Capitolo 7

2.4K 129 2
                                    

Finite le lezioni mi diressi in mensa dove c'erano tutti gli studenti a mangiare un non so cosa. Mi sedetti al solito tavolo e senza vassoio dato che non mangio e aspettai sia David che Rosie, dopo un po' vennero entrambi dove stavo io e si sedettero, mi fissarono senza preferire parola allora iniziai io:"Allora...quando la smettete di fissarmi avvertitemi "
Rosie e David si guardarono e poi guardarono me:"So cosa è successo " iniziò a parlare Rosie: "E non mi è piaciuto affatto." Prese una piccola pausa e poi sospirò continuando a parlare:"Cazzo Har mi avevi promesso che non avresti allungato le mani,che non avresti picchiato nessuno,mi spieghi cosa cazzo è successo?" Guardai prima lei e poi David che stava aspettando una mia risposta come anche Rosie, sbuffai per poi cominciare a parlare: "Ti rendi conto che stiamo parlando di Jason? Se lo meritava, alla festa mi stava quasi per violentare, ricordi? Cosa dovevo fare? Una lezione a lui qualcuno gliela doveva pur dare. Se non lo faceva nessuno lo facevo io perché non mi piace essere trattata così e questo lo sai bene. L'ho fatto nella scuola perché non mi sono trattenuta l'ho dovuto fare e basta." Rosie abbassò la testa,lo sapeva che avevo ragione così non parlò,David era rimasto scioccato da quello che avevo appena detto e non parlò nemmeno lui. Nessuno capisce quello che ho passato qui? Nessuno lo sa perchè a loro non gli è mai capitato,volevo proprio sapere cosa facevano loro a posto mio. Mi alzai mi girai e me ne andai da quella fottuta mensa, stavo camminando per i corridoi quando vidi da lontano Luke appoggiato alla finestra con lo sguardo basso. Ormai i corridoi erano vuoti tutti stavano nella mensa, passai davanti a lui senza degnarlo di uno sguardo lo sorpassai quando lui ad un certo punto parlò: "Avresti dovuto non farlo"
Mi fermai per poi girarmi e guardarlo,mi misi davanti a lui e parlai:"E sentiamo un po' tu cosa avresti fatto a posto mio?" Alzò lo sguardo per poi guardarmi negli occhi: "Sta in infermeria hai esagerato"
"Ah e quindi io ho esagerato?"
"Si gli hai dato due calci e un sacco di pugni,sei fortunata che ora non sei stata sospesa perché il preside non lo sa."
"E Che vuoi che a me importa se il preside lo viene a sapere o no? Mi ha quasi violentata e tu vieni a dirmi questo? Che idiota se lo merita"
"Lo so che se lo merita ma tu hai oltrepassato il limite Har" alzò un po' il tono di voce, io mi avvicinai a lui,ovviamente la sua altezza mi sovrastava,e gli puntai il dito contro il petto: "Non chiamarmi Har idiota, non sei nessuno per chiamarmi in quel modo chiaro? Vorrei tanto sapere cosa avresti fatto tu al posto mio. Di certo non ti mettevi a parlare a fare conversazione con uno che mi ha quasi violentata,non sono affari tuoi se io finisco nei guai,chiaro? E non dirmi cosa fare perché come già detto non sei nessuno per me. Una bella lezione gliel'ho data e si deve considerare fortunato perché altrimenti gli avrei fatto di peggio, sono stata chiara?" Lo guardai con odio e con freddezza era quello che pensavo, lui mi fissò soltanto non aprì bocca, ma questo solo per qualche minuto poi incominciò a parlare: "Quello te lo farà pagare. Stai attenta che lui prima o poi veramente te la farà pagare e passerai un bel brutto guaio. " tolsi il dito mi girai e continuai a camminare fino a quando dovevo svoltare e mi fermai: "Luke, stanne fuori! " e con questo me ne andai.

***

Uscii da quella straziante scuola, e lui me la vuole far pagare? Vabbene che si faccia avanti lo sto proprio aspettando. Andai al parco e mi sedetti su una panchina,estrassi fuori dallo zaino le cuffie e il telefono,collegai le cuffie al telefono e le misi, andai sulla playlist e guardai le canzoni che avevo,ne scelsi una che si chiama The Reason degli Hoobstank. Alzai la testa verso il cielo e chiusi gli occhi. Mi beai di quella musica così bella, alzai gli occhi e mi venne in mente il primo giorno di scuola quando stavo andando a casa e Luke ad un certo punto mi baciò. Feci una smorfia di disgusto e poi cercai di scacciare via quell'immagine dalla mente. La musica è l'unica cosa che ti sta sempre accanto che non ti lascia mai,se ci tolgono anche la musica hai solo un opzione: Suicidarti. Io con la musica ci vivo ogni tanto prima di andare a dormire sento qualche musica per rilassarmi per scacciare via i pensieri dalla testa e i ricordi. È bello essere soli con la musica,senza nessuno attorno, solo tu e la musica in un parco tranquillo come questo. Continuai a sentire la musica quando qualcuno mi tolse una cuffia e sobbalzai. Era Luke. Casa diavolo voleva ancora?,mi stava fissando con un piccolo sorrisino non malizioso stranamente. Lo guardai per un attimo e poi incominciai: "Cosa diavolo vuoi?"
"Niente voglio solo stare con te" si mise comodo sulla panchina guardandomi:"Luke che vuole stare con me? Uau" feci un piccolo sorriso finto:"Provaci e farai la stessa fine di Jason" feci scomparire quel sorriso continuando a guardarlo: "Non ti preoccupare...chissà perché sei acida e stronza."
"Non sono affari tuoi."
"E così chiusa"
"Sta zitto"
Fece come dissi e si mise la mia cuffia nel suo orecchio sentendo anche lui la musica senza parlare, meglio ancora.
Era passato un bel po' di tempo da quando Luke sta qua con me senza parlare,così accesi il telefono per vedere che ora erano: 18;00. Dovrei essere a casa a quest'ora così tolsi la cuffia che avevo io e Luke tolse la sua per poi guardarmi confuso:"Devo andare a casa mia madre mi sta aspettando" presi la sua cuffia e la misi nello zaino:"Oh allora ti accompagno"
"Luke cosa vuoi?"
"Niente. Vorrei essere solo un po' gentile. Dai vieni ti porto a casa" senza sentire obiezioni mi prese per mano e mi trascinò verso quella che dovrebbe essere la sua moto. Si fermò e mi porse il casco:"Bel modo di portarmi vicino alla tua moto. Ma io me ne vado a piedi sola" me ne stavo andando quando lui mi prese per il polso:"vieni con me senza fare storie."
"E se non voglio venire?"
"Ti trascino"
"Non accetti un no, vero?"
"Vero"
"Dammi questo casco"
Mi porse il casco e lo presi e lo misi così fece anche lui. Salì sulla moto prima lui e dopo io ovviamente: "Ti conviene tenerti a me se non vuoi andare in ospedale"
"Non ci penso nemmeno se mi spari muoviti."
"Come vuoi dolcezza" mise in moto e partì veloce. Ma che diavolo la patente dove lo ha preso? Nella busta di patatine? Ha preso tutte le buche di questo mondo e io dietro di lui sono saltata un milione di volte,lo odio! Mi fa male il culo! Arrivati a casa scesi dalla moto e gli diedi il casco:"Ma dove diamine l'hai presa la patente mi spieghi?" Lui sorrise solamente,un sorriso che non avevo mai visto in vita mia,così bello, così rilassante e... ma cosa diamine penso smettila Har!:"Per colpa tua mi fa male il culo" mi guardò con malizia:"se vuoi ti faccio un massaggio" ed ecco lo stronzo,gli diedi un leggero pugno sul braccio e poi me ne andai in casa lasciandolo lì a ridere senza salutarlo e ringraziarlo perché aveva guidato una schifezza. Appena entrai in casa salutai mia madre e me ne andai in camera mia e mi buttai a peso morto sul letto,esausta. Domani sarà un'altra giornata di merda.

Run AwayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora