Buy me a coffee [Larry]

Withe Chocolate Mocha.

Se non siete larry è inutile che andate avanti a leggere, se poi avete intenzione di fare commenti sgradevoli, grazie.
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Capitolo 1; Withe Chocolate Mocha.

Entro da Starbucks, fuori piove in modo incessante e ho fatto appena in tempo prima di ritrovarmi completamente bagnato.

Mi siedo a un tavolino aspettando che una cameriera si avvicini per prendere il mio ordine, quando dopo un dieci minuti di attesa, viene poggiato davanti a me un bicchiere di Withe Chocolate Mocha fumante, senza che aver ordinato nulla.

«Mi scusi, io non ho ordinato». Faccio notare alla cameriera.

«Infatti glielo manda un ragazzo, ha pagato lui.. e ha detto di darvi anche questo». Dice mentre prende dalla tasca un foglietto piegato in due.

«Uhm, grazie». La congedo gentilmente concentrandomi sul bigliettino.

Lo spiego, è un fazzoletto di carta, la calligrafia chiara e lineare dice:«Ti ho notato, vieni spesso qui e passo il tempo a fissarti, ma non credo che tu te ne sia accorto. Ti trovo davvero interessante e come la neve che probabilmente cadrà stanotte, il cioccolato bianco in questo caffè mi ha fatto pensare al contrasto perfetto che crea la tua camicia bianca candida la mattina con i tuoi occhi blu. Quante volte ho scritto bianco? Harry x». Leggo le poche righe velocemente, con il cuore a mille, deliziato da quelle semplici parole che per un attimo mi hanno fatto sentire un ragazzino.

Alzo lo sguardo dal mio tovagliolo che riposo gelosamente dentro la mia ventiquattr'ore, studio il locale abbastanza affollato, è pieno di giovani uomini, ma nessuno in qualche modo mi ha rivolge lo sguardo, così riabbasso la testa concentrandomi questa volta sul bicchiere pieno fino all'orlo, affogando i pensieri nel caffè.

Una volta finito di bere, mi viene un'idea: prendo un'altro fazzoletto dal portatovaglioli e tiro fuori la mia penna scrivendo:«Harry, non so chi sei e non posso farti gli stessi complimenti deliziosi che mi hai fatto tu, è vero qui vengo spesso, farò più attenzione d'ora in poi, Louis x».

So per certo che chiunque mi ha scritto quel biglietto è ancora dentro il bar, a causa della pioggia che si abbatte sui marciapiedi, non ho visto nessuno uscire dopo di me, così lascio il foglietto sul mio tavolino, certo che Harry mi stia osservando e me ne vado, aprendo l'ombrello sopra la testa, la mia pausa lavoro è comunque finita.