Sorry, Camz [camren]

quindici; sorry

Si alza in piedi.
Toglie il tappo dalla penna nera e inizia a scrivere sul suo quaderno giallo.

"Cosa ti va di fare Lo?"

"Mi canti un'altra canzone?" dico inclinando la testa leggermente da un lato.

Chiude il quaderno con entrambe le mani.

"Mi dispiace ma quella è l'unica canzone che so suonare con la chitarra" ridacchia "senza strumenti sarebbe strano da cantare, secondo me"

"Uff" faccio il broncio.

Sento un rumore provenire dalla mia borsa. È il mio cellulare.
Inizio a frugare dentro la borsa.

"Eccolo!" esclamo a bassa voce appena lo trovo e lo afferro con la mano.

Jacob:
"Sono a casa di Camila"

Appena leggo il messaggio faccio una faccia confusa.

Io:
"Sei a casa di Camila?"

Jacob:
"Vi sto spiando dalla finestra"

In effetti l'unica finestra che c'è in salotto non è coperta da nessuna tenda.

Intravedo Jacob al lato della finestra.

Io:
"Ti ho visto"

Jacob:
"Fallo"
"Adesso"

Faccio un lungo sospiro. Dalla borsa prendo al pistola che mi aveva dato Jacob e cerco di nasconderla dietro la schiena.

Camila è cucina. Sta bevendo un bicchiere d'acqua. Ha il suo quaderno giallo appoggiato sulle gambe.

Sospiro di nuovo.

Si sente Bloodstreem dal salotto. Camila aveva messo un CD di Ed prima di entrare in cucina.

La raggiungo silenziosamente da dietro le spalle.

"Scusa, Camz" la mia voce trema, rimbomba tra le pareti della cucina. Inizio a piangere. Mi porto una mano alla bocca.

Camila si gira lentamente e quando vede che ho la pistola puntata su di lei apre la bocca. È sorpresa e terrorizzata allo stesso momento.

"L-lo.."

Chiudo gli occhi e premo il grilletto due volte.

Fa cadere il bicchiere a terra. Si rompe in mille pezzi.

Apro gli occhi e vedo Camila a terra.

Ha due proiettili nel cranio.

Subito mi pento di quello che ho fatto.

"S-scusa... c-come ho potuto.." dico piangendo ancora più disperatamente.

Le accarezzo il viso.

Mi sporco del suo sangue ma non mi importa.

Mi sdraio sul pavimento freddo della cucina accanto a Camila.