Capitolo 12

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Dopo quello che è successo sono andata a casa. Il tragitto è stato piuttosto imbarazzante, io non ci credo. Non voglio che succeda niente fra me, Lady e lui,non voglio altri casini. Certo,stranamente non mi sono arrabbiata ma non voglio altri problemi,mi basta Jason e Lady che mi torturano, ora non voglio lui. Voglio vivere una vita abbastanza tranquilla non voglio persone che fanno sparire la quiete,quindi per non cercare di avere problemi dirò a Luke che non è stato niente quel bacio,appaio indifferente,anche se un po' mi dispiace avrei voluto che le sue labbra fossero di nuovo sulle mie,ma lo devo fare.
La sveglia suona e il caos in casa incomincia. Mi preparo per andare a scuola e senza salutare nessuno esco di casa,cammino per la stranda fin quando non mi fermo perché una persona mi ha attirato l'attenzione,una chioma di biondi naturali con un po' di rosa compaiono alla vista dei miei occhi,cammina come una spensierata,come una ragazza senza problemi. Solo lei cammina così. Rosie. Mi avvicino a lei e le metto una mano sulla spalla per farla girare,lei si spaventa e si gira con gli occhi spalancati e il viso bianco. Io scoppio a ridere per la sua faccia bianca e lei mi da uno schiaffetto sulla spalla: "sei stronza o cosa? Mi hai fatta spaventare avevo anche deciso di urlare" dire quasi gridando
"Scusa non volevo farlo apposta" dico tra le risate, lei si gira e se ne va facendo la finta offesa io la raggiungo dicendo:"Aspetta dove corri"
Arrivai affianco a lei dicendo:"Allora...buongiorno"
"Buongiorno!" Dice tutta euforica. Ma come fa! Gli dovrebbero dare un premio a questa ragazza.
"Oggi vieni alla pista di skateboard?" Mi giro per vedere se lei sta scherzando o no. Io adoro lo skateboard! Sono molto brava a fare qualsiasi sport,anche questo. Mi considerano un po' maschiaccio però mi piace, non mi offendo.
"Sisi, ma staremo solo noi?"
"No ci sarà anche Taylor, Samantha, Luke,David e un certo Austin Mahone,lo conosci?"
"Sisi lo conosco, l'ho conosciuto un paio di giorni fa, forse. Ma aspetta tu conosci Samantha? La sorella di Luke?"
"Si certo. Ci siamo conosciuti ieri mentre tornavo a casa"
"Ah ok" Beh almeno avrò l'opportunità di conoscerla,mentre Taylor è un ragazzo carino ma idiota di sicuro ci sarà Jack sono sempre insieme quei due sin da piccoli,come me e Rosie, Jack è un tipo che fa solo guai infatti a scuola ne fa di tutti i colori lui e Taylor,la mamma di Taylor ha sempre il telefono a portata di mano per i casini che combina con Jack.
Per tutto il tragitto parlammo un po' di tutto,almeno Rosie ha parlato io ogni tanto mi limito ad annuire. Gli ho raccontato il fatto di Jason lei mi ha fatto un sacco di domande,non la finiva più. Arrivammo a scuola e andammo verso l'entrata che ci accoglie Jason,bene bene bene.
"Ciao Rossa allora ti è piaciuto il dolce?" dice ridendo,Rosie mi guarda per dire di bon dargli retta, ma io mi avvicino a lui trovandomelo faccia a faccia: "Ma che simpatico" dico facendo un sorriso finto. Mi volto per andarmene ma prima gli sferro un pugno nello stomaco mi avvicino al suo orecchio e dico: "ora sei nei guai" e me ne vado con Rosie che mi guarda con divertimento: "Wow sei stata grande"
"La prossima volta deve cercare di capire con chi ha a che fare"
Cammino fino ad arrivare al mio armadietto, Rosie già era andata in classe per paura di fare tardi mentre a me non interessa fare tardi quindi decido di prendermela con comodo. Apro l'armadietto e sento una voce dietro di me,anzi due voci una oca e una che conosco fin troppo bene. Mi giro per guardarli, lui ha il braccio intorno alla sua spalla mentre lei cammina come se fosse una vip. Mi rigiro pensando, a quanto pare fa l'indifferente, non ne vuole sapere niente neanche lui,va bene meglio, così una fatica/casino in meno. Chiudo l'armadietto e mi giro trovandomi Lady che viene verso di me con lui affianco che mi fissa. "Buongiorno sfigata" ottimo ricominciamo
"Buongiorno oca" dico sorridendo
"Oca? Che hai? Non vuoi far sapere al mio ragazzo come mi hai parlato ieri?" Luke guarda confuso tutti e due Okay, il suo boyfriend lo vuole sapere, okay non ci sono problemi:"Ma certo che lo voglio far sapere a tutto il mondo come ti ho parlato ieri ma ora sai non vorrai mica farti vedere con un sfigata come me? Appari in cattiva luce" lei assottiglia gli occhi,mentre lui mi guarda perplesso "Ma ora spostati puttana" la spintono via buttandola addosso a lui e vado in classe. Sono orgogliosa di me stessa.
La campanella dell'intervallo suona, io, come al solito, resto lì in classe,seduta con i piedi sul banco e le cuffie nelle orecchie senza nessuno intorno con l'aula vuota. Ascoltando musica vedo la porta che si apre,strano di solito non viene mai nessuno e quindi resto sempre sola in classe. Luke entra nell'aula avendo di sicuro la decisione di rompermi le palle del fatto che ho chiamato la sua povera disgraziata in un modo non corretto. Chiude la porta e si mette a braccia incrociate vicino la lavagna,ha intenzione di restare lì a fissarmi come un ebete per tutto l'intervallo? Se vuole gli dò una foto mia così se la può anche sciupare. Tolgo le cuffie e alzo un sopracciglio: "Ma guarda chi si vede!" Dico facendo la finta ragazza piena di felicità: "Okay ora togliti dai piedi e vai fuori dall'aula che mi innervosisci troppo,ciao." Dico velocemente e rimettendo le cuffie.

