Premessa, capitolo 1.

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E così, mi ritrovai un'altra sera distesa nel letto, persa nei miei pensieri, persa nelle mie problematiche, persa nella mia solitudine.
Mi giravo, mi rigiravo, fino a formare un groviglio nelle lenzuola, provai a chiudere gli occhi, cercai di prender sonno, ma senza riuscirci...
I pensieri erano così tanti, la mia mente non riusciva più a contenerli, era come paragonare a quando da piccoli prendavamo con la retina le farfalle, la retina sarebbe la nostra mente, le farfalle i nostri pensieri, che sbattono alla retina bruscamente cercando di fuggire, ma non facendo altro che prendere lesioni sempre maggiori.
Perché si, fa male, fa troppo male, ed è così triste non aver nessuno con cui parlare, aver bisogno di un coraggio, che nessuno riesce a darti, aver bisogno di essere capita per una volta, si... ne ho un bisogno incredibile...
Vorresti solo qualcuno che sapesse tirarti fuori da questo tunnel , da questa voragine in cui sei cascata, dalla quale non sei riuscita più a riemergere..Si, ero proprio caduta in qualcosa più grande di me, ero caduta nell'autolesionismo.
Anche queste saranno parole al vento, d'altronde, chi ascolterebbe mai una ragazza senza anima?
Non mi rimane che aspettare, aspettare ancora.
E fu così che sprofondai in un sonno profondo, lasciando spazio ai sogni e offuscando i pensieri.

Lost in the solitude.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora