Astrid's Pov.
La notte non riuscii quasi a dormire, avevo quegli occhi e quel sorriso sempre in testa; continuavano a girare quei pensieri, come venti caldi e freddi che si rincorrono.Per alzarmi mi ci volle la forza di cento elefanti, mi sentivo sempre più pesante. Feci colazione; ovviamente con i miei pancake al cioccolato preferiti e della frutta, non riuscivo a non incantarmi ogni tanto e a non sorridere, così, al nulla.
10:30
Mi arriva un messaggio da Daniel: "Io e Steven andiamo in piscina, se vuoi raggiungici anche con Elen".
A quel messaggio diciamo che comincia a impazzire e a sentire come tanti piccoli ragnetti salirmi la schiena (penso siano stati i brividi).
Mi preparai in fretta e mi misi in posizione fissa davanti allo specchio per talmente tanto tempo che quando arrivai in piscina erano le 11:45.
Ovviamente tutti mi squadrarono, penso per il mio strano ritardo; e cominciarono a fare le loro solite battuttine che dire che mi misero in imbarazzo è dire poco.Steven's Pov.
Era arrivata stranamente in ritardo, non saprei per quale motivo e chiederglielo non mi passa nemmeno per la testa; se pensasse che io fossi troppo invasivo? E se dovessi metterla in imbarazzo?...meglio evitare.
Devo dire che vederla in quel costume non mi piaceva, perché lei non era a suo agio così, si muove sempre indecisa come se ogni volta che fa un passo avesse paura di schiacciare un mina nascosta nel terreno. È molto bella quando la vedi nei suoi panni, vestita a modo suo, come se quei vestiti fossero uno scudo di un mondo a parte.
Quando arrivò, non dissi niente, mi limitai solo a fissarla, ma non come si fissa una bella ragazza che vedi passeggiare per la spiaggia, la fissavo come quando fissi i diversi petali di una rosa, ognuno con forma e dimensioni diverse, proprio come lei: una piccola rosa con tantissime qualitá,difetti,pensieri,bellezze,bruttezze,sogni,riflessioni diverse; ma che insieme sono uno spettacolo della natura.Astrid's Pov.
Ovviamente il mio sdraio non poteva che essere di fianco a Steven. Mi ci sedetti, tranquilla cercando di non mostrare quanto fossi in imbarazzo e quanto felice fossi.Ero molto presa dal mio libro e dalla mia musica, mi ci perdo sempre in questo libro, come se ci facessi quasi parte, come se ogni volta che leggo anche le prime parole della prima pagina si aprisse un varco in cui posso entrare in questo mondo di principi che ti salvano dai draghi e che con un bacio accade tutta una magia.
Ogni tanto notavo il suo sguardo su di me, quei suoi occhi ghiaccio, talmente trasparenti da poterci intravedere le sue emozioni,i suoi sogni,i suoi pensieri; ma cercai di non incantarmici, non volevo attirare troppo la sua attenzione.18:30 (l'ora della doccia)
Aprii un attimo gli occhi e vidi tutti quanti che si alzarono; con una voce bassa e stanca chiesi a Daniel dove stessero andando e lui mi rispose che era ora di andare a fare la doccia, così ci incamminammo tutti verso casa a prendere gli accappatoi e lo shampoo.Dopo la doccia ci dividemmo tutti ai bagni e in coro, quasi come si ci leggessimo nella mente tutti gridarono "ci vediamo dopo! Buon appetito".
20:37
Ci siamo trovati tutti al bar; come solito fare tutte le sere, siamo rimasti al bar fino alle 22 un po' su facebook, un po' psu instagram e a bere qualcosa.
Arrivate le dieci siamo andati ai tavoli del parco lì vicino; era ovvio che volessi sedermi vicino a Steven, ma non volevo farlo notare, così corsi a sedermi per prima. Chiusi gli occhi sperando che si sedesse vicino a me e quando li riaprii lo vidi lì, di fianco a me; sussultai per quella sensazione forte che mi diedero i brividi, e gli sorrisi.
Siamo stati tutta la sera a ridere, scherzare, urlare e non mi stancavo mai.
Stavamo per andare tutti a casa, quando sentii come un calore lieve, come se una parte di me si sciogliesse sotto l'effetto di un potente acido.
Mi aveva toccato, mi aveva poggiato la sua mano sulla mia coscia. Rimasi bloccata, quasi paralizzata; uno tsunami di emozioni mi invase, ma durò poco, perchè subito dopo ci stavamo già incamminando verso casa.
Mi stesi nel letto, lasciai che i miei muscoli e le mie ossa si lasciassero andare e cominciai a sentire di nuovo quello strano calore nel punto in cui mi aveva sfiorato; continuava ad attraversarmi quella sensazione, e la mia testa era una confusione totale, come un mare dopo la tempesta.
Ci misi un po' a prendere sonno. Ma quella alla fine era stata solo una semplice giornata.Steven's Pov.
Ci ero riuscito!
L'avevo sfiorata, toccata. Era la cosa che desideravo di più dall'ultima volta che per sbagliò mi sfiorò.
È stato difficile, quasi impossibile trovare il coraggio, ma per poterla sfiorare avrei superato anche un mare in tempesta.
Toccarla è stato come se per la prima volta sfiorassi delicatamente i petali di una margherita, con una delicatezza innata, attento a non rovinarli e a non spezzarli. Il cuore mi è saltato fino in gola e il cervello, confondeva tutto.
Sperando che la giornata di domani potesse finire ancora così, mi addormentai.
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tu, io, e tutto in soli tre mesi
RomansaAstrid, una ragazza di quattordici anni e dai gusti complicati,dal carattere forte e difficile ritorna al campeggio dove riincontra i suoi amici. É arrivato un nuovo ragazzo,Steven,sedici anni,amico di Daniel, del quale lei si innamora e lui si inna...