LUKE'S P.O.V.
Si è rimessa di nuovo le cuffie. Certo ad essere bella lo è, anzi è molto di più ma è troppo stronza con lei perdi la pazienza in 5sec anzi come la guardi perdi la pazienza. Però è una ragazza bella,perfetta con quei capelli rossi che la fanno sembrare un cucciolo di leone,e i suoi occhi azzurri cielo che fanno imbambolare chiunque,e quelle forme, non ne parliamo,quando mi avvicino a lei ho voglia di strapparle quei vestiti di dosso e farla mia. Ma con lei bisogna avere una di quelle pazienze che non hanno limiti,ho capito perché nessuno sta con lei, nessun maschio,tranne David,fortunato il ragazzo.
Oggi lei ha deciso di fare l'indifferente riguardo a quel bacio,non so perché ma ne ho avuto bisogno ho sentito la necessità. Mi avvicino a lei tenendo a bada il mio amichetto,mi siedo davanti a lei aspettando che si toglie le cuffie,alza la testa e si toglie le cuffie alzando un sopracciglio: "Non mi piace come l'hai chiamata prima" dico guardandola negli occhi
"Chi?" Ed ecco che quando apre la bocca la mia pazienza è già raggiunta al limite
"Lo sai benissimo chi"
"No guarda non lo so" dice facendo la finta tonta
"Non fare la stronza la mia pazienza è arrivata già al limite"
"Beh allora ciao perché anche a me la mia pazienza è andata a puttane" quello che non capisco è il perché non parla come le altre ragazze, perché deve aggiungere una parola poco leggera.
"Ci dovresti andare pure tu" dico facendo uscire queste parole che non avevo intenzione di dire.
"Si certo magari ti avviso pure facendoti uno squillo e te lo saluto. Ti odio"
"A me non sembrava così ieri quando stavi con me" dico facendo uscire il mio solito sorriso malizioso. Toglie i piedi sul banco e si avvicina a me mettendo i bracci sul banco: "Senti tesoro, per me non è stato niente,non so cosa mi sia successo ma se avessi avuto la forza necessaria per darti qualche pugno lo avrei fatto volentieri,okay? E ora non ne parlare più che solo al pensiero spacco quella testa di cazzo che hai" in qualche modo quelle parole mi ferirono un po',però cerco di nasconderlo a lei,soprattutto a lei:"Ehi dolcezza mi ferisci" dico mettendo una mano sul petto e facendo il finto offeso. Lei sbuffa,si alza e esce da questa aula. Mi viene da ridere. Però ha un bel fondoschiena ti lascia immaginare cose che non dovresti immaginare.

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