SCUOLA & AMICIZIE

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Quando mia madre ed io scendemmo dall'aereo il sole stava tramontando e un' arietta leggera soffiava sull'aeroporto regionale di Monterey.
'Si sta veramente bene qui' pensai.
Uscimmo dall'aereoporto correndo come due bambine e ridendo per nulla. Mia madre fermó un Taxi che ci portó all'appartamento che mia mamma aveva comperato con i soldi della vecchia casa.
Non era niente male e giá arredato.Era al secondo piano in una palazzina di tre piani.
Aveva un bell'ingresso, una cucina non molto grande, ma per una donna che vive da sola basta,con fornello e piano cottura, un freezer sotto al frigorifero, e il lavabo con il trituratore di fianco. Alla cucina era collegato un balcone che prendeva anche la lunghezza della sala che era abbastanza grande con un tavolino di cristallo davvero grazioso. Vicino al divano ad angolo di pelle nera, c'era un comó che sembrava antico sul quale era appoggiata una lampada molto bella e vicino ad esso c'era un bouquet di fiori e un bigliettino. Dalla sala partiva un corridoio che portava ad uno sgabuzzino, ai due bagni e alle camere da letto.
La camera piú grande era quella matrimoniale, aveva un bel letto molto morbido, due comodini in legno con le rispettive lampade, una specchiera e un armadio in legno che a prima vista aveei giurato fosse quello usato per il film "Le cronache di Narnia".
La cameretta invece aveva un letto da una piazza, con il comodino, la lampada da lettura, una scrivania in legno molto carina, un computer fisso e una tv.
I bagni erano uguali, avevano solo il colore e le dimensioni diverse, uno era sulle tinte del beige mentre l'altro sul verde acqua e bianco.

Passammo tutta la giornata immerse nelle scartoffie e cercando di capire come andavano collegate le spine elettriche, un vero casino insomma. Alle 20 decidemmo di mangiare anche perché a mezzogiorno anon avevamo toccato cibo.
Ordinammo cinese e decidemmo di provare il televisore della sala.
Il fattorino arrivó poco dopo con i nosrti ordini mentre io e mamma guardavamo 'Diario di una nerd superstar'.
Passammo una piacevole serata e andammo a letto presto, il mattino dopo alle 10 avevamo l'incontro con la preside del mio nuovo College che aveva un nome molto particolare.

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Alle 7 del mattino dopo...

DRINNNN...DRINNNN...DRINNNNNNN
Trilló la sveglia sul comodino alla mia destra, la cercai con gli occhi ancora sigillati a causa della forte luce che entrava dalla porta-finestra che dava sul balconcino.
Mi alzai controvoglia e infilai le ciabatte, poi guardai l'ora. Le sette sono le sette e io sono sveglia! Ma che cosa mi sta succedendo ?
Poi ricordai, avevo messo la sveglia perché dovevo scrivere.
Mi diressi verso la scrivania e presi dal primo cassetto il mio diario, lo aprí e iniziai a scrivere ció che mi era successo e misi la data della sera prima, in seguito girai la pagina e iniziai a scrivere quello che avrei fatto oggi.

Cara Alice,
Mi manchi moltissimo sai ?
Oggi mamma ed io andremo a conoscere la preside e i professori della mia nuova scuola, mi hanno detto che devo scegliere i corsi da frequentare perché non tutti sono obbligatori.
Io vorrei fare ginnastica e musica, sai adoro suonare la chitarra e cantare, qualche volta ti scriverò una canzone inventata da me (spero che ti piaceranno) mamma le adora e spero anche la mia nuova professoressa di musica.
Chissà se ci saranno dei ragazzi carini a questa scuola e chissà se si conporteranno bene con me o faranno gli stronzi !?
Spero che siano tutti bravi e gentili.
Oggi vedró anche la mia nuova casa al College e conosceró oggi pomeriggio la mia nuova compagna di stanza.
Spero sia simpatica come te.
Ci sentiamo dopo perchè ora devo proprio andare sono le 8:15 e alle 10:00 dobbiamo essere a scuola.

Augurami la buona fortuna.
A presto Ali ♥
Nicole

Chiusi velocemente il diario e lo riposi nel cassetto.
E ora come mi vesto ?
Aprii l'armadio e tirai fuori un vestitino lungo fino alle ginocchia bianco con i ricami arancioni.
<Nhaaa> dissi per poi immergermi di nuovo nella valigia per cercare un paio di jeans e una maglia che trovai poco dopo.
Avevo solo un paio di jeans lunghi fino al ginocchio e non li avevo mai messi perché di solito indossavo gli hot pants ma mica potevo andare a scuola con i pantaloni piú corti delle mutande !
Presi una maglia nera con la scritta Nike tutta colorata, poi cercai le scarpe che trovai nella borsa li accanto. Avrei messo le mie amatissime Stan Smith blu.
Indossai tutto velocemente per poi andare i cucina dove trovai mia mamma che stava facendo tostare il pane e metteva in tavola un caffelatte e una cioccolata.
<Buongiorno mamma, oggi è il gran giorno, come ti senti ?>
<Nicole l'ansia ce la dovresti avere tu mica io !>
Tanananan tanananan ... eccola che arriva l'ansia ... ma poteva ritardare ancora un po' ?
Evidentemente no !

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