La mattina seguente, decisi di svegliarmi più presto rispetto al solito, per potermi preparare con calma e senza fretta.
Quindi appena sveglia mentre gli altri ancora dormivano, mi lavai, mi asciugai i capelli, mi truccai, anche se io non ero solita a truccarmi, e mi vestii.
Come trucco, mi misi un po' di correttore per coprire brufoli, occhiaie e cose varie, un po' di mascara e dell'eye-liner nero sugli occhi.
Invece come vestiti indossai dei pantaloncini di jeans neri, a vita alta, e una canottiera abbastanza larga, bianca.
Dopo aver fatto tutto, andai in camera dei miei genitori, che nel frattempo si erano svegliati, e gli dissi che io stavo uscendo e che ci saremmo visti più tardi in spiaggia.
Loro mi salutarono e mi diedero dei soldi per fare colazione.
Uscii di casa, andai in giardino, presi la mia bicicletta e mi diressi verso Livorno.
Arrivata alla caffetteria dove dovevo incontrarmi con Edo, lo vidi già seduto ad un tavolino.
Allora legai la bici ad un palo davanti al bar, mi sistemai i pantaloncini, la maglietta, i capelli, tutto e mi avviai verso di lui.
Arrivata davanti al tavolino, lo salutai imbarazzata e lui si alzò per darmi un bacio sulla guancia e salutarmi.
Nell'istante in cui le sue labbra toccarono la mia guancia, mi vennero i brividi e diventai tutta rossa...
Lui per fortuna non se ne accorse e quindi facendo finta di nulla, mi sedetti e ordinai un caffè e una ciambella.
Prima che arrivassero le cose che avevamo ordinato, parlammo per un po'.
Per fortuna lui era un ragazzo molto estroverso, e quindi trovava sempre qualcosa di cui parlare ed infatti mi fece un sacco di domande.
Io, sempre imbarazzata, risposi a tutto, però poi con il passare del tempo mi sciolsi un po' e riuscii a trovare argomenti di cui parlare anch'io. Ad un certo punto mentre mangiavo, lui mi guardò in faccia e scoppiò a ridere; io diventai rossissima e gli chiesi il motivo per il quale rideva e lui senza dire neanche una parola, si avvicinò e mi passò un dito vicino la bocca, dicendomi poi che mi ero sporcata di cioccolata.
Il mio cuore batteva a mille.
Lo guardai negli occhi e gli dissi: "Grazie" e lui con un tono dolcissimo mi rispose: "Figurati bella."
Gli sorrisi e continuai a mangiare.
Finito di fare colazione, mi prese per mano, mi alzò e andò a pagare.
Dopodiché andammo in spiaggia e trovammo i nostri amici.
Passammo la mattinata e il pomeriggio con loro e mi divertii molto.
Poi peró verso le 18.30 i miei genitori mi dissero che loro volevano andare a casa, ma visto che i miei amici stavano fuori anche la sera, gli chiesi il permesso e loro mi dissero che potevo, basta che non tornavo troppo tardi.
Prima di andare a mangiare peró facemmo l'ultimo bagno, quando peró in spiaggia c'eravamo solo noi e fu bellissimo; sia perchè c'eravamo solo noi, sia perchè il sole stava tramontando ed era uno spettacolo bellissimo da vedere.
Uscita dall'acqua, andarono tutti, tranne io, Giorgio e Edo, sotto la doccia e nelle cabine a cambiarsi, e rimanemmo da soli sulla sabbia ad asciugarci.
Dopo pochissimi minuti, Giorgio raggiunse gli altri e rimanemmo io ed Edo da soli.
Mentre ero girata ad asciugarmi i capelli con un asciugamano, qualcuno mi mise le mani sui fianchi e mi abbracciò da dietro, erano mani che già conoscevo, perchè le avevo già sentite addosso a me, erano le sue... Quelle di Edoardo, che mi disse: "Vale, ci conosciamo da poco lo so, peró dal primo momento che ti ho vista, ti ho trovato bellissima e passando del tempo con te, sto capendo che sei davvero una bellissima persona. E ora che siamo qui da soli, solo io e te, al tramonto, c'è una cosa che vorrei fare, che voglio fare da quando ti ho vista..."
E senza che lui finisse la frase, mi girai, mi avvicinai a lui e lo baciai.