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Trascino la mia valigia sul pavimento grigio dell'aeroporto, ho salutato la mia famiglia dieci minuti fa al check-in e ora sto cercando Zayn, che non sembra essere da nessuna parte.

Dopo cinque interminabili minuti di ricerche decido di fermarmi e scrivergli un messaggio, sperando che sia lui a trovarmi in qualche modo. Non sono pratica di aeroporti.

Lascio cadere la valigia al suolo e cerco il cellulare nella mia borsa piena di cose che probabilmente non mi serviranno mai. Mentre sto per iniziare a scrivere, delle braccia mi avvolgono i fianchi.
Quasi mi scivola il telefono dalle mani, ma prima che possa liberarmi dalla presa, una voce familiare mi fa sorridere.

"Buongiorno Alika" mi lascia un bacio sulla guancia e mi fa arrossire terribilmente, più di quanto vorrei. Mi volto verso di lui e spero che non faccia caso alle mie guance rosse.

"Buongiorno Zayn" gli rispondo, prima di abbracciarlo, inspirando di nascosto il suo profumo.

"Sei pronta per andare?" sì, ma non sono pronta a lasciarti andare.

Annuisco e decido di tenere per me i miei pensieri. Ciò che mi consola è che potrò abbracciarlo ogni volta che vorrò in queste due settimana. Tranne... Tranne quando dovrà stare con Emily.

Zayn afferra la mia valigia e con un sorriso che non accenna ad abbandonare le sue labbra si avvia verso il gate 13, quello che ci porterà fino a Bradford.

"Perché sei così silenziosa?" mi chiede. Si volta appena verso di me e quasi mi fa mancare il respiro. È proprio per questo che non parlo.

"Sono solo felice" alzo le spalle "e molto, molto assonnata".

"Beh, ora potrai dormire un po', se vuoi" mi assicura, mentre uno accanto all'altra ci mettiamo in fila per prendere l'aereo.

"Sulla tua spalla?" ridacchio, alzando lo sguardo verso di lui. Cerco di non sembrare seria, anche se in realtà dormirei sulla sua spalla più che volentieri.

"Ogni scusa è buona per toccarmi, mh?" ammicca verso di me e mi avvolge le spalle con il braccio. Per un attimo mi chiedo se anche con Emily faccia così. Dopotutto loro sono amici e anche noi due lo siamo e non mi spiego perché mi stia ponendo domande simili. Non sono... gelosa.

"Ehi, stavo solo scherzando" ride e io mi unisco a lui. Ha la capacità di togliermi l'uso della parola. Spero sia solo una cosa temporanea dovuta al fatto che non sono abituata a parlargli di persona.

"Sì... Ehm... Lo avevo capito" farfuglio. Per fortuna è quasi il nostro turno di salire sull'aereo.

Cinque minuti dopo siamo seduti vicini sull'aereo che ci porterà a casa di Zayn, dove conoscerò la sua famiglia.

Oh cavolo, conoscerò la sua famiglia!

Mi giro verso il finestrino, regolando il respiro in modo da non avere un attacco d'asma, e appoggio la testa contro il vetro. Chiudo gli occhi, ma li riapro qualche attimo dopo, quando Zayn mi sfiora la spalla per chiamarmi.

"Hey" mi volto verso di lui e mi devo concentrare per non rimanere a fissare i suoi occhi castani "scherzavo prima, puoi metterti comoda".

"Grazie" accenno un sorriso, in realtà dormire è l'ultima cosa che potrei riuscire a fare in questo momento, ma ha detto che posso mettermi comoda...

Lui apre appena le braccia e io mi sistemo tra esse, lasciando che mi stringa a sé. Prima che me ne possa accorgere, lui sta giocherellando con il suo bracciale d'argento che porto ancora al mio polso. Dopo qualche giorno che lo portavo, mi sono accorta che nella parte interna di esso c'è inciso il suo nome. Sorrido ogni volta che lo guardo.

