"Svegliati Kim, è il primo giorno di scuola, non vorrai fare tardi!" senti la zia urlare dal piano di sotto, ma al solo pensiero di alzarti dal letto ti viene da vomitare.
Questa notte hai fatto un altro dei tuoi incubi su di lui. Lui continua a perseguitarti anche dopo che sono passati otto anni da quel giorno, dal giorno in cui ti portarono via, dal giorno in cui la tua vita cambiò, il giorno in cui lui ti abbandonò. Ma alla fine lui è sempre presente, non sarebbe possibile per te dimenticarlo, come per lui non sarebbe possibile cancellare dalla sua mente i tuoi due occhioni blu.
L'unica cosa che riesci a fare è cercare di non pensarci per tutto il giorno, riservando alla notte la possibilità di farti trasportare lontano dalla tua mente e volare fino a lui. Vorresti tanto rincontrarlo, solo per vedere il suo viso demoniaco, per sentire ancora una volta quelle sensazioni che nell'arco del tempo non sono altro che aumentate, sarebbe stupendo se lui ti stringesse tra le sue braccia gelide.
Con uno sbuffo ti butti giù dal letto, rotolando sul pavimento, oggi è pure il giorno della seduta dal dottor Lawrence. Non vuoi andarci, odi quell'uomo, lo trovi così assillante e ficcanaso, non sono affari suoi i sogni che fai la notte e tu non vuoi farglieli sapere, ma in qualche modo riesce sempre a farsi dire tutto quello che vuole sapere. Ultimamente però riesci a mentire meglio di prima, è come se avessi sviluppato una coscienza maggiore delle tue capacità di bugiarda. L'ultima seduta è stata due giorni fa e hai stabilito il record: la paziente che ha intrattenuto la conversazione più corta con lo psicologo. 3 minuti e 43 secondi. Da quello che dice il resoconto di quella seduta, quella notte non avevi avuto incubi e da una settimana non si erano verificati casi di svenimento, non avevi avuto bisogno degli integratori perché eri riuscita a mangiare normalmente e ti sentivi perfettamente serena.
Il che era tutta una bugia.
Solo che le persone sono così facilmente ingannabili, te ne accorgi anche a scuola con i professori, basta intortarli con qualche giro di parole assurdo e loro cadono ai tuoi piedi come stecchiti e tutti ti invidiano per questo, ma tu non li degni nemmeno di uno sguardo. Non ritieni nessuno di loro essere abbastanza sano di mente da poterti conoscere, nessuno che non sia da te prescelto non può venire a conoscenza della vera te, di quella che la notte si rannicchia nell'armadio perché vuole mangiare pane secco, di quella che in bagno si strappa i capelli per farci delle trecce da spedire via posta in Scozia accompagnate da lettere disperate, nella speranza che qualcuno le trovi e ti venga a prendere, di quella che non ha mai rivolto la parola a un essere vivente in vita sua che non fosse suo zio, sua zia o suo cugino, di quella che la mattina vomita in mezzo al corridoio perché pensa di attirare l'attenzione dei gatti.
Sei troppo tu per chiunque altro di loro, tutti ti direbbero di cambiare.
E tu non puoi cambiare, perché vuoi rimanere così come sei per lui, vuoi fargli conoscere la vera te, vuoi che si ricordi di te per come eri da piccola, una bambina sciocca e illusa, ma dannatamente innamorata. Vuoi conservarti per lui in tutti i sensi, non sei nemmeno mai stata con un ragazzo da quando sei a Londra, sei vergine da diciotto anni e non hai mai avuto alcun interesse per nessuno tranne che lui, nessun desiderio per nessuno tranne che per lui. Lo sogni la notte, lo vedi di giorno, non riesci a togliertelo dalla mente e tutto perché lui è la tua unica realtà, e anche se tutta questa gente si sforza di svegliarti, tu non puoi, sei stata intrappolata da lui.
La tua anima è ancora in quella casa, la tua casa.
Quando finalmente riesci a metterti in piedi, ti spogli completamente e vai in bagno per lavarti. Ti butti sotto la doccia perché è il modo più veloce e perché a volte ti sembra di annegare e quella sensazione di soffocamento ti ricorda ancora di più di lui, e anche se fa male, avere un suo ricordo è qualcosa di impagabile.
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Bewitched
RomanceOgnuno ha il proprio demone, il mio non mi ha mai abbandonato. Era come la mia ombra e non se ne è mai andato. L'ho odiato, l'ho amato e con lui il mio senno se ne è andato. Quella notte faceva freddo nei dintorni di Hawick in Scozia e tu eri sola...