemare l'appartamento e cercarmi un nuovo lavoro,e poi mi recai sotto le coperte.
Cercai di sacciare via i cattivi pensieri ed il nervoso che avevo accumulato oggi,e cercai di pensare per una volta positivo.

La mattina seguente mi svegliai prima del previsto.
Il sole iniziava a sorgere.

Quando ero piccola fuori dalla mia finestra c'era un enorme prato verde ,e tutte le mattine mi svegliavo presto per vedere il sole sorgere che illuminava i piccoli ciuffi d'erba e le foglie verdi degli alberi.
Un sorriso comparve sulla mia faccia senza che ne ne resi conto.

Mi recai in salotto dove si trovava anche la cucina.
Mi preparai un'abbondante tazza di caffé, accesi il mio piccolo computer portatile ed iniziai la mia lunga e noisa ricerca.

La prima offerta di lavoro era come barista in un piccolo locale notturno a mezzoretta da casa mia.
lo scartai subito,dicerto non volevo essere presa di mira da un pazzo maniaco ubriaco.

Le altre offerte erano tutti lavori in cui dovevi avere una laurea universitaria,cosa che io non avevo.

Trovai solo un offerta come barista in un bar molto carino.
Si trovava pure a due isolati dal mio appartamento quindi direi che era perfetto.
Scrissi subito un email al propietario in cui dovevo scrivere alcune cose sul mio conto e sugli studi che avevo intapreso.
Appena la mandai controllai l'ora.
Era già l'una passata.
Andai verso il frigo in cerca,di  qualcosa da mangiare,ma era completamente vuoto eccetto per una scatolina di tonno aperta e un barattolo contenente della maionese.
Tra tutte le cose che dovevo fare oggi,mi toccava fare anche la spesa.
Sospirai.
Mi preparai un panino con tonno e maionese,mentre ascoltavo alcune canzoni che davano per televisione,di cui non sapevo l'esistenza.
In realtà ascoltavo più musica classica,mi appassionava di più sin da quando avevo otto anni,visto che suonavo il poanoforte.
Ero proprio portata ma con la mancanza dei soldi l'abbiamo dovuto dare via in cambio dei soldi.

Appena finito il mio gustosissimo panino,mi legai i capelli e inizia a sistemare le varie cose che si trovavano negli scatoloni.

Verso le cinque mi mancavano solo più due scatoloni in cui si trovavano i piatti di mia nonna che mi volle dare il giorno prima di partire,disse che mi avrebbero portato fortuna come le era successo a lei incontrando suo marito,nonché mio nonno.
Visto che erano solo le cinque decisi di andare a fare un pò di spesa,giusto il minimo indispensabile e magari anche qualche schifezza.
Andai verso la camera,ed aprii l'armadio in cerca di qualcosa da mettermi.

Come nel mio solito Indossai un paio di jeans blue attillati,una maglia di cotone a maniche lunghe nera,un paio di converse nere e infine mi feci un'alta coda di cavallo.

Arrivata al grande supermercato,andai verso al reparto di frutta,e verdura.
Riempii un sacchetto,di insalata e pomodori,ne andavo matta, e poi aggiunsi in un altro sacchetto un pó di mele.
Comprai ovviamente qualche affettato per farmi dei panini quando la sera non avró voglia di cucinare.
Infine andai verso il reparto dove si vendeva la carne,comprai giusto qualche fettina di maiale e basta,  non mi faceva molto impazzire,soprattutto perché l'idea che un animale fosse ucciso mi veniva da star male.

Nel tragitto per andare verso la cassa aggiunsi al carrello qualche bottiglia di acqua naturale e delle bottiglie di succhi di frutta alla pera.
Ne ero ossessionata,ne andavo pazza.
Proprio come quando si da un giocattolo nuovo o una barretta,di cioccolato a dei bambini.

Mentre aspettavo il mio turno che sarebbe venuto dopo tre persone,mi sentii toccare la spalla.
Sobbalzzai e mi girai di scatto.
Solo dopo capii chi fosse.
Lunghi capelli mossi scendevano lungo la sua faccia bella truccata con un rossetto rosso sulle sue labbra belle carnose.
Claire.
"Ciao lucy!
Come stai?"
Disse con la sua,vocetta stridula.
"Bhe..non tanto bene visto che sono senza lavoro per il momento.." dissi guardando in basso un pó per la vergogna.
"Ah già,mi dispiace.. stava per lincenziare anche me quel giorno.."  disse facendo un lieve sorriso e mettendomi una mano sulla spalla.
"Ah mi dispiace,se non fosse stato per me non ti avrei ficcata in quel casino.
Anche se é stato abbastanza stronzo."
Fece una risatina bassa.
"Harry é fatto così,ma ti assicuro che certi giorni é davvero una persona..speciale in un certo senso.
Me ne sono accorta con il tempo ovviamente,ma quando é di buon umore é completamente diverso."

Quindi lo stronzo si chiama harry.
Bhe almeno ha un nome carino.

Feci un sorriso imbarazzato.

"Uh tocca a te.
Ti saluto e,ti lascio andare,spero che trovi un lavoro molto presto.
Ci si vede."mi fece un sorriso e si,allontanó

Arrivata a casa non smisi di strillare e saltellare come un canguro per tutta la sala.
Il propietario del bar mi aveva risposto.
Lucy owen,la informo che la sua proposta di lavoro é stata accettata.
Inizzierà il suo turno domani alle 8:30.
La prego di non arrivare in ritardo.
Non vorrei locenziarla già il suo primo giorno,visto che siamo acconrto di dipendenti.
Buona giornata.
No,non sarei arrivata in ritardo anche questa volta.
Finalmente potevo godermi la fine della giornata senza 'ansia di essere senza lavoro,o di trovarne uno al più presto.
Feci un sospiro di solievo,e allo sresso tempo feci un sorriso.. vero.

Salve a tutti.
In questo capitolo lucy ha raccontato un piccolo pezzo della sia vita non tanto bello,ma quello per lei é stato poco in confronto a quello che si verrà a sapere più avanti.
Spero che adesso siate un pó più incuriosite e che i lettori mano a mano aumentino.
Buona giornata a tutti.

Canzone preferita di four? :-)

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