"Stiamo rischiando tantissimo" mi sussurra. Sento il suo respiro caldo sul collo e mi accorgo di dovermi sforzare per mantenere la calma. Non avrei mai pensato che una cosa del genere potesse succedere.

"Cosa intendi?" gli domando, tenendo lo sguardo dritto davanti a me. Rimani concentrata, Alika.

"Domani potresti trovare decine di foto in giro solo perché..." una risatina gli spezza la voce "beh, guardaci".

"Vuoi dire che finalmente avrei una foto con te?" mi unisco alla sua risata, preoccupandomi per un attimo del mio look da non ho dormito tutta la notte e le mie occhiaie lo confermano.

"Proprio questo" ride ancora, ma poi torna serio "davvero non ti importa?".

Scuoto la testa e sorrido, osservando il tatuaggio sul dorso della sua mano "non molto. Sono qui e direi che mi è andata bene".

"Anche a me non è andata male" replica, mentre io sento il suo sguardo su di me.

Nonostante l'ansia e il nervosismo (e i miei numerosi tentativi di rimanere sveglia), qualche minuto dopo non riesco a non addormentarmi. Non so per quanto tempo, so solo che il risveglio è terribilmente imbarazzante.

"Ehm... Scusa... Sei scomodo?" chiedo a Zayn. Percepisco le mie guance diventare rosse, mi alzo e mi rimetto seduta al mio posto, notando solo dopo che anche lui stava dormendo e muovendomi l'ho solo svegliato. Che idiota.

"Mi dispiace" fisso lo sguardo sulle mie scarpe nere. Vorrei non sentirmi così in imbarazzo vicino a lui, ma è inevitabile. Se nella chat non traspariva, ora Zayn avrà capito che la timidezza fa parte del mio carattere.

"Non preoccuparti, siamo comunque quasi arrivati" alzo gli occhi verso di lui, che sta sorridendo, sentendosi perfettamente a proprio agio. Beh, lui è abituato ad essere circondato da estranei che gli rivolgono più attenzioni del dovuto, non mi stupisco che sia così rilassato.

"Quindi tra poco conoscerò la tua famiglia" dico, mentre sento un nodo formarmisi in gola, ho davvero molta paura di non piacergli.

"Solo mia madre, mio padre e le mie sorelle sono in vacanza, ma lei ha deciso di rimanere con me" mi spiega, e questo per qualche strana ragione mi fa calmare almeno un po'. Posso farcela, è solo sua madre, non può essere così spaventosa. Voglio dire, con un figlio così, non potrà che essere che dolce e gentile. Almeno lo spero...

Lui deve aver notato il mio sollievo, perché accenna una risata e mi accarezza la guancia "non lo dico perché sono di parte, ma è davvero carina, rilassati".

"Certo" annuisco e mi sforzo di sorridere "grazie per quello che stai facendo per me".

"Non lo farei se non fossi felice di farlo, credimi" mi risponde, ma appena sta per dire qualcos'altro, una voce all'altoparlante ci avverte che stiamo per atterrare.

Circa quindici minuti dopo siamo finalmente a terra. Prendiamo le nostre valigie e ci dirigiamo verso la scaletta che ci permetterà di scendere dall'aereo, ma prima di poter mettere piede sul primo gradino, Zayn mi prende la mano e si avvicina a me "qualunque cosa succeda, non lasciarla andare" mi sussurra.

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Angolo autrice

Ciao lettori, mi dispiace di non aver fatto più di un aggiornamento ieri, ma il capitolo era troppo lungo da scrivere e non sono riuscita a finirlo in tempo...

Spero comunque di aver rimediato con questo aggiornamento❤

Purtroppo, essendo i capitoli più lunghi d'ora in poi, non potrò aggiornare due volte al giorno come al solito, ma cercherò di pubblicare il più spesso possibile.

Lasciatemi un commento per dirmi cosa ne pensate e una stellina, se vi va❤

Al prossimo capitolo,

-C. :)

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