Capitolo 3.

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"Sophie, per sfogarti, le consiglio di scrivere un diario segreto" oddio sto tizio davanti a me pretende che io, Sophie Thompson scriva un diario. Se lo puó scordare.
"Non ci tengo" gli confesso senza darci peso
"Almeno ci prova"
Annuisco per uscire subito da quella stanza e tornare a casa
"Mi raccomando signora Thompson, contringi Sophie a scrivere, anche per un giorno un diario segreto" si rivolge a mia mamma. Sono scossa da tutto ció, non sorda. Il mio dio il dottore é intelligente.
Usciamo da quel posto e andiamo a casa in macchina.
Pff mia mamma fa solo finta di preoccuparsi a me.

* * *

Mia mamma spalanca la porta con in mano un diario. Non vorrà seriamente che io scriva sul diario
"No" la precedo, prima che mi dicesse qualcosa.
"Fai quello che vuoi" dice e appoggia il diario sul mio comodino. Pff lo sapevo che faceva solo finta davanti al dottore. Mi comporto cosí perché loro, sotto gli occhi di tutti si comportano in un modo molto diverso dalla realtá. E per cosa? Per non rovinare la loro reputazione. Fanculo. Snob del cazzo. Gira i tacchi e se ne chiudendo la porta, almeno quello lo fa.
Ma io veramente voglio sfogarmi. Voglio togliere tutto quello che ho in mente e archiviarle su un diario. Un fottuto diario segreto consigliato dal dottore. Prendo il diario e una penna e inizio a scrivere

12 novembre 2014
Caro diario,
Ma che "caro diario", riniziamo da capo.
Caro fottuto diario,
Non é normale scrivere su un diario anche se tanto tu non mi risponderesti. Ti scrivo non per mia volontà, ma solo perché me l'ha consigliato il dottore.
In realtá, potrei anche non fare niente di tutto ció ma lo faccio per me stessa. Per togliere le mie idee dalla mente e metterli sul diario.
Useró un linguaggio non educato. Ma che cazzo ti importa, tanto mi capisci. Oddio sto discutendo con un diario. Anzi con me stessa, visto che tu non mi rispondi. Oddio sto diventando pazza.
Ti odio diario. Come odio me.
Con odio puro
Sophie

Smetto di scrivere e lancio la penna verso la finestra e guardo il vuoto.

Flashback
Trovo finalmente la porta ed esco ma un corpo molto robusto mi ferma. Alzo la testa e vedo un ragazzo ubriaco
"Vai via cosí presto?" mi chiede ed annuisco.
"Non ti vuoi divertire?" mi chiede con un sorriso malizioso e scuoto la testa.
Un altro ragazzo ci interrompe e chiede al ragazzo davanti a me
"Jack, giochi anche tu?"
Annuisce e si leva dai piedi finalmente. Ora posso tornare a casa.

Sobbalzo al sentire un tuono proveniente da fuori.
Sono molto diversa dalle ragazze che ci sono a scuola.
Loro pensano a truccarsi. Io penso alla mia serie preferita
Loro amano l'estare per scoprirsi e far vedere a tutti i loro bikini. Io amo l'inverno e sentire il freddo su di me, potersi riparare sotto le coperte dal freddo e bere una cioccolato calda.
Loro pensano ai ragazzi. Io penso ai miei idoli.
Sono diversa da loro. L'unica che assomigliava, anche se fingeva era Isabel.
Isabel era tutto per me. L'unica cosa bella che avevo.
L'era della Sophie Thompson ingenua é finita, lei é morta. Io sono Sophie Thompson, quella menefreghista e stronza.

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