Capitolo 4

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È mattina.

Ho passato tutta la notte qua!!? Mi domando.
Non ricordo con precisione cosa mi sia successo... So solo che mi era arrivato un messaggio che mi ha porta qua, e poi è successa una serie di cose.
Oggi fortunatamente non c'è scuola, sennò ero nei guai: cosa avrei detto a mia madre? Come mi sarei giustificata a scuola? E soprattutto, perchè l'ho fatto?
Dalla mia posizione riesco a scrutare il campanile della Chiesa centrale: le 9.45.
Devo assolutamente sbrigarmi a tornare a casa. I miei al sabato si svegliano fra un quarto d'ora, giusto il tempo che ho impiegato ieri notte.
Mentre cammino incontro la mia professoressa di letteratura che mi porta via cinque minuti chiedendomi cosa ci facevo in giro. Ma credono tutti che sia una bambinetta? Che scocciatura...
Tornata a casa vedo che i miei stanno ancora dormendo, cosí decido di fare in fretta a lavarmi. Ho addosso un odore... Bleah...
Nella doccia canticchio un po' delle mie canzoni preferite, e una volta asciutta con indosso l'accappatoio, lavo la mia tuta.
I miei sono svegli ora. E io ancora non so come spiegare dell'accaduto. Anche se poi non dovrei dare spiegazioni, dato che non ne sanno nulla.
Metto a caricare il cellulare e scendo per fare colazione.
«Buongiorno» dico, e loro mi rispondono:«Ciao Joy. Dormito bene?» Mi assale il panico: tranquilla Joy... Loro non ne sanno nulla... Stai tranquilla. Respira, e rispondi di sí.
«Sí.» rispondo mentre mi scaldo due fette di pane e tiro fuori dal mobiletto un vasetto di marmellata alle pesche.
«Oggi non viene a trovarti Brett?» domanda felice papá.
Oddio Brett!!! Me ne ero completamente dimenticata!
Rispondo in tutta fretta con un'affermazione e corro di sopra per vestirmi, dato che ora indosso il pigiama.

Quando mi vedo con Brett, non so mai cosa scegliere: se un vestitino rosso corto, o leggins di jeans e un top. Pur essendo fidanzati da anni, non conosco bene i suoi gusti, e cosa gli piace delle ragazze, perchè viviamo in due cittá abbastanza lontane.
Scelgo il vestito. Vado in bagno, mi vesto e torno in camera mia per vedere come mi sta.
«Sei bellissima!» commenta mia madre. Non mi ero accorta che fosse entrata:«Ehi tesoro, cos'hai sulla gamba?»
Mi chino per vedere meglio cos'abbia sul polpaccio, e noto un graffio.
«Non ho idea di come me lo sia fatto.» rispondo a mia madre.
In realtá, so bene come mi sia graffiata: sulla panchina del parco, oppure sono stai quelli lá, ma ho mentito, altrimenti si scatenava un putiferio.
Mi cambio di nuovo e mi metto i pantaloni con il top.
Che strazio... Amo cosí tanto quel vestito...

Suona il campanello. È Brett, è venuto giusto in tempo per ora di pranzo.
«Ciao!» lo saluto dandogli un bacino, e lui ricambia allo stesso modo. Sono felice che sia qui. Ma non deve assolutamente sapere dell'incontro di stanotte.
«Ormai è mezzogiorno, fermati qui a mangiare caro.» si offre mia madre, e lui accetta volentieri.
Mentre i miei genitori si occupano della cucina, io e Brett ci spostiamo in camera mia:«È un po' in disordine. Ieri ho studiato tutto il pomeriggio e non ho piú messo a posto la stanza.» dico imbarazzata mentre sistemo qua e lá.
«Tranquilla.» mi risponde con un sorrisetto e alle mie spalle mi prende per i fianchi e avvicina dolcemente le sue labbra alle mie.
Capisco che vuole che lo baci, allora continuo e mi volto verso di lui. Quando vuole sa essere anche piú dolce di cosí, ma non m'importa. Avevo bisogno di uno dei suoi baci.

Don't You Forget About MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora