No okay vedete l'immagine dei media? Ieri sera ho postato un capitolo con scritte cose a caso perchè mi serviva il link perchè delle mie amiche non trovavano la storia e tipo dopo tre minuti c'era già qualche visualizzazione e il suo commento che mi ha fatto capire che comunque qualcuno che legge e si interessa c'è e mi ha fatto tanto piacere aw, scusate il contrattempo, ecco il capitolo.
Capitolo 6; Frappuccino.
Ieri ho passato una giornata a dir poco incredibile con Harry, ci si può sentire così tanto in sintonia con una persona che si conosce da praticamente niente?
È tutta la mattina che ci penso, al lavoro non sono stato affatto concentrato così ho preso il lavoro da fare e me lo sono portato a casa, in modo tale da prendermela più comoda e lavorare in silenzio.
Mentre rileggo un manoscritto che non mi convince per niente suona il campanello e così mi alzo e mi dirigo verso la porta, non ricevo tante visite, ma non si può mai sapere.
Apro ed il pianerottolo è vuoto, c'è solo un piccolo cartone poggiato sullo zerbino con un bicchiere di Starbucks e un biglietto..prendo il tutto e lo porto dentro con me.
Sa anche dove abito? È abbastanza inquietante ma allo stesso tempo gradevole, fuori non c'è il migliore dei meteo eppure questa persona si è fatta tutta la strada per venirmi a portare qualcosa di caldo.
Mi risiedo sul divano e apro velocemente la busta, più curioso del solito.
«Okay okay, ammetto di averti seguito qualche volta, due, tre o forse quattro, ma non è questo il punto..Tu dici che ti piace un ragazzo, ma io so con certezza che quando pensi a lui non puoi fare a meno di pensare anche a me, quindi finchè non mi dirai di fermarmi io continuerò e un giorno mi rivelerò, ti amo. Harry x».
Non mi sono mai accorto durante il tragitto verso casa che qualcuno mi stava seguendo..
«Ti amo». Sussurro. Suona bene, molto.
Prendo fra le mani il bicchiere ancora caldo e mettendomi a gambe incrociate ne bevo un po' riflettendo su cosa scrivergli in risposta quando mi viene un'idea geniale: Marge so che sa chi è questo tipo, ma non vuole dirmelo, ma so che se lo chiedo a Harry lui me lo rivelerà, sono stato uno sciocco, era così facile scoprirlo.
Digito il suo numero e faccio squillare.
«Harry, sono Louis».
«Heyy».
«Posso farti una domanda?». Gli chiedo.
«Certo». Dice dopo un'attimo di silenzio.
«Tu sai chi mi manda bigliettini vero?». Dico tutto d'un fiato.
«Mh no, non ci ho fatto caso, gli ordini li prende Marge, io faccio solo il caffè e poi è ancora lei che porta tutto ai tavoli».
«Sicuro?». Insisto.
«Scusami ora ho da fare, devo studiare, ci sentiamo dopo va bene?». Dice frettolosamente.
«Va bene, scusa il disturbo». Riattacco deluso e sbuffando scrivo due righe a caso in risposta.
«Sembri invisibile, nessuno ti nota, sei bravo sai a sfuggire..però hai ragione..penso a questo ragazzo e allo stesso tempo a te e non so come sentirmi. Louis».
Concludo e piego il foglio a metà.
Ritorno al mio lavoro, ma non riesco neanche più a concentrarmi.
Mi passo una mano fra i capelli nervosamente e dopo aver infilato nelle tasche della giacca il portafoglio e il cellulare esco.
Non sto concludendo nulla di quello che ho in programma di fare in questi giorni, sono teso e questa storia dei bigliettini contribuisce abbastanza, ma non voglio farla finire.
«Ciao Louis».
«Ciao Marge». Marge?
«Hey Marge senti stai andando da Starbucks?». Torno indietro raggiungendola.
«Si perchè?». Si sistema il paraorecchie sopra i capelli.
«Visto che tanto sai chi è la persona che mi manda bigliettini, se la vedi dalle questo». Le porgo il foglietto.
«Okay». Dice semplicemente.
«Grazie e ciao». Le sorrido con il cipiglio che mi porto dietro da tutta la mattinata e continuo a camminare, potrei seguirla, ma tanto ci sarebbe qualcosa che non tornerebbe e perderei solo tempo.
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Votate e commentate, un bacino e scusate se è cortino ma mi rifaccio con il prossimo, promesso.
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Buy me a coffee [Larry]
ContoShort Story Larry, che vede protagonisti due ragazzi chiamati Louis e Harry che si scambiano bigliettini e caffè in uno Starbucks.