CAP.5

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Pov's Elizabeth
Cazzo che mal di testa! Ma che cosa è successo ieri? Apro piano gli occhi e nella confusione più totale rimango accecata da un raggio di sole vagante che proprio sta mattina ha deciso che tra tutti i posti in cui poteva andare quello migliore era la mia testa!
Aspetta, perché questo letto è così comodo? Apro piano e con delicatezza gli occhi per non rimanere accecata e la prima cosa che vedo sono delle coperte grigie, che mi coprono e mi tengono al caldo, poi facendo girare lo sguardo dentro alla stanza dai muri bianchi vedo a sinistra una libreria in legno, dipinta di nero, piena di libri, film e cd di ogni genere, una porta, nera, socchiusa con di fianco una scrivania, anch'essa nera, con sopra due o tre libri e più a destra quella stramaledetta finestra con le tende socchiuse da cui esce solo uno spiraglio di luce che finisce proprio sul m... Ma questa non è la mia stanza!!
Ok, Clary, cerca di ricordare che cosa è successo dopo che Chr... Ma certo!!! Quello stronzo che mi chiama gattina!!!
"Oddio quindi questa è la sua stanza!! Niente male!!"
"Hai proprio ragione vocina, proprio ragione!! Per una volta sono d'accordo con te!!"
Allora piano piano mi alzo, anche perché comunque mi devo riprendere dalla leggera sbandata, e inizio a camminare verso la porta, ma quando mi mancano pochi centimetri per raggiungerla ...
me la ritrovo in faccia, a questo punto io pronta a cadere chiudo gli occhi ma quello che sento è un rumore di piatti che cadono per terra un "Dannazione!!" e due mani che mi tirano su cinque secondi prima che io cada...
-Ahah, gattina mia potresti fare anche attenzione!! Ti ho già salvato due volte, sei in debito con me!!-
Quando sento quelle parole apro gli occhi e quello che vedo sono due meravigliosi occhi color tempesta e due labbra, stese in un ghigno, a cinque centimetri dalle mie; io presa dal terrore gli dò in spinta che lo fa indietreggiare di due passi ( ho fatto judo per un po') e poi mi faccio indietro io.
-Che cosa vuoi, stronzo?-
Gli chiedo io.
-Niente che tu non sia disposta a darmi, giusto Beth??-
-Come fai a sapere il mio nome!!-
lui come risposta tira fuori dalla tasca della tuta la mia carta d'identità
-Non chiamarmi così! Nessuno ha il diritto di chiamarmi così! Se fosse per me io quel nome me lo sarei già cavato, non lo sopporto!-gli urlo contro, e poi ancora incazzata gli urlo contro che cosa vuole e allora lui più che dirmelo lo mette in atto, mi prende le mani,me le mette sopra la testa e...
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Pov's Jeremy
Con un lieve mal di testa mi sveglio e vedo la mia dolce gattina stesa tra le mie braccia "che bella!" che penso.
Inizio ad accarezzarle i capelli, ma ad un certo punto sento un rumore molto imbarazzante e quindi io, molto affamato, decido di andare a vedere cosa la mia modernissima cucina mi offre, e mentre penso di mangiarmi dei normalissimi cereali con lo yogurt e di bervi una tazza di caffè mi ricordo della mia gattina quindi vado a vedere se si è svegliata.
Quando apro la porta la vedo tranquillamente stesa nel mio disastrato letto, ma mentre stavo per chiudere la porta, per andare a preparare la colazione anche a lei, l'occhio mi cade sulla sua pochette ed io troppo spinto dalla curiosità la apro: la prima cosa che mi salta all'occhio, oltre alle sigarette, è la sua carta d'identità, la prendo e intanto mi dirigo fuori dalla camera.

Venti minuti dopo io mi ritrovo con in mano la colazione per la mia Beth, sì alla fine ho letto il nome della carta d'identità!!!
E credo che la chiamerò così, perché è più bello Beth, comunque sono arrivato davanti alla porta e tempo di aprirla che sento un forse botto, e poi il tutto succede in un millisecondo, io lancio tutta la colazione per aria, e dal rumore che p sentito credo che piatti e bicchieri si siano rotti, mi lancio verso di lei e la prendo al volo prima che tocchi terra, poi mi fermo due secondi ad ammirarla, ma non posso lasciarla ferma lì quindi io con un'intelligenza pari a quella di una formica, dico: -Ahah gattina mia potresti fare anche attenzione!!
Ti ho già salvato due volte, sei in debito con me!!-
e lei, come che si fosse accorta solo ora di chi sono le braccia che la reggono, apre gli occhi dandomi lo spettacolo di due magnifiche distese di ghiaccio, poi tutto d'un colpo guarda la distanza tra di noi, si tira su e mi da uno spintone che mi fa fare due passi indietro, madonna che forza che ha!!
"Oppure è solo che sei te ad essere deboluccio"
"no, è solo che non ero pronto"
"Si si, è chi ti credi, anche io sarei più forte di te!!"
"Si, certo, prima ricordati che siamo la stessa persona!!!"
Dopo essermi momentaneamente liberato della mia vocina, torno a quardare e ad ascoltare la mia Beth giusto in tempo per sentirla chiedermi, molto gentilmente
-Che cosa vuoi, stronzo?-
Ed io, come ha detto lei, da puro stronzo le dico
-Niente che tu non sia disposta a darmi, giusto Beth?-
In cinque secondi me la ritrovo più agguerrita che mai, ed è ancora peggio quando mi tolgo la sua carta d'identità da una tasca posteriore del pantalone, inizia a sbraitare di tutto e di più, fino ad un punto in cui mi sento gridare contro
-Ed allora!!!! Che cazzo vuoi da me?!?!?-
Ed io scocciato di sentirla parlare glielo faccio capire, prendo le sue braccia, gliele blocco sopra la testa e inizio ad ...

Scusa, ma ti amo stronzo (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora