Capitolo 1

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"Anne svegliati!"

"Ancora cinque minuti... MAMMA!"

Le tende si aprirono e il bagliore della luce entrò nella stanza. Mi girai dall' altra parte del letto ma mia madre prese le coperte e le buttò nel cestino con i vestiti sporchi.

"E questi a lavare!"

"MAMMA SEI ..." urlò Joy, il mio fratellino viziato di 8 anni.

"JOY ZITTO E VAI A FARE COLAZIONE!"

"Mamma sono in doccia" disse con voce superiore

"J-O-Y ESCI DA QUELLA DOCCIA" urlai

"esci da quella doccia..." disse Joy imitandomi

"ok ok ok SORELLONA" mi disse infuriato Joy

"Vai a fare colazione intanto Anne che quando esce tuo fratello ci vai tu in doccia" mi assicurò la mamma

Dopo qualche minuto

"Anne noi usciamo" disse la madre "quando hai finito vai a farti la doccia e ricordati che il bus passa alle otto"

"Ok" dissi scocciata.

Andai a farmi la doccia e uscì coperta dal mio accappatoio.

"Sapevo che eri carina ma non così tanto" disse Giulio, il mio fratello maggiore di due anni un ragazzo bellissimo rincorso dalle tipe di tutto il liceo.

"Smettila!" urlai.

"Sorellina ti volevo avvertire che sono le otto e dici" disse con un sorriso compiaciuto sulla faccia.

Corsi in tutta furia in camera a cambiarmi e mi accorsi, che quando avevo finito erano giá le otto e mezza... Ero in ritardo!

"Ti prego! Mi porti a scuola con il motorino?''

''No!''

''Per favore...''

''OK! Prendi e muoviti! Ritardataria'' mi lanciò il casco e partimmo per il mio futuro conservatorio... Wolfgang Amadeus Mozart detto da noi La Mozart.

Mentre andavamo in modo sentivo i capelli che mi circondavano il volto, gli orecchini nel orecchio destro mi facevano male.

Arrivati a scuola la preside, di mezza età, mi stava aspettando. Giulio posò la moto nel parcheggio e mi raggiunse. Misi il casco nello zaino e ci dirigemmo a scuola, la preside mi fermò prendendomi per un braccio.

''Non so com' era abituata nella sua vecchia scuola, ma qui da noi si arriva in orario!''

''Mi scusi'' dissi e con uno colpo secco del braccio mi liberai dalla sua presa.

Entrammo a scuola i corridoi erano praticamente...vuoti.

Non si sentiva nulla, tranne le mie scarpe nuove che scricchiolavano ad ogni passo.

La preside mi blaterava qualcosa sulla scuola e le regole.

L' unica cose che ho capito, anzi delle quali ho prestato più attenzione sono :

1) Non si fa ritardo alle lezioni

2) Non si va nei dormitori senza essere accompagnati da un prof. O da un sorvegliante

3) Quando la scuola viene chiusa nessuno entra o esce se non con un permesso

Arrivammo nella mia futura classe 3A.


Bulli alla MozartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora