Capitolo 8 - Risveglio da incubo -

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Demetri's pov

Siamo qui , l'uno di fronte all'altra. L'unico rumore presente é il martellare volece del suo cuore nel petto. "Socchiudi le labbra", le ordino. Lei mi guarda impaurita, mi piace spaventarla. "Non lo faró. Non asseconderó le tue sporche pretese", mi risponde decisa. "Sei il mio animaletto, farai qualsiasi cosa io ti ordineró di fare", le sibilo in faccia. "Allontanati, ti prego", balbetta lei. Mi fa ridere, non vuole accettare la realtá dei fatti. Non vuole accettare di essere mia. Le passo un pollice sulle labbra e le fisso la vena pulsante del collo. Ne sono attirato, ma non trovo la forza di morderla. Sotto il mio tocco lei chiude gli occhi e trema. Mi avvicino a lei e la bacio sulle labbra, non so che reazione aspettarmi. Lei é immobile, si abbandona a me. Lo fa per terrore o per piacere? Questa ragazza é un incredibile mistero. Dopo tre secondi mi stacco da lei ed assaporo il sapore delle sue labbra. É dolce, come il profumo del suo sangue. Lei abbassa lo sguardo e noto delle piccole gocce di acqua bagnarle i piedi. Le sue spalle sono scosse da piccoli singhiozzi. "Perché piangi?", le domando, guardandola con un volto inespressivo. "Non avresti dovuto farlo. Io non volevo... non volevo baciarti", risponde lei . É triste, l'ho ferita. Cosa dovrei fare in questo momento? Non capisco bene gli umani, gli unici contatti che ho con loro sono quando li uccido per nutrirmi. Non ho tatto, spesso me lo sento dire dagli altri vampiri che vivono al palazzo. "Vai a letto e dormi", é l'unica cosa che le dico. Lei é immobile, mi guarda con gli occhi azzurri offuscati dalle lacrime che, invano, cerca di ricacciare indietro. "Perchè fai questo? Ti fa sentire potente obbligarmi a sottostare ai tuoi maledetti ordini? Bhe, nel caso in cui non te ne fossi reso conto, io sono una ragazza... Non un gatto!", grida iraconda. Sará l'unica ragazza che mi terrá testa? "Non ti aspettare delle scuse per quello chr ho fatto. Sono il tuo padrone ,tu devi fare tutto quello che io di ordino. Adesso vai a letto... Poi, voi umani, non vi fate una bella dormita dopo che vi é accaduto qualcosa di spiacevole?", le rispondo, notando la rabbia ardere dentro i suoi occhi. Si morde il labbro e si sdraia sopra il letto. "Ti odio. Ti odio con tutta me stessa...", afferma . "Zitta. Dormi bene, piccola Clarissa", le dico sedendomi su di una poltrona.

Clarissa's pov

Non so con certezza per quanto tempo ho dormito, ma credo che lo abbia fatto per circa sei ore. Ho ancora gli occhi chiusi e mi giro sul fianco sinistro, allacciando la gamba destra a qualcosa di freddo che, stupidamente, penso sia un cuscino. Quando peró sento che si tratta di qualcosa di duro come il marmo, allungo anche un braccio e tocco qualcosa di freddo e metallico, una catenina. "Mi piace questa posizione", dice qualcuno vicino a me. Apro immediatamente gli occhi e mi remdo conto di cosa é accaduto. Ho una gamba allacciata intorno alla vita di Demetri e la mano sul suo petto. Immediatamente provo a togliere la gamba dal suo corpo, ma lui , agilmente, mi blocca la coscia con la sua mano ed io non posso muovermi. Le mie guance cominciano ad arrossarsi e dico "A me invece non piace. Lasciami immediatamente. Perché ti sei preso la libertá di sdraiarti accanto a me?!". "Sei proprio cocciuta. Ti ho detto che posso fare ció che voglio... Adesso alzati e raccogli le tue cose, stiamo per atterrare", risponde , lasciando finalmente la presa dalla mia gamba. Questo vampiro é pazzo. Mi alzo e faccio ció che mi ha detto. Guardandomi i piedi, noto che sono scalza e cosí dico "Hai un paio di scarpe da prestarmi. Non posso indossare i miei stivali con questo abito", é fuori discussione che faccia un simile abbinamento. "Sí, chiadimele con cortesia e te le consegneró", dice lui , ponendomi davanti al viso due ballerine nere. Dovrei anche essere gentile ed educata con lui? "Potresti darmi le scarpe?", provo. Lui scuote il capo. "Per cortesia...?", dico. "Ritenta", mi risponde, facendosi beffe di me. Avanti, del resto, vuole solo umiliarti. "Demetri Volturi, la prego di porgermi quelle scarpe". Lui si avvicina e mi dá le scarpe poi mi accarezza una guancia. "Brava cucciola".

I can't kill you, I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora