"C'era una volta il re dei lupi che aveva combattuto per il tesoro più prezioso di tutto il reame: la sua bellissima, piccola principessa. Ma la vittoria ebbe un prezzo: perse degli alleati, si fece dei nuovi nemici e così il re dei lupi rimase solo, non visse per sempre felice e contento, ma a volte anche i finali peggiori non sono dei veri e propri finali e dovresti sapere, mia piccola lupa, che anche quando tutto sembra ridotto in cenere, nella nostra storia c'è sempre un altro capitolo da raccontare."
La favola si concluse in un sonoro silenzio interrotto dai profondi respiri della piccola Hope dolcemente assopita tra le braccia di suo padre: Niklaus Mikaelson; l'ibrido passò diverse ore ad osservare la dolce bambina adagiata sulle sue gambe fino a quando non cadde tra le braccia di Morfeo.
Niklaus correva in un fitto bosco con al suo fianco un ragazzino: erano inseguiti da qualcosa.. o meglio, da qualcuno. Il percorso era illuminato fiocamente dalla luce della luna piena che riusciva a filtrare tra le fitte chiome del bosco ad un certo punto un tonfo sordo fece rabbrividire Niklaus: il ragazzino era inciampato nella radice di un grande albero, «Henrik! Henrik, corri!» urlò al ragazzino ma come risposta ebbe solamente dei suoni da far rabbrividire chiunque accompagnati da urla strazianti: il lupo mannaro aveva sbranato il piccolo Henrik. Il fratello maggiore si nascose su un albero e allo spuntare del sole raccolse il cadavere squarciato del ragazzino e lo riportò al villaggio chiamando a gran voce la madre.
Klaus sobbalzò e si svegliò: stava rivivendo un suo ricordo nel sonno. Si guardò attorno come per tranquillizzarsi, ma trovò la calma solo quando tornò ad osservare la piccola Hope che dormiva come un piccolo angelo, delicatamente la posò nella sua culla e ripensò al sogno, erano secoli che non ripensava a quella notte, la notte che segnò il suo cambiamento e che portò alla trasformazione in Vampiro. Lo stato di allerta a causa della "cara" zia Dahlia non era ancora calato e questo stato di agitazione portò l'ibrido a chiedersi per quale motivo la sua mente riportò alla luce quell'episodio, stava già componendo il numero di Elijah quando si ricordò che al momento non poteva di certo contare sul suo aiuto. Rimise il cellulare in tasca e si versò un bicchiere di liquore, questo gesto gli portò alla mente Camille, la psicologa in erba, cosa gli avrebbe consigliato? La risposta era semplice: aveva appena subito la perdita della madre, proprio ora che aveva deciso di mettere da parte il rancore che provava verso di loro e si era sacrificata in modo da poter salvare tutti loro e la mente non aveva fatto altro che riportare a galla ricordi simili. Certo, per una persona comune questo ragionamento sarebbe stata un'ottima spiegazione, ma non per lui, non per un ibrido originale millenario.

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The Originals: Chi non muore si rivede
Fiksi PenggemarStoria alternativa basata sull'universo di The Originals e The Vampire Diaries. Dopo aver sconfitto Dahlia un nuovo nemico giunge a New Orleans in cerca di vendetta.