CAPITOLO PRIMO - parte 1

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Un vento leggerissimo soffiava tra gli alberi; miliardi di piccole foglioline appese ai rami compivano movimenti quasi impercettibili.
Tutto intorno, un assordante silenzio. Neanche gli uccellini cantavano più.
Era sera.
Il buio scendeva sempre più, trasformando i profili dei tronchi in inquietanti sagome scure, che si intrecciavano tra loro come in un dipinto triste. Il cielo era privo di stelle, perché coperto da una fitta coltre di nuvole scure.
E l'aria era fredda, molto fredda.
Tim era immobile, in piedi, davanti all'operatore.
Ma non era più lui.
Masky era il suo nome, adesso.
La sua mente era completamente sotto il controllo dell'uomo alto, l'operatore. I suoi sentimenti, i suoi pensieri, i suoi sogni si erano spenti in modo rapido ed inevitabile mentre il suo corpo, proprio come una marionetta, eseguiva esclusivamente gli ordini che gli venivano forniti.
Il ragazzo se ne stava immobile con il busto dritto e le braccia molle lungo i fianchi; l'unico movimento quasi impercettibile che compiva era l'espandersi e ritrarsi della cassa toracica.
Se la sua mente fosse stata attiva e fosse stato di conseguenza in grado di percepire il dolore, in quel momento probabilmente avrebbe gridato. Le ossa fratturate erano sottoposte a solleciti dannosi, e stava impegando tutta la poca energia che aveva a disposizione per stare in piedi; le sue condizioni fisiche non gli avrebbero mai permesso di reggersi in piedi con tanta facilità. Ma quella maschera, oltre a coprire il suo volto, eliminava anche tutte le parti di lui non utili agli scopi del l'operatore. Niente emozioni, niente dolore, niente timori, niente memoria.
In quel momento non sapeva neanche che cosa stesse facendo; ogni suo più piccolo movimento era dettato solo ed esclusivamente dalla volontà del mostro che aveva preso possesso della sua mente.
Non aveva memoria di quanto era successo poco prima, né del suo passato più remoto. Era diventato un semplice burattino, un corpo svuotato della sua anima e reso schiavo della volontà altri.
L'uomo alto, accanto a lui, fissava completamente immobile un punto non ben definito davanti a sé, ove si allungava un sentiero pieno di erbacce che attraversava il bosco buio. Il suo volto era del tutto privo di tratti somatici; non c'era traccia della bocca, del naso o degli occhi. Il suo volto era un ammasso informe di pelle spessa e bianca, che lo ricopriva interamente e non lasciava spazio a niente altro.
Eppure, quel mostro senza occhi poteva osservare meglio di chiunque altro.
Difficile dire quanto fosse effettivamente alto, ma la testa di Tim arrivava a stento alla sua vita. I suoi arti erano esageratamente lunghi e magri, il suo corpo deforme avvolto da un completo elegante di colore scuro; nel complesso, la sua figura era molto inquietante.
Avrebbe terrorizzato chiunque, specialmente nel cuore di quella fredda notte.
I due fissavano il vuoto, come fossero cullati da quell'oscurità, e sembravano essere un tutt'uno con quel bosco scuro come ne facessero realmente parte.
Le loro fugure si nascondevano dietro ai profili scuri degli alberi, ed il venticello gelido che si era innalzato nell'aria sembrava neanche sfiorarli. Sembrava quasi che fossero stari inghiottiti dal bosco stesso.
Ma nonostante quel silenzio assoluto, nella testa di Tim risuonava con una forza spaventosa un fischio statico e disturbante.
L'operatore amava giocare con lui.

Masky - La fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora