tre; I can't

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"Nooo" Inizio a dire al suono della sveglia del mio orologio.

Fottuta sveglia.

L'avevo lasciata sul tavolo prima di addormentarmi ieri sera.

Mi giro immediatamente dal lato opposto e mi tiro la coperta fino a coprirmi la testa in modo da non sentire quel rumore assordante.

Dopo vari minuti mi alzo dal divano.

Tengo sempre delle lenzuola vicino al divano perché il più delle volte mi addormento là.

"Buongiorno mondo di merda!" dico alzandomi e stiracchiandomi.

Notando che indosso gli stessi vestiti di ieri, mi piego per prendere delle magliette dal pavimento.

Sbadiglio per il sonno.

Ne indosso una bianca e mi metto dei jeans neri.

Vado in bagno a lavarmi e a truccarmi.

Sento il mio cellulare squillare e mi dirigo in salotto.

Sullo schermo c'è il nome di Jacob.
Gli rispondo.

"Ehi"

"Ehi" dico in risposta.

"Ricordati di Camila"

"Eh.... Sì...Giusto..Camila"

"Devi fare questa grossa cazzata per me Lo"

"...Sì sì"

"O chiamo la polizia"

"La polizia?!"

"Già... Mi hai pur sempre rubato dei soldi, no?"

"Sì, va bene, ok cercherò di diventare sua amica e poi via" dico un po' frustrata.

"Brava la mia Lauren"

"Assurdo.. Perché la vorresti uccidere, Jacob?"

"Semplice: perché mi ha lasciato"

Sembra fatto, ragiona col cazzo.
Mi siedo sul divano.

"Povera ragazza" chiudo la chiamata prima che lui possa rispondermi. Tiro un lungo sospiro.

Prendo lo zaino e apro la porta con le chiavi.

Sono parecchio stressata.

Sapevo che Jacob avesse dei problemi, ma chiedermi di uccidere la sua ex era completamente da pazzi.

In effetti lui è pazzo.

Camila di certo non se lo meritava. Anche io, se fossi stata con Jacob lo avrei lasciato subito, notando quanto è strano, tutti l'avrebbero fatto.

Dalla foto sembra una apposto. Sembra quasi simpatica.

E tremendamente carina, cazzo.

Prendo dallo zaino una sigaretta e l'accendo col mio accendino.

Inizio a camminare sul marciapiedi dopo essere uscita di casa.

La scuola non è lontana da qui, quindi non ho bisogno di prendere mezzi pubblici.

Arrivo a destinazione dopo meno di 10 minuti. Do un'occhiata al mio Casio.

Segna le 7:43

Si può sentire il mio sospiro di sollievo fino in Svizzera.

Faccio un tiro dalla mia sigaretta.

Mi guardo attorno per controllare se c'è Camila.

Non so neanche come riuscirò a farlo.

Non la vedo, e decido di avviarmi verso l'entrata della scuola insieme all'enorme massa di studenti.

Dopo aver finito di fumare la sigaretta la butto per terra e la calpesto con scarpa.

Sento una mano sulla spalla.

Mi giro lentamente.

"Jacob!"

"Salve"

"Che cazzo ci fai qui?!"

"Volevo accertarmi che non facessi cazzate"

Sento che le persone mi spintonano.

Tiro Jacob da un braccio e lo porto lontano dall'entrata.

"Che cosa vuoi dire?"

"Non eri autolesionista?" fa un sorrisetto e alza il sopracciglio.

Faccio finta di non sapere a che cosa vuole arrivare.

"Vai al punto"

"Lauren oggi vuoi farla finita perché non vuoi fare questa cazzatina?"

Ma come cazzo..?

"Il tuo modo di scappare dai problemi è ridicolo." prosegue.

Roteo gli occhi.

"Ha parlato il SIGNOR SPACCIO DROGA E MI DROGO A MIA VOLTA PERCHÉ LA MIA VITA FA SCHIFO"

Mi domando come è uscita quella frase dalla mia bocca.

"Proprio come te" ride.

Rido anch'io. Gli tiro un lieve pugno sul petto.

Suona la campanella.

"Oh cazzo Jacob sono in ritardo per colpa tua!" inizio a correre più veloce che posso.

Mi giro. Lo vedo da lontano.

"Fai la brava" mi urla salutandomi con la mano.

Cado un'altra volta. Stavolta non è colpa dei gradini.

Alzo lo sguardo. Vedo una ragazza, si accarezza il braccio per il dolore. Ops.

Mi rialzo.

"Morbido il pavimento?"

Rido.

"Scusami" le raccolgo il cellulare da terra "immagino sia colpa mia" glielo porgo.

"Immagini bene."

"Ehi meglio sbrigarci, siamo in ritardo."

"Sì, oddio! " si mette a correre più veloce di me.

Mentre corre si gira e mi saluta con la mano.

Mi sorride.

Ha un bellissimo sorriso.

Faccio lo stesso.

Ha un viso stranamente familiare anche se non l'ho mai vista qui.

Aspetta.

Quella ragazza... quella ragazza è la povera ex di Jacob!

Aiuto, non mi voglio immaginare cosa abbia passato.

Terribile.

Comincio a correre verso la mia aula.

-

-

"Signorina Jauregui"

"Sì?" rispondo togliendomi lo zaino dalle spalle.

"È di nuovo arrivata in ritardo"

"Sì sì, lo so.."

Non do ascolto a quello che dice e mi dirigo verso il banco vuoto accanto alla finestra.

-

-

Passo tutta la lezione a pensare.

Forse Jacob ha ragione, sono ridicola.
Non è colpa mia se sono un disastro.

Ci dev'essere un'altro modo per sdebitarmi con lui, magari non uccidendo persone.

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Ok questo capitolo fa schifo, nel prossimo cercherò di impegnarmi di più.
Bye!

//21 agosto//

Sorry, Camz [camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora