Capitolo uno: Come tutto ebbe inizio

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Dal diario di Alison

Oggi è l'ultimo giorno di scuola. Dopo la mia solita routine, mi sono preparata per andare alla Rosewood High School. Il terzo anno sta per finire, e io non potrei essere più felice. Ultimamente stanno accandendo delle cose molto strane, ma le vorrei tenere per me, per il momento. Ora mia madre mi sta chiamando, devo andare o farò tardi. Scriverò più tardi.

Baci, Ali.

Alison's POV

Prima di uscire di casa presi il mio diario e lo ficcai nella borsa. Ormai lo porto sempre con me. Mi guardai un'ultima volta allo specchio per controllare se ero a posto. Il mio top giallo si abbinava perfettamente alla mia borsa firmata, e i jeans mi stavano divinamente. Direi che ero più che a posto, ma del resto, quando sei la più popolare della scuola devi essere sempre perfetta.
"Sbrigati Alison!" Urlò mia madre di nuovo.
"Arrivo!" Le risposi.
La scuola era abbastanza vicina, e in quindici minuti ero lì. Le mie amiche mi aspettavano al solito posto, dai giochi in cortile. Le conosco dai tempi delle medie, e siamo inseparabili. Certo, come tutte le amicizie ci sono dei litigi, ma poi va sempre tutto a posto. Non riescono a stare senza di me.
"Ciao ragazze" dissi sorridendo.
"Ehi Ali, ieri dovevi venire con noi al parco, ti saresti fatta un mucchio di risate!"
"Già, Aria ha ragione, come mai non c'eri?"
Odiavo quando mi riempivano di domande. Emily è la peggiore in questo.
"Avevo da fare" risposi vagamente. Prima che Emily potesse chiedere dove ero ieri, Spencer fece una proposta interessante.
"Oggi potremmo dare una festa nel mio capanno, no?"
"Mi sembra un'ottima idea"
"Concordo con te Hanna" dissi facendo sorridere Hanna.
"Ma non ci abita tua sorella nel capanno?" Chiese Aria.
"È partita per il college in California. Comunque è suonata la campanella"
"Andiamo" dissi. Le quattro mi seguirono fino in classe. Al nostro passaggio, la gente si fermava a guardarci nei corridoi. O meglio, si fermava a guardare me. Nessuno dava davvero importanza alle mie amiche. Forse nemmeno io gliene davo troppa, nell'ultimo periodo. Ma sono occupata a fare altro, come ho detto prima. Anche se ogni tanto le tratto male, ci tengo a loro. Mi dà persino fastidio quando le chiamano "amichette di Alison". Però le attenzioni che danno a me, quelle si che mi piacciono un sacco. Sono popolare ovunque, anche tra quelli dell'ultimo anno. Durante la lezione mandavo dei bigliettini a Spencer con i nomi delle persone che avremmo invitato. Erano tutte persone popolari. Probabilmente avrei passato la serata con loro al posto delle mie amiche. So che è sbagliato, ma loro sono ancora così infantili... Certo, sono mie amiche da tanto ma non sanno tutto di me. Nessuno sa tutto di me. Solo il mio diario. E nessun altro deve sapere. Magari un giorno lo sapranno.
Durante la ricreazione di metà mattina, io e le ragazze avevamo già gli inviti pronti. La festa sarebbe stata fantastica, me lo sentivo. Le lezioni passarono in fretta e nella pausa pranzo tutte le persone che avevamo deciso di invitare avevano l'invito. L'ultima campanella dell'anno suonò, e le persone iniziarono ad uscire dalla scuola per festeggiare con uova, schiuma e acqua. Io e le ragazze avevamo deciso di andare a preparare il capanno. Casa di Spencer è accanto alla mia, e ha un giardino molto grande con un capanno, che di solito Melissa, la sorella di Spencer, usa come casa. Ma fortunatamente sua sorella non c'è, e avevamo via libera. Per tutto il pomeriggio svuotammo il capanno dalla roba inutile di Melissa. Il risultato era accettabile. Adesso mancava la parte più importante: il cibo e le bibite.
"Melissa ha una scorta di alcolici nel suo armadio... L'avevo vista tempo fa"
"Allora prendiamola in prestito, Spence" dissi io.
"Okay..."
Spencer aprì l'armadio. C'erano molte bottiglie di Vodka e birra.
"Wow Spence, non ci avevi detto che Melissa era un'ubriacona oltre che una gatta morta" dissi io.
Non sopporto Melissa, e lei non sopporta me.
Spencer e le altre ridacchiarono. Parlavamo sempre di tutto e di tutti, e Melissa era uno dei nostri bersagli preferiti. So che Spencer la odia perché i suoi genitori preferiscono Melissa a lei, è uno dei suoi segreti. Ne so molti sulle ragazze, ma loro non ne sanno di me. E la cosa deve rimanere così.

Tre ore dopo.

"Come sto?" Chiesi alle ragazze specchiandomi in camera di Spencer.
"Benissimo" rispose Emily.
"Grazie Em. Voi cosa vi mettete?" Continuai a frugare nel guardaroba di Spencer, che era davvero enorme. Il vestito che mi aveva prestato era nero e un po' aderente.
"Che ne dite di questo?" Propose Hanna mostrandoci un vestito rosa confetto. Era orribile, del genere di cose che solo lei può mettersi.
"Non saprei... Voi vestitevi, io vado a sistemare gli ultimi dettagli nel capanno" Dissi io. Le ragazze mi salutarono e io scesi giù. Avevamo fatto proprio un bel lavoro per il capanno. Melissa non c'era, i genitori di Spence erano fuori per lavoro, e tutto sarebbe andato alla perfezione. Avevamo invitato solo gente popolare e io sarei stata la star della festa. Gli invitati sarebbero arrivati nel giro di mezz'ora. In realtà non c'era nulla da sistemare nel capanno, volevo solo assicurarmi che non ci fosse nulla di strano all'interno. Negli ultimi giorni mi erano successe cose strane... Ma era tutto normale quella sera. O meglio, credevo fosse così finchè non notai un bigliettino sul tavolo degli snack. Era scritto in rosso.

Ali, Ali... Credo proprio che tu ti sia dimenticata di invitare qualcuno. Non preoccuparti, ci sarò ugualmente. Stanotte è la notte in cui ti uccido.
Baci, - A

Fissai quel biglietto per vari minuti. Chiunque l'avesse scritto, non poteva fare sul serio. La cosa più inquietante è che quel qualcuno era stato qua, nella mia stessa stanza. I pensieri crebbero.
E se fosse qui con me, ora?
Ma no, Alison, è impossibile. Chi scrive questi biglietti scherza, come un gioco.
In ogni caso, anche se era un gioco, non mi piaceva per nulla. Ieri ho trovato un biglietto sempre firmato da A nel mio armadietto. Però non minacciava di uccidermi. Questo sì. Per la prima volta in tanto tempo ebbi paura. Insomma, prima di questo avevo ricevuto tre biglietti. Ma credevo li avesse scritti qualche secchiona invidiosa della mia scuola. Per di più, fuori stava arrivando un temporale.
"C'è qualcuno?"
Nessuna risposta.
"Se è uno scherzo sappi che non è affatto divertente!"
Ancora nulla.
"Bene stronzo, o stronza, chiunque tu sia non sei il benvenuto alla festa!"
Strappai il biglietto e lo infilai nel cestino, assicurandomi che fosse ben coperto.
"Ali? Tutto okay?"
Le quattro ragazze entrarono nel capanno, vestite e truccate.
"Certo" mentii con un falso ma convincente sorriso.
"Sentivamo parlare"
"Oh si, stavo provando a dire una cosa... Nel caso che qualcuno di sfigato si presenti, tipo Mona o Jenna, sappiamo cosa dirgli"
"Ah okay"
Meno male che avevano sentito solo la mia ultima frase "non sei il benvenuto alla festa!" altrimenti non avrei saputo cosa dire... Insomma spero che abbiano sentito solo quello. In ogni caso, l'hanno bevuta, come sempre del resto. La conversazione si spostò sugli invitati.
"Abbiamo invitato anche Noel Kahn, giusto?" Chiese Hanna.
"Certo Han, lo sappiamo tutti che hai una cotta per lui, ma non sei il suo tipo." Le risposi. Mi dispiace un po' per Hanna, forse sarei potuta risparmiarmelo, ma le altre avevano riso. Hanna invece divenne cupa.
"Scusa Hanna, non volevo offenderti"
"Vabbè Ali, del resto hai ragione." Rispose lei.
Noel era un ragazzo carino del quarto anno, abbastanza popolare. Non uscirebbe mai con Hanna. Sarà anche mia amica, ma è tutt'altro che magra.
"Allora Spence, mentre Melissa è al college Ian è libero..."
Le quattro ragazze sgranarono gli occhi. Spencer mi guardò storto. A Spencer piaceva Ian, il ragazzo di Melissa, ma lo aveva confidato soltanto a me.
"Quindi ti piace Ian?" Chiese Aria.
"Beh..."
"Si Aria, le piace. Dovevo dirvelo, del resto le amiche si confessano tutto. Non arrabbiarti Spence. Con noi il tuo segreto è al sicuro."
"Va bene Ali, però avevi detto che non lo avresti detto a nessuno"
"Suvvia, loro non contano. I segreti vanno detti. Sono quelli a tenerci unite."
"Già" rispose Emily. I segreti delle altre li avevo scritti nel mio diario, ma non li avrei rivelati. Riguardavano anche me. Scrivo i segreti di tutti lì dentro, ma soprattutto i miei.
I primi invitati iniziarono ad arrivare, erano le dieci di sera. Presto, il capanno fu pieno di gente. La musica era alta, la gente si divertiva, ballava e beveva. Persino Hanna aveva trovato qualcuno con cui ballare. Io continuavo a pensare al biglietto di A, non riuscivo a divertirmi veramente. Decisi di allontanarmi dal capanno.
Mi trovai nel bosco dietro casa di Spencer. In lontananza si sentiva la musica della festa. Mi avevano attirato lì dei rumori.
Più ombre comparivano e scomparivano tra gli alberi.
Il temporale si faceva più forte, il mio vestito era bagnato e sporco di fango.
Riconobbi la sagoma di una ragazza. Si avvicinava sempre di più. I suoi passi svelti affondavano nelle foglie e nel terreno. Era bionda e stava sicuramente scappando da qualcosa. Indossava un top giallo.
Poi tutto si fece confuso e la mia mente smise di pensare una volta per tutte.

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