VIAGGIO TRA LE NUVOLE

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Cara Alice,
Questa è la prima volta che ti scrivo, spero di potermi confidare con te per questi primi mesi di vita in California.
Adesso mi trovo sull'aereo sul quale sono salita a Houston e dal quale scenderó in California, la patria del sole, del caldo e delle spiagge affollate.
Mi descrivo brevemente:
Mi chiamo Nicole Carson, ho 17 anni,ho i capelli abbastanza chiari, come mia madre, e gli occhi verdi, come mio padre, sono abbastanza alta e magra, i miei genitori sono divorziati e io vivo con mia madre che considero la mia migliore amica. Lei fa l'agente immobiliare e ha trovato un lavoro a Monterey.
Io invece voglio fare la veterinaria anche se mi hanno sempre detto che se mi impegnassi seriamente nello sport potrei ottenere facilmente fama e notorietà, ma a me non interessano queste cose.
La vita mi sta offrendo un'altra possibilità per poter ricominciare.
Nella mia vecchia scuola i miei compagni mi trattavano male e questa cosa mi ha portata alla depressione. Stavo malissimo e piangevo sempre, andavo in palestra e mi sfogavo. Per un ora o due al giorno dimenticavo la mia fottuta vita e mi liberavo del male che subivo.
Quando l'ho detto a mia madre lei non ci credeva, poi ha assistito a una scena di quelle che lei inizialmente chiamava 'ragazzate'.
Questa brutta esperienza ci ha unite tantissimo e appena ha saputo del lavoro me lo ha detto subito e nel giro di due settimane siamo partite.
Adesso sta dormendo beatamente sul sedile alla mia sinistra, ogni tanto si mette a russare e io la tocco dentro per evitare che dia fastidio a qualcuno.
Sta arrivando l'hostess con la colazione, è giusto che la svegli ?
No le prenderó una brioches e un cappuccino poi la sveglieró.
Grazie per avermi ascoltata Alice, a presto.
Un bacio Nicole.♥♥

Girai la testa nella direzione dell'hostess e ordinai due cornetti, una cioccolata e un cappuccino, poi la ringraziai e scrollai leggermente la spalla di mia mamma.
Si sveglio con un piccolo sobbalzo, poi mi guardó e mi disse <Buongiorno piccola mia>
<Buon giorno mamma, ti ho ordinato la colazione, proprio come piace a te !> le risposi sorridendole e scoccandole un sonoro bacio sulla guancia che ricambió presto.
Facemmo colazione in silenzio e poi mi chiese <Dove siamo, sai quanto manca ?>
<Mezz'ora fa l'hostess ha detto ce mancavano circa due ore> risposi finendo la cioccolata.
Ci mettemmo a parlare di cosa avremmo voluto fare in questa 'nuova vita' e scoprimmo che molte delle nostre speranze erano simili o addirittura, in due o tre casi, le stesse.
Organizzammo il week-end e ci volle tutto il resto del viaggio per capire bene cosa avremmo dovuto fare nei nostri primi due giorni a Monterey, nessuna pausa shopping rientrava nella lista delle cose da fare che avevo annotato nell'ultima facciata del mio diario personale.
Volevo ricordarmi tutto e tutti, d'ora in poi non lasceró piú che il mondo abbia la meglio su di me, per una volta voglio vincere nella vita privata non nello sport.
Scesi dall'aereo a braccetto con mia madre. Ero elettrizzata per questa nuova vita, avrei potuto ricominciare, avrei potuto iniziare davvero a vivere la mia vita.
Ora ero in California e ció voleva dire solo quattro cose: sole, mare, felicitá e ragazzi abbronzati.
<Ricominciamo ?> dissi a mia madre sorridendo.
<Ricominciamo> rispose lei ricambiando il sorriso.
Ora potevamo andare.
Prendemmo i nosti bagagli e ci dirigemmo all'uscita con il sorriso sulle labbra.

NUOVO LUOGO, NUOVA VITA, NUOVA MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora