due

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"non posso farlo piccolo," disse luke sedendosi a terra accanto al suo ragazzo distrutto, intrecciando le proprie dita con le sue. "non posso lasciarti andare" e quando disse ciò, la voce di luke si ruppe; non poteva nemmeno immaginare un giorno senza il suo bellissimo ragazzo - il solo fatto di poterlo chiamare suo, secondo luke, lo rendeva fortunato.

"luke," disse michael, prima che qualche lacrima scivolasse lungo la sua guancia. "non posso più sopportare tutto questo. se davvero mi ami, lasciami andare." in quel momento il cuore di luke si spezzò, insieme a quello di michael, ma il primo gettò il cellulare a terra.

a michael era stata diagnosticata una grave depressione alla sola età di dodici anni. in sei anni, non ci fu nemmeno in giorno nel quale non pensasse al suicidio.
fino a quando non incontrò luke, l'unico che fu capace di farlo sorridere, un qualcosa che sembrava non facesse da sempre. luke sapeva ciò che il ragazzo aveva passato; egli fu la ragione per la quale michael visse così tanto.

ultimamente però tutto era peggiorato per michael. smise di vedere la terepista - ad ogni modo, lei non l'aiutava. smise di prendere le proprie medicine; non voleva farci affidamento per tutto il resto della sua vita. ricominciò a tagliarsi; perchè non doveva fare qualcosa che gli piaceva? inoltre smise di parlare molto con luke. non è che non parlasse affatto, semplicemente, non esprimeva più i suoi sentimenti.
e ciò feriva luke, il quale però era legato a michael e continuava ad amarlo tanto quanto il giorno in cui s'incontrarono.

"che fine hanno fatto tutte le parole che eri solito dire?" chiese luke, cominciando a piangere.

"ti amo così tanto, luke," cominciò michael. "più di quanto tu possa immaginare. ma è ora. farei di tutto per te, luke, morirei per te, ma in questo momento non posso più continuare a vivere per te" michael prese la mano di luke, e la strinse, piangendo.

luke guardò michael con gli occhi strappati dalle lacrime. sapeva che avrebbe dovuto chiamare qualcuno, sapeva che avrebbe dovuto salvare michael, ma non lo fece.
michael non voleva essere salvato. ed anche se ciò feriva luke, saoeva che avrebbe dovuto lasciarlo andare.

"possiamo solo parlare?" chiese michael. "parlare mentre aspettiamo..." si interuppe, non volendo dire ciò che stava realmente pensando: mentre aspettavano la sua morte.
luke annuì e michael appoggiò la testa sulla sua spalla, prendendo un respiro profondo.

"ricordi il giorno in cui ci siamo incontrati?"

la storia è di @obeycxlum
io traduco soltanto.

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