Arrivò anche l'ultima ora della giornata, ed io, non potevo ch'essere al settimo cielo... Sicuramente, pensai annoiata. Quella che continuavo a ripetermi, era senz'altro una bugia!
Dopo un interminabile, stressante, pazzesco lunedì mattina, mi aspettava la cosiddetta: "ora di rieducazione" con il professore Smith. Wow, non stavo più nella pelle! Il mio primo giorno nella nuova scuola e mi ero già beccata una bella punizione! Trascorrere un'ora d'inferno con il diavolo.
«Sicura di non volere compagnia? Possiamo accompagnarti» disse Sarah, portandosi lo zaino dietro le spalle.
Margot infilò l'ultima matita nel portapenne, chiudendo la zip in modo deciso. «Già, tranquilla. Non abbiamo nulla da fare! Cosa potrà mai essere un'ora bonus di educazione religiosa?»
«Uno spasso incredibile!» risposi seccata. «Ragazze, davvero, non ce n'è bisogno. E' la mia punizione, non la vostra. Prima l'affronto, prima me ne torno a casa!»
Sarah e Margot si guardarono, le loro espressioni erano molto profonde. «Lo so, Eden. E' solo che questo è il tuo primo giorno, ed è già successo di tutto. Una vera odissea!» fece Sarah.
«Esatto. Volevamo renderti meno amara la medicina. In tre possiamo farcela!» Margot sollevò il pollice in segno di vittoria.
Chiusi la zip dello zaino. «Dico davvero, starò bene. Certo, la compagnia del professore Smith non è proprio il top e la materia che insegna non è per niente interessante, ma saprò cavarmela.»
«Allora hai tutto il nostro sostegno, Giovanna D'Arco!» esclamò Margot con un sorriso che le andava da un orecchio all'altro.
«Se ti va, potremmo sempre fare i compiti insieme. Intendo nel tardo pomeriggio, dopo che tu... sì, insomma, abbiamo un sacco di esercizi sui logaritmi!» mi ricordò Sarah.
Miseraccia. Quel lunedì si stava rivelando il giorno più brutto della mia vita. Dopo matematica e l'ora di rieducazione, cosa dovevo aspettarmi? Una scalata sul monte Everest? O peggio una cena romantica con Mister-Simpatia-Smith? Avrei preferito una coltellata dritta nel petto...
Tutto quello che riuscii a fare, fu dipingere un sorriso ebete sulle labbra. «Penso che dopo la scuola non aprirò libro. Farò i compiti prima di andare a dormire. Anzi, mi correggo, butterò giù due esercizi giusto per non arrivare con le mani in mano a matematica.»
Loro ridacchiarono.
«Posso mandarteli via mail» disse Margot.
«Allora, grazie. Questo lo accetto con moltooo piacere» risposi felice. «Voglio starmene un po' tranquilla con la mamma stasera. Scusate se ho declinato la vostra proposta... ma un altro giorno senz'altro!»
«Non preoccuparti» m'incoraggiò Sarah. «Facciamo un altro giorno.»
Dopodiché ci affrettammo a raggiungere l'aula di religione. La campanella era suonata da un pezzo e nei corridoi non c'era anima viva. Dopotutto, quale imbecille sarebbe rimasto a scuola al termine delle lezioni?! Beh, c'ero io... che non avevo bisogno di commenti. In pratica, una sfigata di proporzioni titaniche.
Mi feci il segno della croce nella mente prima di varcare la porta. Avevo bisogno anche di un po' d'acqua santa, ma alle quattro e mezza del pomeriggio, in una scuola pubblica, chi me l'avrebbe procurata? Rassegnata, mi dissi che ci voleva qualcosa di più dell'acqua santa per scacciare quel demone di Nathan. Insopportabile e stronzo fino al midollo, dovevo sopportarlo per un'ora intera!
«Allora ci vediamo domani, ragazze. Grazie per avermi accompagnata... e grazie per tutto. Il pranzo, le chiacchiere, le risate... be', mi sono proprio divertita!» confidai, toccandomi nervosamente le punte dei capelli. «Non mi divertivo tanto a scuola da tempo...»
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DARK WATERS - lux et tenebris (Revisione)
FantasyIn seguito alla perdita del suo fidanzato, Eden Lively e sua madre si trasferiscono dalla caotica Los Angeles alla monotona Evergreen Heaven, un paesino che cela tra i suoi silenzi un segreto secolare. Ed é proprio quando ogni certezza sembra sgreto...