Gioia ZhouDirei che ho perso la verginità, non volevo in realtà, ma non so che dirvi. Ho sempre desiderato farlo con Kevin. Sto tradendo pure Michael! Non mi avrebbe mai perdonato, lo sapevo, anche se lo conoscevo poco.
Mi trovavo sul suo letto, mi era vicino, eravamo nudi, lui dormiva.
Dovevo andare subito via. Subito.
Scesi dal letto ma una mano mi afferrò.
"Sei bellissima nuda"
" Ah, Beh grazie"
Dopo avergli risposto, mi tirò con forza verso di lui. Ci ritrovammo faccia a faccia.
"Michelle, ti piace quel tuo paesano?"
"Forse"
"La metà è per lui e la metà è per me?"
"Bhoo"
Mi afferrò le mani e si avvicinò, troppo vicino!
"Dimmelo"
Sentivo tutto di lui.
"Dimmelo, se no, ti scopo di nuovo!"
"Ok ok"
"Ok su quale domanda?"
"Non pensarci nemmeno! La metà forse sei te."
"Ah, che sollievo."
Sospirò.
"Adesso vado."
"No! Resta ancora qui con me"
"Ma sei pazzo?!" e dissi ancora
"Devo ancora vedere i miei genitori"
"Ma dai, è ancora mattino."
"No! Se resto con te, scopo di nuovo!"
" Allora facciamolo"
Posò le sue mani sulle mie e ad un tratto sì ritrovò sopra di me. Ero di nuovo bloccata dal suo peso, perfetto.
"Kevin, da quando non te fai una?"
Ero arrabbiata, perché era così possessivo, così eccitato.
"Da quando sei andata via, ti ho aspettato, e non sai quanto dolore"
Cominciò a mordicchiare il mio orecchio.
"Questa volta, sarà l'ultima, sennò ti ammazzo!"
"Mmmh, non direi proprio, ti posso avere quando voglio"
"puff" Sbuffai.
"Ahhhh, mi piace"
Gli piaceva tutto di me? Sto morendo tra le sue braccia.
Prese dall'armadietto un oggetto, che sicuramente avevo identificato alla perfezione: Durex.
Lo indosso e mi baciò di nuovo.
Il cuore mi batteva, mi batteva a mille.
Sfiorò il mio intimo.
"Cazzo, fai veloce che non ho tanta pazienza"
"Lo vuoi, eh?"
Mi penetrò, una sensazione mai provata, rilassante, eccitante, purificante, mi piaceva.
Usciva ed entrava ad un ritmo sempre più veloce.
Non mi ero accorta che lo stavo chiamando con fama, con stupore, con eccitazione. Ahh! Che stupida!
"Kevin"
"Oh, sì"
E lui esplose.
"Kevin, smettila, ora devo andare"
"Daii"
Ci alzammo e cominciai a trovare i miei vestiti sparsi per tutto il salotto.
Mi abbracciò forte da dietro tenendomi con le mani i miei fianchi.
"Sei libera"
"Kevin, sono venuta qui per studiare non per fare cose sconce!"
Mi diressi verso la porta seminuda, accarezzai i cagnolini e mi infilai una giacca nera.
E presi un cagnolino.
"Lo chiamerò Lusy"
" È maschio"
"Ulisse"
Ci dirigemmo verso la porta e lo salutai.
***"Michael, ti piacciono così tanto i cani?"
"Ma guarda il suo muso."
"Già, ti piacciono"
"Mich, vieni a casa mia a mangiare?"
"Volentieri"***
"Quando hai affittato questo appartamento?"
"Quando eravamo in Giappone"
"Ahh, e non mi hai detto niente?"
"Michael, perché hai affittato un appartamento con due stanze, te ne bastava una, no?"
"Vorrei che tu vivessi con me"
"Ahh"
Che facevo, un ragazzo mi ha appena proposto questa offerta.
"Ci sto,dai"
"Se vedi, la camera è già arredata, puoi sistemarti subito."
"Ulisse lo lascio in camera mia"
Fece un cenno con la testa.
Michael, era più grande di me di due anni, cioè maggiorenne, e poteva affittare appartamenti .
"Posso fare una doccia?"
Cazzo, volevo togliermi di dosso l'odore di quel coglione di Kevin.
Uscii con un solo asciugamano, e lui stava davanti a me.
"Dovrei comprato un po di intimo, ahah"
Non rideva, si avvicinava ancora di più, io indietreggiavo ma non avevo più via di scampo, era appiccicata al muro. Michelle, basta, lui non ti farebbe niente di male!
Mi baciò, voleva tenermi le mani, ma io reggevo tra le mani il mio tessuto rimanente.
Gli sorrisi, e mi sorrise.
"Michael, è successo qualcosa?"
"Ti voglio"
"Ma.."
"Non ce un ma"
Mi ritrovai nuda davanti a lui, l'avevo spinto e l'asciugamano mi era caduto tra i piedi.
"Mich, sei bellissima"
"Ma che vedi di bello in me?"
Mi abbracciò.
Non riuscivo a respirare.
"Mich, non ce mai un ma, sei bellissima"
"Grazie" e sussurai:
"Vuoi farlo?"
"Se me lo permetti"
"Allora vai"
Mi baciò da tutte le parti, ma non cercò di penetrarmi, forse non aveva preservativi.
Ero stanca e mi addormentai sulle sue braccia lunghe.