Capitolo 3, Il primo taglio.

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E voi? Ricordate il vostro primo taglio? La vostra prima incisione sulla pelle? La vostra entrata verso questo terribile posto?
Io lo volli dimenticare, volli scordare tutto questo, era stato uno stupido ed inutile sbaglio, della quale non ricordo nemmeno vagamente il motivo del perché lo feci.
Ma adesso fui costretta a ritornare nel passato, così pensai, ricordai parecchio, ma quel che ricordai furono solo emozioni, d'altronde quello che voglio, voglio che loro siano a parlare.
Come un flashback , una serie di immagini offuscate appaiono nella mia testa.
Avevo solo 12 anni.
Esse mi proiettarono direttamente in cucina, ero in lacrime,  ero sola.
Mi voltai verso il tavolo, presi involontariamente le forbici e feci il mio primo taglio, più che un taglio fu un graffio.
Non uscì molto sangue, ma si gonfiò molto.
Nonostante quel taglio, la mia insensata rabbia non si colmò, urlai parecchio, era un dolore imminente, forse per una cosa davvero inutile.
Corsi nella stanza accanto, mi buttai a terra; guardai per qualche secondo il polso, cercai di aprire quel graffio con le unghie.
Ci riuscii.
Delle piccole macchie rosse iniziarono a coprire quel maledetto taglio,  notai che il mio dolore si stava colmando...
Più lo guardavo, più acquisivo sicurezza, protezione...
Ma bastò un misero secondo che mi distrassi che improvvisamente l'ansia riprese il potere sul mio corpo.
Cercai aiuto, non c'era nessuno,nessuno con cui parlare, solo con i demoni che avevo dentro.
E così  decisi di dover dimenticare tutto.
Mi distesi su un gelido pavimento di un freddo inverno, coprendo il viso  fra le braccia, promisi di non farlo più...
Anche questa volta, mi ritrovai sola.

Lost in the solitude.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora