CAPITOLO 3

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All'improvviso Matt si alzó,mi guardó negli occhi e mi disse:"Anna,noi continueremo a cercare,in qualsiasi modo,io desidero che tu ritrovi i tuoi genitori e ti aiuteró".
Erano parole bellissime,eppure mi limitai ad un "Va bene",anche perchè ormai era tardi e non volevo far preoccupare i miei,beh in verità non volevo altri litigi in casa.

Arrivai silenziosamente,mi cambiai e andai a dormire;ero ancora distesa nel letto quando mi squilló il cellulare,era Matt!
Non ebbi neanche il tempo di dire una parola che subito inizió a dirmi cose a raffica:"Anna,ho trovato delle informazioni,la proprietaria mi stava per cacciare perchè era tardi e dovevano chiudere,poi guardando le mie ricerche al computer mi ha detto che lei conosceva i tuoi,o almeno tua madre."
Qualcuno che conosceva mia madre?Era fantastico,potevamo chiederle tutte le informazioni di cui avevamo bisogno!
"Oh,ma è fantastico Matt,domani torneremo di sicuro in quel bar,dobbiamo parlare con questa signora".
Ci salutamo e poi attaccai,finalmente potevo dormire e magari chissà,fare qualche bel sogno sui miei genitori.

Era mattina,io ero stranamente di buon umore e carica di speranza,mangiai latte e cereali,mi misi una delle mie larghissime felpe,dei leggins e le mie amatissime converse blu.
L'indomani sarebbe ricominciata la scuola,ma io avevo già finito i compiti,cosí la mattina mi riposai e dopo pranzo mi vedetti con Matt in quel bar.Entrammo,ma non c'era traccia della proprietaria,ordinammo entrambi un milkshake e chiedemmo alla cameriera dove fosse la donna che ci interessava,si trovava nelle cucine,stava facendo una supervisione del lavoro dei dipendenti,la cosa sarebbe durata tutto il giorno e c'erano tre ragazze al bancone a sorvegliare che non entrasse nessuno,ma la nostra era una necessità urgente così ringraziammo la cameriera per l'informazione e ragionammo per capire come entrare.

A Matt venne un'idea:"Ascoltami,io rubo qualcosa dal bancone,faccio distrarre le ragazze e tu vai nelle cucine a parlare con la proprietaria".
Era molto rischioso,da irresponsabili,un piano davvero immaturo,ma era pur sempre l'idea migliore in quel momento.
Come da programma,al furto di Matt le tre ragazze che lavoravano al bancone si allarmarono e lo inseguirono fuori dal bar,io scattai nelle cucine e vidi che la proprietaria controllava ogni singolo dipendente,potevo quasi vedere il loro sudore,erano preoccupati di sbagliare qualcosa,forse quella donna era molto severa,non era stata una bella idea quella di intrufolarsi,ma ormai era fatta,sarei andata fino in fondo.
Quando entrai interruppi l'attività della proprietaria,fissare in continuazione ogni mossa dei suoi poveri lavoratori,che in un certo senso mi ringraziarono,gli avevo regalato qualche minuto di relax.

Mi avvicinai a quella specie di vigile delle cucine e timidamente chiesi:"Mi scusi se la interrompo ma volevo chiederle delle cose".
Lei mi guardó,con uno sguardo che uccideva:"E quali cose dovresti chiedermi,mentre sto lavorando?"
A quel punto ero molto intimorita,ma con tutto il coraggio che avevo,cioè nulla,le parlai ancora:"Ho saputo che lei conosceva i miei genitori naturali,anzi credo conoscesse solo mia madre,le dice niente il nome Mary Molt?".
La signora restó zitta per un tempo un po' sospetto,poi parló:"Era una brava persona cara".
In quel momento,dopo quelle parole ero ufficialmente distrutta,corsi a casa piangendo e tolsi tutto ció che avevo messo nella valigia,io avevo chiuso,mia madre era morta,non c'era nient'altro da sapere,la mia ricerca era finita,io sarei tornata a scuola e sarei stata lontana da Matt,mi dispiaceva ma sapevo che lui non si sarebbe arreso,mentre io si,io mi ero davvero arresa.


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