Capitolo 14

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Ordinarono la pizza - solo quella al formaggio perché nessuno dei due mangiava quella al salame - e si rilassarono sul divano mentre Zayn leggeva ad alta voce i suoi libri.

Elsah poggiò la sua testa sul grembo di Zayn, i suoi occhi fissi sul viso di lui mentre leggeva. Le piaceva il suono della sua voce dolce e calma mentre leggeva le origini della genetica. Lui continuò a giocare con i suoi capelli durante la lettura, lei chiuse i suoi occhi e ascoltò solamente.

Dopo un po', Elsah iniziò a muoversi e ad agitarsi; Zayn se ne accorse immediatamente.

"Tutto bene, Ellie?" Si accigliò mentre lei si alzava, "senti ancora dolore? Come sta la tua schiena?"

"Mi fa ancora male," fece una smorfia per il dolore. "Pensavo fosse guarita ormai. Non sta guarendo velocemente come avevo pensato."

Zayn si accigliò, poggiando il libro sul tavolino davanti a lui. "Ti dispiace se vedo le ferite?"

Elsah scosse la testa, esitando. "Non so. . ."

Il cipiglio di Zayn aumentò, ma non insistette. "Forse potrei provare a prendere qualche pomata quando torno all'università. Ci sono una marea di laboratori con dottori e tutto il resto. Posso provare a chiedere."

"Lo apprezzerei molto," disse sinceramente, sperando che Zayn cambiasse argomento. Elsah non si sentiva a suo agio a parlare di questo costante ed infinito dolore. Se ne era abituata ad esso, quindi non le dava più di tanto fastidio, così da andare avanti e vivere la sua vita in modo normale, ma ogni volta che l'argomento veniva risollevato, ricordava di nuovo tutto, il tormento ancora presente sulla sua pelle.

"Non so come hai fatto, El." Zayn scosse la testa, la sua voce quasi un sussurro.

Non l'aveva fatto per suo volere, lo aveva fatto perché era stato necessario, e non aveva avuto altra scelta, "Zayn, ti prego, possiamo parlare di altro?"

Sospirò ed annuì. "Certo, vuoi che continui a leggere?"

Elsah annuì immediatamente, disperata di cambiare argomento. Poggiò cautamente la sua testa sulla coscia di Zayn, aspettando che lui prendesse il suo libro ed iniziasse a leggere da dove avevano interrotto. "Sì, ti prego."

E quindi, come aveva desiderato Elsah, Zayn cambiò l'argomento che le infastidiva, ed iniziò a leggere di nuovo.

-        -

Ormai il sole era tramontato ed Elsah si era addormentata, le sue gambe oltre il bracciolo del divano, e la sua testa sul grembo di lui. Continuò a leggere, anche se ora lo stava facendo a bassa voce, cercando di terminare il lavoro, assegnatoli per la prossima settimana. Pagina dopo pagina, continuò a leggere le teorie e gli sviluppi degli Angeli, dei Demoni e della razza umana.

Divenne sempre più buio nell'appartamento, tutte le luci del giorno erano sparite, così Zayn si allungò per accendere la lampadina accanto a lui; la accese, aggiustandosi di nuovo gli occhiali e continuando a leggere; Elsah dormiva profondamente su di lui.

-       -

Un rumore assordante provenne dalla porta, facendo sobbalzare Zayn, che, nelle ultime ore, si era completamente immerso nei suoi studi. Prima ancora di riuscire a spostare Elsah, senza farla svegliare, un uomo alto entrò, buste di alimentari in entrambe le sue mani.

I suoi occhi verde scuro guardarono Zayn, scioccati, mentre faceva cadere gli altri alimenti a terra per la sorpresa. "Chi cazzo sei?" Chiese l'uomo.

I suoi occhi verdi si fermarono su Elsah, che stava ancora dormendo tranquillamente sul grembo di Zayn, e poi spostò i suoi occhi attenti sull'uomo strano, sul quale era poggiata la testa di lei.

Insatiable (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora