Capitolo 19

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"Some of this was here before us

all of this will go after us

it never stops until we give in, give in."

Louis' P.O.V.

"Allora Louis, come è andata dall'ultima volta?" chiese ancora una volta, da quando ero seduto sulla sedia dell'ufficio, Mrs. Grimes. Quella mattina mi ero risvegliato nel giardino, mi sentivo tutto indolenzito ed ero ancora stanco. Forse dormire fuori, con la schiena appoggiata al mio solito albero, non era stata una delle mie idee migliori. Sarebbe stato sicuramente meglio se avessi dormito nel mio letto, che era probabilmente anche la cosa più normale da fare ma il giorno prima non me ne importava niente, tanto ero stanco, tutto ciò che volevo era dormire ed avrei pagato per farlo.

"Abbastanza bene" risposi e la vidi annotare qualcosa sul suo blocchetto. Roteai gli occhi nella sua direzione, dissi un altro paio di parole che lei provvedette subito ad annotare. Che aveva da scrivere?

"Okay, bene. Adesso come ti senti? Abbiamo visto che hai iniziato a socializzare con Mr. Styles, come ti fa sentire questa cosa?" chiese ed io mi soffermai un attimo a pensare circa la risposta che avrei successivamente dato.

"Sto bene. Mi sta chiedendo cosa penso del fatto che lei abbia spiato me ed Harry o mi stai chiedendo come mi sento quando sono con Harry?" chiesi con aria compiaciuta e Mrs. Grimes sospirò assumendo uno sguardo duro. Scossi la testa.

***
Forse avrei dovuto cedere, prima o poi. Forse avevo davvero bisogno di qualcuno che facesse parte della mia vita. Ma chi sarebbe potuto essere questo qualcuno? Chi mi avrebbe potuto aiutare? Le memorie di ciò che era successo mi avrebbero lasciato tracce per sempre, anche se avessi provato a trovarne rimedio. Gli infermieri avrebbero continuato a fare domande fino a che avessi raccontato tutto. I muri che mi ero creato avevano iniziato a crollare e mai nessuno era riuscito a ripararli del tutto. Forse in quel momento avrei dovuto farlo. Forse la ragione era solo che ero troppo testardo per permettere a qualcuno di entrare a far parte della mia vita, che gli importasse di me, di mostrargli il mio lato oscuro, mostrare cosa avevo fatto e cosa mi era capitato. Forse era solamente colpa mia e in realtà c'erano molte persone che volevano e avevano provato ad aiutarmi e che io avevo semplicemente ignorato perché ne ero spaventato.

Forse ero bloccato nei miei problemi a nell'oscurità, per vedere le persone che mi stavano dando una mano. Harry. Avrei dovuto fidarmi di lui molto di più di quanto stessi facendo, avrei almeno dovuto permettergli di provare ad aiutarmi.

Sospirai e feci per andare a farmi una doccia quando sentii qualcuno bussare alla porta. Girai su me stesso per tornare indietro ed andai ad aprire la porta rivelando un Harry in piedi ad aspettare.

"Ciao" dissi facendolo entrare e dimenticandomi delle mie precedenti intenzioni di farmi una doccia.

"Ciao, com'è stata la giornata?" chiese e si sedette, come suo solito sul mio letto.

"Non troppo brutta e non troppo bella. La tua?" replicai sedendomi sul letto accanto a lui. Prese un sospiro profondo uscì un suono frustrato che non potei fare a meno di trovare estremamente eccitante.

"Non ne ho idea! É strano! Ho parlato con Liam ed abbiamo chiarito, poi è arrivato Niall e non abbiamo minimamente accennato ciò che è successo, come se in realtà non fosse mai accaduto niente. Ero piuttosto confuso!" divagò Harry facendomi provare un quasi senso di delusione. Era di nuovo amico di Niall. Lui non aveva bisogno di me, aveva altre persone nella sua vita. Ma in fondo, qualcuno avrebbe realmente dovuto aver bisogno di me? Non ero buono a far nulla, quindi nessuno avrebbe avuto mai avuto bisogno di me. Dio ero così egoista, sarei dovuto essere felice che Harry avesse di nuovo i suoi amici.

"Ma aspetta, questo è un buon segno, no? Voglio dire, se siete di nuovo amici significa che ti accetta ugualmente e non ha problemi con il fatto che tu sia gay" dissi e lui scrollò le spalle.

"Io non lo vedo come un buon segno. Ovviamente sono felice che non sia disgustato da me, ma sento come se mi dovesse delle scuse. Insomma, lui ci ha svelato i tuoi segreti ed ha insultato entrambi più di una volta. Almeno dovrebbe dire 'scusa'." disse il riccio facendomi sospirare.

"Niall non è il tipo che si scusa, è più uno di quei tipi che ci passa sopra senza più parlarne e facendo finta che tutto vada bene, senza rimpianti.

"Era tuo amico prima che succedesse tutto questo?" chiese il ragazzo al mio fianco ed io sbuffai.

"Non direi esattamente 'amici', capitava di parlare se ne avevamo voglia, ma non è mai stato niente di più di così" risposi ed Harry annuì.

"Sembrava che tu sapessi molte cose su di lui" disse Harry ed io scrollai le spalle.

"Può darsi."

La conversazione cambiò rotta in poco tempo e ci ritrovammo a parlare di tutto e di nulla allo stesso tempo fino a che non arrivò la notte ed Harry dovette andarsene, non prima di avermi abbracciato e sussurrato all'orecchio la buona notte e dicendomi che sarebbe ritornato. Andai a letto con la speranza che sarei riuscito a dormire meglio della notte precedente.

Stuck || L.S. (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora