otto; art

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"Io sono una persona che non prende troppo sul serio le cose, voglio vivermi la vita, sfruttarla, studiare i minimi particolari di cosa ho attorno" il suo sguardo incontra il mio "voglio vivermi gli anni dell'adolescenza" si porta una ciocca dietro l'orecchio "non ho mai pensato al futuro, secondo me sarebbe una cosa disastrosa, pensare che non devi fare certe azioni perché quando sarai troppo grande per le cazzate te ne pentirai, io voglio fare quello che voglio fare, non so se mi segui" rimango in silenzio, mi limito ad ascoltare, è così interessante la sua filosofia, è così interessante Camila "certo, ho tutto, una famiglia che include: madre, padre, una sorella e un cane, ho una vita da favola dal tuo punto di vista, beh no, potrebbe anche essere, ma non può essere perché manca il pezzo mancate"

Il pezzo mancante

Chissà a cosa si riferisce

"Mi piace vedere le cose da vicino, i particolari, come già sai annoto tutto ciò che penso sul quel quaderno giallo" si gira e me lo indica con un dito. Annuisco.

"Lì c'è tutto il mio mondo, ciò che non sa nessuno, ovviamente perché non sono mai entrati nella mia testa. Nessuno ha mai esplorato i miei pensieri... quel quaderno, è tutto lì dentro... Penso un sacco di cose sul mondo, tutte cose che ho scritto là... Il mondo non è noioso, è come va avanti che lo è. È tutto così scorretto e senza senso. Chi ha fatto questo alla Terra? Trovo ispirazione e provo ammirazione per le persone fuori dal normale" sorride "è come se non fossero state contagiate dalla noia di tutto questo. Questo nel senso che anche se non lo vuoi, o non lo voglio, o non lo vogliamo, c'è sempre un limite, a tutto. Esempio: puoi avere i capelli di tutti i colori se vuoi, ma i colori sono limitati, ci sono tutti i colori che vuoi, ma se tipo qualcuno volesse i capelli trasparenti come l'acqua? "Mi dispiace ragazzo, ma non abbiamo quel colore" e tutti penseranno che è pazzo, perché tutti siamo abituati al normale. È solo tremendamente triste pensarci."

Si vede che pensa tanto.

Non pensa semplicemente, ma riflette.

Camila è così affascinante che non so com'è umanamente possibile che sia un comune terrestre.

Riesco a percepire il suo volere di libertà, di voler scappare dalle catene della società e ammirare tutto il mondo in ogni suo particolare, sia pregio che difetto.

"Poi l'arte. L'arte mi piace perché non si può descrivere. L'arte la senti e basta. Sì, puoi dire che un quadro è rosa, o verde, o azzurro e blu, o tutto quello che vuoi, ma non puoi descrivere cosa significa. È una bella sensazione sentirsi quella scossa di ispirazione, a volte faccio degli schizzi sul mio quaderno. Hanno o/e non hanno un senso. L'arte è arte. L'arte non è solo disegnare, quadri, schizzi eccetera. L'arte sono corpi, emozioni, anche persone. L'arte è così... bella, così diversa dal normale"

"Tu sei arte, Camila"

Si ferma un secondo a guardarmi.

"Grazie" mi sorride.

Impazzisco ogni volta che mi guarda.

E sorride.

E mi prende la mano.

E ride.

È perfetta.

"Sei mai già stata in un museo d'arte?"

"No, non ho mai avuto l'occasione di andarci" dico mentre sorrido.

"Un giorno sarò felice di portartici e ammireremo insieme l'arte"

Anche se guarderò solo te

"Ci sto" annuisco.

Mi sorride ancora.

Arte.

Lei.

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Ciao gente! Alla fine sono riuscita ad aggiornare eheh

Ultimamente sto scrivendo capitoli un po' corti... non so perché... li faccio di sera e boh sono assonata e stanca

//26 agosto//

Sorry, Camz [camren]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora